LUTTO SPORTIVO
L'Atletico Pezze e Fasano piangono la scomparsa di Stefano Brescia
Ieri l'ultimo saluto al dirigente pezzaiolo morto dopo una lunga malattia che non aveva scalfito il suo amore per la vita
FASANO- Lutto in casa Atletico Pezze che piange per la scomparsa prematura del proprio dirigente Stefano Brescia. Il trentacinquenne fasanese, conosciuto in tutto il territorio, non solo in quel di Fasano, per il suo lavoro ma soprattutto per la sua professionalità nel mondo del clubing, è morto lo scorso 24 agosto dopo aver lottato contro un tumore. Malattia che nonostante l'avesse scalfito fisicamente non aveva potuto nulla contro il suo spirito allegro e di lottatore, caratteristiche tra le tante, da sempre riconosciute da chiunque avesse avuto il piacere di incontrarlo nella propria vita.
Appena la notizia della sua scomparsa è iniziata a circolare sono stati tanti i ricordi e gli attestati di stima che hanno invaso la rete e i profili social. Segni che hanno messo ancor di più, qualora ce ne fosse bisogno, l'accento sulla stima che Stefano si era costruito attorno a sé ancor prima della malattia.
Non un amante del calcio ma la sua intraprendenza e la sua voglia di vita si sono trasformati in stimoli per appassionarsi e avvicinarsi alla piccola realtà sportiva pezzaiola. Dapprima come grande tifoso e, successivamente, come dirigente. Sin da subito ben accolto dalla famiglia biancoceleste che ha riconosciuto le sue qualità umane e organizzative utili e indispensabili al progetto. E così un semplice servizio volontario si è tramutato in linfa vitale in questi ultimi anni. Sempre presente anche quando il male che lo aveva colpito continuava incessantemente a farsi sentire.
Il suo cuore buono e il suo amore per la vita lo avevano portato anche a voler donare al piccolo e giovane gruppo di tifosi pezzaioli un tamburo da stadio per poter incentivare la passione di quei giovani ragazzi che prima sulle gradinate del ‘S. Ancona' e, poi, anche in trasferta, seguivano le sfide domenicali della squadra del proprio paese. Solo le restrizioni da Covid_19 non hanno permesso nel corso dei funerali svoltisi ieri pomeriggio (25 agosto) di riempire i banchi della chiesa ‘S. Antonio Abate' di Fasano. Ma in tanti nell'ultime ore di veglia sono voluti passare per dare il proprio saluto ad un ragazzo che ora mancherà davvero a tutti coloro che avevano incrociato le proprie storie di vita con la sua.
Il dolore della società, dei suoi tesserati e di tutti gli appassionati ora ha preso il sopravvento. Il sogno della Prima Categoria era anche un sogno di Stefano e sappiamo che anche da lassù continuare a far rumore come ha sempre fatto, magari accompagnando il tutto a ritmo di musiche, cori e tamburo.
di Donato Miccoli
26/08/2020 alle 05:26:06
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