CALCIO SERIE D
Fasano, ora puoi sognare a occhi aperti. Il bilancio biancazzurro del girone d’andata 2021/2022
Dopo l’inizio complicato, i biancazzurri adesso rappresentano una mina vagante e stravolgono i piani di chi li aveva relegati soltanto per la lotta salvezza. E ora il girone di ritorno è tutto da gustare
Ph. Mario Rosato
Il tifoso del Fasano, in questo momento storico, è probabilmente il tifoso più invidiato da tutte le altre tifoserie del girone H di Serie D.
Gongolano i fasanesi e, dopo la sofferenza della prima parte di stagione legata ai risultati e alla lontananza da casa, adesso si preparano a vivere il girone di ritorno con la consapevolezza di tifare per una squadra pronta a lottare per ogni obbiettivo, per ogni traguardo, per ogni record e con elemento di vantaggio non indifferente: la spensieratezza di non dover vincere a tutti i costi il campionato.
Non è di certo un fattore di poco conto in quanto, una volta acquisita la salvezza, Corvino e compagni potranno scendere in campo con una minore pressione ma con la stessa e identica voglia di divertirsi e far divertire. A differenza delle corazzate costruite in estate in altre piazze e delle promesse di vittoria del campionato, i ragazzi di Danucci potrebbero letteralmente stravolgere i piani delle prime della classe del girone H, Cerignola, Bitonto e Casertana su tutte.
Perché spingersi così in avanti con queste considerazioni? Perché adesso per il Fasano parla il campo e parlano i numeri: i 33 punti, frutto di 10 vittorie 3 pareggi e 6 sconfitte, portano i biancazzurri a un tiro di schioppo dalla salvezza che potrebbe già arrivare conseguendo altri 5-6 punti.
Analizzando i dati dal ritorno in serie D, ossia dalla stagione 2018/2019 quando i ragazzi di Laterza raggiunsero quota 50 punti, la prima posizione utile per la salvezza venne raggiunta dal Nardò (37 punti).
A seguire (stagione 2019/2020 sospesa alla 26^ giornata per lo scoppio della pandemia) Nocerina e Gravina festeggiarono “in streaming” la salvezza a quota 35 punti.
Guardando i precedenti più recenti, tranne l'Anzio 2016/2017 che per salvarsi senza l'ausilio dell'appendice di fine campionato fu costretta a racimolare 41 punti, nel girone H si può tranquillamente affermare che è possibile strappare il pass per la permanenza in categoria a quota 37-38 punti.
Sempre con le dovute e rituali scaramanzie, il Fasano può e deve guardare oltre l'obbiettivo minimo prefissato da D'Amico a inizio stagione e iniziare a ragionare stabilmente in ottica play-off.
Diamo un'occhiata ai numeri: nella stagione 2018/2019, per agguantare l'ultimo posto utile per la disputa dei play off, ci sono voluti da parte del Savoia 59 punti. Il campionato successivo invece, il Casarano ha conquistato “teoricamente” 55 punti (1,61 di media punti per 24 giornate) mentre nello scorso campionato Bitonto e Casarano terminarono la regular season appaiate al quinto posto con 55 punti.
Mettendo da parte "le 11 giornate di Mosca", il ruolino di marcia del Fasano di Danucci permette di uscire dai ranghi della mera speranza e di pensare stabilmente nell'ottica della certezza: 8 gare, 19 punti (6 vittorie, 1 pareggio, 1 sconfitta), media di 2,3 punti a partita, 25 gol fatti (secondo miglior attacco dopo la capolista Cerignola) 12 gol subiti.
Unico pelo nell'uovo, la partita di Nardò che ha registrato l'unica sconfitta e l'unica gara in cui l'attacco è rimasto a secco di gol.
Un neo che non scalfisce minimamente l'opera danucciana che partita dopo partita assume i contorni del capolavoro e che d'ora in avanti, a partite alterne, avrà un'arma in più: la legge del “Curlo” è tornata prepotentemente a imporsi.
P.S. Un ringraziamento particolare per la stesura di questo articolo va ad un appassionato fasanese, memoria storica del tifo biancazzurro e conservatore di statistiche, per la preziosa collaborazione.
di Gerry Moio
26/01/2022 alle 13:16:31
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