CALCIO SERIE D
Una domenica bestiale: il racconto di Fasano-Cerignola
I biancazzurri sono uno spot di resilienza, bel calcio e attaccamento al progetto. A farne le spese questa volta è stata la capolista
Ph. Riccardo Dibiase - Us Città di Fasano
FASANO – Fortunato chi c'era. Lontani e sbiaditi sembrano i ricordi di inizio campionato: i tifosi biancazzurri costretti a emigrare negli impianti sportivi delle cittadine limitrofe, poca luce e tante ombre, in campo e sugli spalti, per una piazza che come la stragrande maggioranza delle piazze italiane vive di umori.
L'entusiasmo del nuovo stadio ha aumentato massicciamente la presenza di spettatori sui gradoni del “Vito Curlo” e, congiuntamente ai risultati e al bel gioco espresso dalla squadra, si ravvisano numeri da record. Oltre 2.000 spettatori per Fasano-Cerignola, e non certamente solo perché i locali affrontassero la capolista!
Numeri importanti, che si avvicinano molto al “Curlo dei record” visto contro il Foggia e il Tolentino, rispettivamente per i quarti di finale e la semifinale di Coppa Italia Serie D 2019/2020 (per avvicinarci ai numeri di Fasano-Bisceglie 2006/2007 dobbiamo aspettare ancora un po').
L'Audace Cerignola è scesa in campo al “Curlo” per la 2^ giornata di ritorno del campionato di Serie D in una cornice infernale, senza il supporto dei propri tifosi e contro una squadra “sbarazzina” (Michele Pazienza dixit) e ha fatto capire a tutti perché sia la candidata numero 1 per il salto di categoria. Nomi e numeri da capogiro ma anche un'identità precisa di gioco improntata dalla sapiente guida di mister Michele Pazienza, ex giocatore di Serie A e del tutto intenzionato a voler tornare il prima possibile tra i professionisti.
Il Fasano scende in campo spensierato e per i primi 20' riesce a mettere sotto la capolista: bomber Malcore segna nella porta sbagliata e fino al gol del pareggio di Giacomarro, avvenuto anche un po' per caso, la sensazione era quella che i locali potessero raddoppiare da un momento all'altro.
Il pareggio ospite ha fatto disgregare i biancazzurri che adesso arrivano in ritardo sui palloni, faticano a raddoppiare ma soprattutto concedono spazi. I dauni allora giocano sul velluto e trascinati dal fenomeno Achick fanno valere le proprie qualità calando il tris con Malcore e Loiodice, e festeggiano come se avessero già i 3 punti in tasca.
Tuttavia l'allenatore del Fasano, mister Ciro Danucci, ha decisamente altre idee. Senza paura, senza il timore di sbilanciare troppo la squadra, tira fuori un centrocampista e inserisce un attaccante, l'esterno Ignazio Battista, e ci si va a giocare il tutto per tutto a trazione anteriore e con il solo Capomaggio da schermo davanti alla difesa.
Messaggi forti e chiari da parte di un tecnico, segnali di mentalità vincente che vengono ben recepiti dagli interpreti il campo: “Il mister la vuole riprendere, costi quel che costi”.
In queste partite complicate e con avversari qualitativamente superiori c'è bisogno dell'estro, della fantasia, della genialità calcistica e anche di un pizzico di follia. Identikit a cui risponde il nome di Vincenzo Corvino, il leader indiscusso della squadra, che ha preso per mano i suoi compagni e li ha trascinati al pareggio, prima servendo un assist per Capomaggio e poi inventando il gol su punizione da trequarti campo. Il portiere ofantino Tricarico ci ha messo abbondantemente del suo sul terzo gol ma questo non merita di passare agli onori della cronaca per non macchiare il momento magico: il numero 10 che segna il gol del pareggio all'ultimo minuto e che festeggia sotto il settore dedicato ai bambini delle scuole calcio fasanesi. E loro gioiscono ed esultano insieme al loro idolo, l'idolo della squadra della propria città.
Si fa fatica a pensare a un'immagine diversa per descrivere la magia del calcio.
Fasano-Cerignola è finita 3-3. Fortunato chi c'era!
TABELLINO
Us Città di Fasano-Audace Cerignola: 3-3 (1-2)
Reti: 10' pt Malcore (aut.), 24'pt Giacomarro (C), 30'pt Malcore (C); 26' st Loiodice (C), 29'st Capomaggio (F), 55'st Corvino (F).
Us Città di Fasano Suma; Del Col, Camara (40' st Calemme), Gorzelewski, Bianco; Capomaggio, Bernardini (39' pt Battista); Calabria, Corvino, Gomes Forbes (16' st Losavio); Sosa.
A disposizione: Ceka, Taddeo, Callegari, Lezzi, Convertino, Richella.
All. Danucci.
Audace Cerignola: Tricarico; Vitiello, Dorval, Manzo, Allegrini; Agnelli, Giacomarro, Maltese (30' st Longo, 41' st Russo); Achick (43' st Tascone), Malcore (26' st Palazzo), Mincica (16' st Loiodice).
A disposizione Fares, Silletti, Botta, Basile.
All. Pazienza.
Ammoniti: Calabria (F), Bernardini (F), Manzo (C), Del Col (F), Agnelli (C), Gorzelewski (F)
Note: Spettatori 2000 circa. Espulso al 37' st Dorval (C).
Rec. p.t. 1'; s.t. 6'.
Arbitro: Pacella di Roma 2.
di Gerry Moio
31/01/2022 alle 12:18:26
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