CALCIO SERIE D
Magnifico Fasano: 5 gol, stadio pieno e Gravina annichilito. Il racconto dell’indimenticabile domenica del “nuovo Curlo”
I biancazzurri mettono in mostra tutto il loro miglior repertorio: vanno in vantaggio, subiscono il sorpasso e poi dilagano da grande squadra. Termina 5-2 contro il Gravina
Ph. Mario Rosato
FASANO – Tutti gli indecisi e i timorosi del freddo vento di gennaio probabilmente in questo momento si staranno mangiando le mani.
Le emozioni di Fasano-Gravina hanno ampiamento ripagato il prezzo del biglietto dei 1.500 spettatori che hanno affollato i settori del nuovo “Vito Curlo”, nella gara che ha sancito il tanto atteso ritorno dei tifosi fasanesi nell'impianto casalingo.
Nonostante le disposizioni governative della capienza ridotta al 50%, i fasanesi hanno risposto “presente” e si sono regalati una domenica storica, destinata a essere tramandata di generazione in generazione.
A farne le spese, il malcapitato ma volenteroso Gravina. Il tabellone dice 5-2 per il Fasano che conclude il girone d'andata nel miglior modo possibile e spazza via le ombre del brusco stop contro il Nardò nella gara pre-natalizia.
La settimana che ha portato al match è stata a dir poco elettrizzante. In città non si parlava che di Fasano-Gravina e del ritorno allo stadio, interminabili le file al Caffè Antico e negli uffici dello stadio, in un clima molto simile a quello di Fasano-Tolentino, storica semifinale di Coppa Italia Serie D terminata 4-0 e giocata nel febbraio del 2020 poco prima dello scoppio della pandemia.
Chi si sarebbe mai immaginato che quella con il Tolentino sarebbe stata l'ultima partita, a pieni ranghi, nel vecchio stadio? L'attesa aumenta il desiderio ed ecco finalmente gli amati gradoni biancazzurri. I sorrisi celati dietro mascherine ffp2 ma manifestati attraverso gli occhi, i saluti, gli abbracci, i “questo è il posto mio da una vita”, le guantiere di paste e i cicchetti di caffè Borghetti: in poche parole, LA DOMENICA.
Questa descrizione della situazione sugli spalti che ha fatto da cornice alla partita era doverosa per cercare di raccontare quanto vissuto per la prima del “Curlo” post restyling, una gara che verrà tramandata di padre in figlio in quanto la prima dell'era del manto sintetico.
Dopo due anni di silenzi e di grigiume, finalmente anche i calciatori con indosso la casacca a strisce biancazzurre hanno capito cosa vuol dire giocare per il Fasano. A eccezione di Suma, Bernardini, Corvino e Forbes nessun calciatore aveva ancora avuto modo di testare il calore dei tifosi in curva sud ma anche e soprattutto in tribuna.
La gara: come preannunciato, il Fasano di Danucci ha messo in mostra tutto il suo repertorio, nel bene e nel male. Dopo il vantaggio iniziale targato Francesco Losavio, il fasanese doc che ha siglato la prima e storica rete nel nuovo stadio, e dopo i primi 20' a ritmi forsennati, i biancazzurri hanno rifiatato e sono stati puniti da due gol fotocopia e figli di due disattenzioni difensive. I murgiani la ribaltano e vanno a riposo in vantaggio.
Il tecnico del Fasano negli spogliatoi si fa sentire e non effettua nessun cambio. Gli stessi 11 titolari la ribaltano grazie ad uno scatenato Franco Sosa e a Ivan Forbes che pesca il gol della domenica e firma il sorpasso mandando letteralmente in visibilio i presenti.
Impressionante la partita di Sosa nel ruolo di falso nueve che Danucci gli ha cucito addosso, una gara oltre che di qualità anche di tantissima quantità fatta di pressing, indicazioni e sfrecciate su tutto il fronte d'attacco. L'argentino poi si toglie anche lo sfizio di siglare una doppietta su assist di Capomaggio, altro argentino autore di una partita mostruosa e vero faro del centrocampo biancazzurro quest'oggi rimaneggiato.
Una nota a margine certamente doverosa va dedicata a Vincenzo Corvino che non è finito nel tabellino dei marcatori ma che è tornato a confermarsi come vera anima della squadra. Per l'occasione con la fascia da capitano, il Corvo gioca un'altra gara a tutta fascia, ripiega in difesa da terzino e in fase d'attacco è già pronto a puntare l'avversario. Attualmente si fa fatica a cercare, non soltanto nell'attuale rosa biancazzurra ma in tutto il girone H, un calciatore all'altezza del folletto di Caprarica.
Finita la festa, resta impressa negli occhi la bellezza di aver ammirato dal vivo una squadra che è una macchina da gol. Con 36 centri i biancazzurri si posizionano al secondo posto nella classifica dei gol segnati, alle spalle soltanto della capolista Cerignola che, ironia della sorte, domenica prossima busserà alle porte del “Vito Curlo”. E questa volta, freddo o non freddo, sarà difficile trovare in città qualche indeciso a venire allo stadio.
TABELLINO
Us Città di Fasano – Fbc Gravina: 5-2
Reti: 12'pt Losavio (F), 26'pt Chiaradia (G), 45'pt Borgia (G); 7'st;31'st Sosa (F), 12'st Gomes Forbes (F), 49'st Battista (F).
Us Città di Fasano: Suma, Del Col, Bianco, Capomaggio, Camara, Gorzelewski, Losavio (30'st Bernardini), Calabria (49'st Convertino), Sosa (43'st Battista), Corvino (40'st Richella), Forbes (36'st Lezzi).
A disp.: Ceka, Taddeo, Callegari Torre, Calemme.
All. Danucci.
Fbc Gravina: Mascolo, Di Modugno, Kharmoud, Giglio, Tommasone (30'st Notaristefano), Gilli (47'st Sgambati), Borgia (16'st Scalisi), Chacon, Diop (16'st Leigh), Tuninetti, Chiaradia (23'st Krstevski).
A disp.: Vicino, Macario, Scalera, Popolo.
All. Summa.
Ammoniti: Camara e Corvino (F), Tuninetti e Gilli (G)
Note: spettatori 1.500 circa
Rec. 2'pt; 7'st
Arbitro: Teghille di Collegno.
di Gerry Moio
24/01/2022 alle 10:55:36
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