Impegno esterno per il Fasano in un “Tonino D’Angelo” di Altamura chiuso al pubblico

FASANO – Dopo lo scivolone interno del giovedì Santo contro la Nocerina e dopo aver rinfrancato muscoli e mente nel weekend di Pasqua, il Fasano torna in campo insieme alle altre diciassette squadre del girone H di Serie D per il 31° turno di campionato.

 

Domenica 16 aprile alle ore 15.30 è in programma Team Altamura – Us Città di Fasano, gara che verrà disputata in un semi-desertico “Tonino D'Angelo”. 

Il Prefetto della città metropolitana di Bari infatti ha emanato un'ordinanza che impone la disputa della gara a porte chiuse, trattasi di una conseguenza dei disordini avvenuti lo scorso 2 aprile, nel pre partita di Altamura-Matera, che ha fatto finire le due tifoserie all'attenzione dell'osservatorio sulle manifestazioni sportive del Ministero dell'Interno.

 

La società murgiana tuttavia non ci sta e nelle scorse ore ha deciso di presentare un ricorso al TAR per cercare di consentire l'accesso per lo meno ai tifosi locali: «Dopo un'attenta riflessione – si legge nel comunicato stampa apparso sulla pagina Facebook ufficiale della società altamurana – comunichiamo la decisione di impugnare il provvedimento. Non possiamo accettare una punizione così dura, tra l'altro comminata alla società per fatti gravissimi avvenuti fuori dallo stadio in occasione della gara contro il Matera Calcio e che ha visto protagonisti teppisti che non hanno nulla a che vedere con il calcio ed il nostro credo sportivo. Né tantomeno possiamo accollarci responsabilità di ordine pubblico non nostre. In virtù di tutto ciò, abbiamo presentato ricorso al TAR per richiedere la sospensiva del provvedimento adottato con richiesta di apertura del “Tonino D'Angelo” al pubblico di casa». 

 

In questo marasma di comunicati stampa e ricorsi, l'unica granitica certezza è che i tifosi del Fasano seguiranno la loro squadra del cuore direttamente dal divano di casa, puniti indirettamente da un sistema che giustamente vessa comportamenti violenti e che nulla hanno a che vedere con lo sport.

 

Tisci dovrà fare a meno di Lofoco e Bianchini, espulsi entrambi contro la Nocerina, ma riabbraccia l'imprescindibile Onraita al centro della difesa. 

Corvino, e poi dieci calciatori: difficile fare pronostici sulla formazione che il tecnico genovese schiererà domenica, di certo il peso dell'attacco peserà ancora sulle spalle del capitano biancazzurro, impegnato nel traguardo personale della scarpa d'oro di Serie D e, al momento, solo in vetta a quota 16 reti (Piccioni del Matera lo insegue con 14 gol).

 

«Non è solo un traguardo personale ma un traguardo che Vincenzo può inseguire grazie a tutta la squadra, e noi faremo di tutto per centrare questo obbiettivo che non è individuale ma collettivo». Parola di Ivan Tisci che, nella scorsa conferenza stampa post gara, ha testualmente annoverato la Scarpa d'oro di Serie D tra gli obbiettivi stagionali, un premio che tuttavia all'ombra della Selva dai tempi di Vittorio Insanguine.

 

Dalle parti dell'Alta Murgia, dopo l'esonero del tecnico Ciro Ginestra, la squadra guidata dall'ex Nola Antonio Rogazzo ha totalizzato otto punti in sei partite e può ancora inseguire l'ultimo pass per i play-off. 

Dei tre ex Fasano, rischia di non essere della gara Facundo Ganci, alle prese con una frattura alla mano, presenti invece Tiziano Prinari e Franco Sosa.

 

La gara potrebbe riservare un inaspettato spettacolo proprio alla luce delle poche pressioni che orbitano intorno alle due squadre. Un gioco spensierato e a viso aperto potrebbe giovare il pubblico e, se così fosse, sarebbe un gran peccato che ad assistere dal vivo saranno soltanto gli addetti ai lavori di stampa e delle rispettive società. 

 

Si attende la decisione del TAR che, utilizzando le parole di uno chef volto noto della televisione, «potrebbe confermare o ribaltare la situazione»… per gli altamurani!