FESTA INFINITA
Francesco Ancona: 'Questo scudetto è per chi ci ha sempre seguito e amato'
Il tecnico elogia il gruppo dei suoi giocatori, il presidente Renna chiede ora un palazzetto e maggiore interesse da imprenditori e amministratori
Foto Francesco Servadio
FASANO - E' difficile non esser retorici in occasioni come queste. Lo scudetto della Junior Fasano, però, è la vittoria del grande cuore biancazzurro. Una squadra che non ha rubato niente e che ha confermato sul campo di essere la più forte. Del resto la doppietta tricolore-Coppa Italia non arriva per caso. Ma è la vittoria anche degli uomini, dei giocatori, dei tifosi, sia gli intrepidi trecento recatisi a Bolzano che le migliaia fermi davanti alla tv a soffrire per quanto accadeva in Trentino Alto Adige. Alla sirena finale la festa è scoppiata ovunque. A Bolzano come in piazza Ciaia a Fasano dove ci sono stati caroselli di auto.
Dicevamo degli uomini. Uno di questi è colui che ha condotto dalla panchina i suoi guerrieri: Francesco Ancona. “Quando il Bolzano stava effettuando l'ultima azione - spiega il giovane tecnico fasanese -e mancavano 40 secondi alla fine mi sono passate davanti tutte le immagini di questa stagione. Ho dato le ultime disposizioni ai ragazzi che hanno seguito tutto alla perfezione e la vittoria è arrivata. La dedico a tutti coloro che ci hanno seguito e amato. Ma anche a noi stessi, più forti di tutto e di tutti, anche delle critiche piovuteci addosso quando, devo dire raramente, quest'anno abbiamo sbagliato. Aver perso in casa non ci ha demoralizzato: sapevamo che lo scarto di una rete era come se si partisse in parità. Sapevamo che avevamo solo la vittoria per vincere lo scudetto e vittoria è stata. E' il coronamento di una stagione difficile ma perfetta. Merito di un gruppo di bravi ragazzi pronti al sacrificio per riuscire ad ottenere questo scudetto".
Altrettanto felice è il presidente Francesco Renna che alla faccia di qualsiasi scaramanzia aveva comprato lo spumante per festeggiare appena giunti a Bolzano. “Sentivo dentro di me che la vittoria sarebbe arrivata - dice il massimo dirigente Junior -. La gara è stata incredibile e sofferta. Abbiamo vinto perché siamo stati in grado di mettere in campo il cuore, la forza e la testa. Ho sempre creduto di vincere soprattutto dopo la nostra impresa nella semifinale di ritorno col Carpi. La nostra impresa è ancora più bella davanti a tanti tifosi. Non è facile muovere tante persone per uno sport cosiddetto minore. La nostra umiltà ci ha portato ad essere amati. Ora che abbiamo vinto lo scudetto credo che ci meritiamo un palazzetto e maggiore attenzione da parte dell'imprenditoria e della stessa Amministrazione”.
di Redazione
23/05/2014 alle 05:55:19
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