CALCIO - SECONDA CATEGORIA
Giovanni Cardone: 'Voglio continuare a far vivere il sogno Atletico Pezze'
Il presidente della squadra di calcio pezzaiola parla a 360 gradi su passato, presente e futuro della compagine biancoceleste
Fondatore dell'Atletico Pezze, e suo primo allenatore, Giovanni Cardone è un presidente spesso invisibile ma che sa quando è il giusto momento di far sentire la sua voce. Il suo è un progetto giovane e per i giovani che si affida ad una dirigenza con una media di quasi 30 anni: dal 2011 dirige la sua creatura tra alti e bassi. Dopo un anno e mezzo, per motivi di salute, ha lasciato il suo ruolo di allenatore per passarlo a suo figlio minore Vito, la persona giusta per proseguire quello che lui aveva cominciato: ora ricopre unicamente il ruolo dirigenziale.
Uomo da sempre di poche parole ma di fatti concreti, ha voluto rilasciare un'intervista alla nostra testata al termine di un campionato nel quale solo il Covid_19 ha interrotto il sogno play off che i pezzaioli stavano accarezzando partita dopo partita, con una media punti negli ultimi due mesi da prima della classe, e che, al momento dello stop, vedeva saldamente al secondo posto la compagine biancoceleste. «Ci credevo tanto nel sogno di potermi giocare il salto di categoria attraverso i play off -. Sono le sue prime parole -. Questa squadra è la mia seconda vita e per me la domenica al campo è un rito sacro. Quest'anno, poi, stavamo disputando un campionato eccellente e non potevo, da presidente, che esserne orgoglioso».
Tu come stai?
«Abbastanza bene nonostante l'ultimo periodo forzato di quarantena. Stringiamo i denti e mi auguro che quanto prima tutto possa tornare alla normalità».
A quasi dieci anni dalla fondazione: quanto sei ancora innamorato di questo progetto?
«Non dico una bugia quando sottolineo che lo sono come il primo giorno. La voglia è sempre la stessa e ho ancora il desiderio di dare a Pezze di Greco il meritato lustro sportivo attraverso la mia società. Il tutto, educando giovani e meno giovani ai valori sani dello sport e al divertimento che un calcio pulito deve donare».
Quali sono le difficoltà nel mantenere questo progetto ancora in vita?
«Le difficoltà sono numerose ed io, così come nella vita, sono abituato ad affrontarle e superarle da sempre. È difficile affrontare i costi di mantenimento di una squadra (iscrizione, tesseramenti e vestiario) a cui si aggiungono quelli delle spese per la gestione o per l'affitto dell'impianto sportivo che come ben tutti sanno è ricco di problematiche. Il mio più grande rimpianto è non poter far giocare i miei ragazzi su un terreno di gioco degno e magari in erba sintetica. Quest'ultima cosa ripagherebbe ogni mio sacrificio e mi donerebbe una gioia immensa».
Quanto e in cosa è cambiata la tua società negli anni?
«Il tutto è nato dopo le grandi delusioni dovute alla vecchia società pezzaiola. Il mio obiettivo è stato sempre quello di garantire vetrina e divertimento ai ragazzi del nostro paese e, aggiungo, ce ne sono tanti e bravi. Riguardando la mia storia e quella della società, posso dire di essere sempre stato coerente negli anni e continuerò a proseguire questa linea. Siamo anche migliorati, come giusto che sia, anno dopo anno, nonostante alcune annate buie. Tutto ciò grazie ai nuovi dirigenti, al mister e a tutti gli sponsor che, bisogna sottolineare, se all'inizio di ogni stagione confermano il loro supporto economico, vuol dire che qualcosa di buono lo stiamo facendo».
Questa squadra, però, avrà qualche difetto?
«Certo! E ben vengano perché ci danno modo di migliorare ancora e diventare sempre più competitivi».
Quali sono le prospettive per il futuro dopo questa emergenza?
«La mia e la nostra intenzione non è quella di fermarci. Credo che questa società meriti il salto di categoria per quello che ha compiuto in questa stagione. Le paure sono tante ma queste nella vita non mi hanno mai fatto mollare. Lo devo, soprattutto, ai miei ragazzi. Sono davvero orgoglioso ed entusiasta di portare avanti questo sogno. Abbiamo voglia di costruire qualcosa di più bello, nonostante non possiamo avere sempre quello che desideriamo».
Come vuoi concludere questa intervista che mancava da anni?
«Sento di ringraziare la vostra testata che ci ha sempre seguito negli anni. Permettimi di ringraziare gli sponsor, il Comune di Fasano che si è sempre mostrato molto vicino anche se spero possa farlo di più nel futuro perché lo meritiamo tutti e lo merita Pezze di Greco. Concludo mandando un abbraccio sincero ai miei giocatori, ai dirigenti, ai tifosi, al mister, ai vostri lettori e a tutti quelli che mi danno la forza di guardare sempre in avanti».
di Donato Miccoli
03/06/2020 alle 16:39:06
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