NOTA UFFICIALE
Il Savelletri calcio si scusa con arbitro, tifosi e Lega
Il sodalizio ha affidato ad un comunicato ufficiale la propria reazione di quanto accaduto domenica scorsa contro il Manduria
FASANO - Dopo la nota dell'attaccante Marco Schiavone, giocatore del Savelletri squalificato per cinque anni dopo i fatti avvenuti domenica scorsa durante Savelletri-Manduria, ecco arrivare un comunicato ufficiale da parte della società che si scusa per quanto avvenuto.
"L'Asd Savelletri, il Presidente, la dirigenza, il mister, i giocatori e i collaboratori, si scusano per quanto accaduto domenica 4 febbraio 2018 al comunale di Montalbano durante la 18° giornata del campionato di 1° Categoria contro il Manduria Sport - si legge nella nota -. Non riporteremo in questo comunicato nessuna descrizione degli avvenimenti. Di conseguenza per gli errori commessi, vogliamo scusarci con l'rbitro Sig. Paolo Schimera, società Manduria Sport, Lnd, tutti gli spettatori di casa e gli spettatori ospiti, ma anche con tutta la gente che non era al campo ma che ha appreso la notizia dai giornali, consapevoli di non aver dato una bella immagine di sport. In questi giorni, subito dopo gli episodi, si è preferito non esporsi più di tanto con commenti a caldo che probabilmente avrebbero portato solamente a una maggiore confusione , pur dovendo ascoltare spiacevoli osservazioni, leggere notizie magari non del tutto vere, e subire tutte le critiche che inevitabilmente scaturiscono da queste vicende.
La nostra Società - si legge ancora - resta una Società di sani principi, dove il primo obiettivo è quello di divertirsi e far divertire. Ci assumiamo tutte le colpe per quello che è successo, ma vogliamo sottolineare che la violenza è ben lontana dal nostro modo di fare e dalla indole dei nostri giocatori, dirigenti e tifosi tutti. Senza nessuna volontà di fare polemica, ci sentiamo semplicemente in opposizione ad alcune delle conclusioni finali riportate del direttore di gara Sig. Paolo Schimera, con il quale vorremo scusarci anche personalmente. Non vogliamo assolutamente dire che ciò che è stato scritto dal direttore di gara nel referto sia infondato, o semplicemente frutto della sua immaginazione. Ma in situazioni come quelle che si sono create domenica, dove la confusione prevale su tutto il resto, può succedere che, nel ricostruire le vicende, ci si sbagli, ci si confonda, e si arrivi a trarre conclusioni dettate anche da disagio, rabbia e paura. Proveremo, nei limiti consentiti, a riportare la nostra versione dei fatti e a risanare l'immagine della Società e di alcuni tesserati, sempre leali e corretti nei loro percorsi di vita calcistica, puniti eccessivamente dalla giustizia sportiva".
di Redazione
11/02/2018 alle 06:16:56
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