Il Pezze chiede rispetto

L'ennesima domenica costellata da decisioni arbitrali ingiustamente avverse ha fatto perdere la pazienza in casa Pezze, con una delegazione societaria che si è recata ieri, mercoledì 10 aprile, presso gli uffici federali del presidente Vito Tisci a chiedere rispetto per la compagine biancorossa, in lotta per un piazzamento play-off nel girone B di Prima Categoria.

Il team pezzaiolo, dopo la giusta squalifica del Sergio Ancona per tre giornate inflitta in seguito all'aggressione al direttore di gara al termine del match contro la Fortis Murgia, pagata sia in termini economici che di immagine, non vuole continuare a subire atteggiamenti arbitrali palesemente avversi come accaduto nell'ultimo periodo, con un carico di ammonizioni esagerato che portano inevitabilmente a squalifiche nel periodo cruciale del campionato, danneggiando anche l'esito finale di gare fondamentali come quelle contro Modugno e Gioia.

Il presidente della Figc pugliese Vito Tisci non ha potuto far altro che prendere atto di tali rimostranze, specificando però che il settore arbitrale è autonomo, promettendo l'organizzazione di un incontro con i vertici dell'Aia (Associazione Italiana Arbitri) regionale.

 Il discorso è poi passato alla questione stadio, con il derelitto Sergio Ancona che gode di una proroga fino a fine stagione, al termine della quale, in mancanza di lavori di ristrutturazione, sarà annullata l'omologazione della struttura pezzaiola. Con la situazione del terreno di gioco comunque già pessima, la società biancorossa ha intanto ottenuto il permesso di poter disputare la gara interna di domenica prossima, contro il MolfettaRuvo, presso il campo sportivo di Cisternino, con l'eventualità di utilizzare il Curlo nell'ultima uscita casalinga della regular season, prevista per il 28 aprile, contro il Putignano.