SALTO DI CATEGORIA
Fasano in Serie D e scoppia la festa in piazza Ciaia
Tantissima gente ha accolto il pullman della squadra di ritorno da Avetrana e ha portato in trionfo i protagonisti biancazzurri
FASANO - Ore 17.58; il signor Campagni di Firenze fischia la fine della gara tra l'Us Città di Fasano e l'Avetrana e così, sul campo tarantino, può esplodere la festa: i biancazzurri sono matematicamente in Serie D. È stata una domenica da incorniciare per i tifosi fasanesi, assenti alla trasferta per propria scelta dopo che la società tarantina aveva deciso di riservare solo 100 tagliandi alla società del presidente D'Amico a fronte di oltre mille richieste. I supporter si sono riuniti ai Portici delle Teresiane, uno degli angoli più belli della città e hanno seguito la gara su un maxi schermo. Mentre ad Avetrana i calciatori fasanesi a fine gara hanno raggiunto i pochi tifosi giunti per suggellare ulteriormente questo legame tra squadra e città, per le vie di Fasano tutto si è tinto di biancazzurro.
La giornata si è poi conclusa con i festeggiamenti. L'apice è stato raggiunto in piazza Ciaia con gli ultras che hanno accolto la squadra di ritorno da Avetrana riuscendo a contagiare tutti con la loro carica di entusiasmo tra cori, fumogeni e applausi per tutti. È stata questa la degna conclusione di una giornata comunque storica per il movimento calcistico cittadino. Ma non solo. Perché anche se probabilmente solo lo sport sa donare questo tipo di aggregazione festosa è anche vero che quando si parla di Fasano Calcio si esula ormai dallo sport. Le tante iniziative dedicate al sociale dal sodalizio di via Salvo D'Acquisto, il coinvolgimento dei tifosi in ambito societario, un settore giovanile molto seguito, fa sì che tutto il movimento vada ad influire positivamente sull'intera città. «A nome mio personale e di tutta la cittadinanza, i più vivi complimenti all'Unione Sportiva Città di Fasano, che vincendo il campionato di Eccellenza pugliese riporta dopo tanto tempo il calcio fasanese in un torneo nazionale: la serie D – ha sottolineato il sindaco Francesco Zaccaria -. Ho sofferto a bordocampo ad Avetrana insieme al presidente D'Amico e ai suoi collaboratori, primi artefici del successo, ma da uomo di sport so bene che l'impegno dei giocatori in campo e dei tecnici che li guidano è componente fondamentale. Fasano però nello sport ha qualcosa in più: il suo meraviglioso pubblico, oggi riunito ai Portici nel segno dell'orgoglio e dell'appartenenza. Spero che in tutti i campi Fasano segua l'esempio di unità, volontà e compattezza che lo sport, e in particolare oggi il calcio, ci dà».
I protagonisti di questa vittoria sono tanti. Il presidente Franco D'Amico, condottiero impavido sempre pronto a rincuorare i suoi e a "bacchettarli" in privato, da vero padre di famiglia; il tecnico Giuseppe Laterza che ha ingoiato sangue amaro quando le cose non andavano bene ma che si è preso l'ennesima rivincita sui suoi detrattori; un gruppo di calciatori che ha saputo compattarsi nei momenti peggiori diventando una "famiglia" composta da veri uomini; infine i tifosi, l'uomo in più, in campo e fuori. E presto ora per pensare al domani, gustiamoci il presente e questa meritata promozione. Il Fasano è tornato in Serie D, nel calcio che conta. Ed è questa la cosa importante.
di Alfonso Spagnulo
16/04/2018 alle 05:11:59
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