DICHIARAZIONI POST ESONERO
Romano Iacovazzi: 'Colpa mia se non abbiamo vinto abbastanza'
L'ex tecnico del Fasano ha voluto salutare tutti i tifosi con un lungo e sentito post pubblicato sul social network Facebook
FASANO - Le sue impressioni dopo essere stato esonerato dal suo ruolo di allenatore del Fasano le ha postate su Facebook. Un lungo intervento, quello di Romano Iacovazzi, che dimostrano grande classe e soprattutto un amore smisurato per i colori biancazzurri. Nessun rancore ma tanto rammarico per il tecnico fasanese, protagonista di due promozioni consecutive, che ora però è costretto a voltare pagina.
"La mia fantastica avventura alla guida del Fasano è giunta al capolinea - scrive Iacovazzi - .Lascio con la serenità e la tranquillità di chi ha la coscienza a posto per aver dedicato tutto se stesso a questa squadra che da sempre ha rappresentato tanto per me. Dapprima le urla dalla gradinata, e poi quelle provenienti dalla panchina, ma sempre con la stessa ed immutata passione e lo stesso orgoglio di appartenenza. Mi dispiace sinceramente per non essere stato all'altezza delle aspettative che i tifosi avevano nei nostri confronti. E' a loro che rivolgo il mio primo pensiero. Ringrazio la Fasano Ultras e gli Allentati per il supporto e l'affetto che non ci hanno mai fatto mancare, finanche domenica scorsa a Maglie dopo la sconfitta. Credetemi,i ragazzi ce l'hanno messa tutta per non deludervi, e voi, i veri tifosi del Fasano, questo lo avete percepito. L'empatia che in 2 anni e mezzo siamo riusciti a crerare tra società, squadra, allenatore e tifosi è una delle cose più genuine di questo calcio ed è la cosa che per sempre mi porterò nel cuore.
Allo stesso tempo - continua il tecnico - c'è in me l'amarezza e la rabbia per non essere riuscito a vincere abbastanza quest'anno (mi nutro di vittorie), e per non aver avuto il tempo per farlo. La responsabilità è mia e solo mia. Ma mi rincuora l'affetto e la stima che decine e decine di persone mi stanno mostrando in queste ore. Mi gratificano i tanti messaggi di riconoscenza dei miei giocatori di quest'anno e di tantissimi altri miei giocatori degli anni passati. I miei sacrifici, tutto sommato, sono stati ripagati dai numeri. Quelli non me li può sottrarre nessuno: 2 campionati in cui abbiamo stracciato tutti i record e quest'anno invece, lascio con 6 vittorie(4 partite di coppa), 3 pareggi e 2 sconfitte. Ritengo che al cospetto di un campionato ostico come la Promozione non sia un bottino estremamente negativo. Avremmo potuto fare meglio, questo lo so, ma io sin dall'inizio ho reso chiaro a tutti quali erano le aspettative e gli obiettivi che io ritenevo equi per questo Fasano. Invece, probabilmente, in troppi (non avendo a pieno la consapevolezza del valore delle altre squadre) si erano fatti delle false illusioni.
A proposito di questo - va avanti l'ex tecnico del Fasano -, comunque, tutti quanti noi, calciofili fasanesi, dobbiamo essere grati a questa società che fa degli sforzi enormi per portare avanti un progetto sano e serio di calcio nella nostra Fasano. Mariano Legrottaglie e Francesco Palmisano si fanno il mazzo per porre delle basi solide su cui fare calcio per i prossimi 100 anni. Dapprima la scuola calcio, e poi una squadra piena di fasanesi e di fasanesi giovani che non molto tempo fa sono stati ignorati da altre realtà calcistiche. Bene, un progetto del genere richiede tempo, perché sono i giovani che hanno bisogno di tempo per crescere e maturare. In 2 anni e mezzo abbiamo posto le basi affinché questi giovani possano diventare innanzi tutto uomini , e poi bravi calciatori. Perciò in un paese dove le risorse economiche scarseggiano sempre più, questi sono i presupposti essenziali per garantire lunga vita al calcio a Fasano. Dunque,vi esorto tutti ad essere benevoli e comprensivi nei confronti di questi giovani calciatori e di questa società quando non arriveranno le vittorie.
Non ha senso - conclude Iacovazzi - lasciarsi andare agli isterismi quando non si vince.Dal canto mio ringrazio Mariano e Francesco per l'opportunità che mi hanno dato. Da piccolo avevo il sogno di giocare nel Fasano. Sogno che non ho mai realizzato perché ero scarso a giocare a pallone. Poi però allenare questa squadra è stato meraviglioso e ancora più emozionante. Inoltre grazie ai consigli e alla vicinanza del dg Francesco Palmisano ho potuto arricchire la mia formazione professionale, ma soprattutto grazie a lui sono riuscito a smussare alcuni aspetti del mio carattere che mi penalizzavano. Il ringraziamento ai miei giocatori e al mio staff mi riservo di farlo personalmente in maniera più intima. A voi tutti, dal più profondo del mio cuore torno ad urlare come tanto tempo fa : Forza Fasano".
di Redazione
28/10/2014 alle 23:26:19
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