Fasano-Brindisi sospesa al 39’ del secondo tempo per lancio di fumogeni dei tifosi ospiti

FASANO – Una domenica agrodolce quella vissuta oggi (9 marzo) al “Vito Curlo”. Uno stadio colmo, come quello delle grandi occasioni, la prima vittoria davanti al proprio pubblico del tecnico Fasano Pistoia che festeggia con un 2-0 al Brindisi la prima panchina a casa sua.

Il “però” che non può essere tralasciato è legato al comportamento di alcuni tifosi del Brindisi, decisi a diventare protagonisti in negativo della giornata con un lancio di fumogeni e oggetti in campo che oltre ad aver danneggiato il manto erboso in sintetico, hanno colpito al capo il difensore fasanese Facundo Onraita, stordendolo. Storie vecchie, di un calcio che non dovrebbe esistere più ma che, ahinoi, si ripresentano sporadicamente, offrendo un becero spettacolo al pubblico composto non solo da uomini ma anche da tante donne e bambini.

Così al minuto 39 della ripresa, il direttore di gara, il signor Alessio Artini di Firenze, è stato costretto a sospendere prima temporaneamente e poi definitivamente la partita.

Il Brindisi perde la partita e perde anche malamente la categoria con una sconfitta che da 2-0 sul campo si trasformerà in un 3-0 a tavolino. Un epilogo triste per la stagione messapica e per lo sport in generale, alla luce degli ingenti danni arrecati all'impianto sportivo “Vito Curlo” e ai danni d'immagine arrecati alla città di Brindisi.

In cronaca, la questione sportiva è risolta tutta nel primo tempo con i fasanesi che la sbloccano al 21'pt con una bella azione capitalizzata da Ballatore, il raddoppio invece è opera del fasanesissimo Francesco Losavio che servito da un bell'assist di Corvino firma il secondo goal biancazzurro.

Succede poco o niente nella ripresa fino a quando poi a prendere il sopravvento è la cronaca nera a discapito di quella sportiva. Il Fasano mette un ulteriore tassello verso la salvezza e spedisce negli inferi dell'Eccellenza il Brindisi.

Terminate le questioni di campo, adesso la palla passerà nelle mani della Questura e del giudice sportivo.