Giornata speciale per i ragazzi della scuola calcio del Fasano: museo degli eroi e partita del Bari

FASANO - Per gli oltre 150 iscritti alla scuola calcio dell'Us Città di Fasano quella di oggi (sabato 21 febbraio) sarà una giornata davvero intensa e ricca di fascino, ma soprattutto rilevante per la formazione culturale del calciatore del futuro. La società biancazzurra, i responsabili e i tecnici della scuola calcio hanno organizzato una giornata dedicata al grande calcio. Alle ore 13.30 partiranno, dallo stadio “Vito Curlo”, quattro pullman diretti a Bari. I piccoli calciatori del Fasano calcio andranno a visionare la mostra de “Gli eroi del calcio”, fatta di cimeli e installazioni interattive che raccontano le storie dei più grandi calciatori: da Pelè a Maradona, da Platini a Baggio. Questa, organizzata dall'Associazione Italiana Calciatori, e da Fabio Poli (direttore organizzativo Aic), può essere visitata al Teatro Margherita di Bari fino al prossimo 1° marzo.

A seguire, i ragazzi della scuola calcio del Fasano si recheranno in pullman allo stadio “San Nicola” di Bari per assistere all'incontro di calcio di serie B tra la squadra biancorossa e la Virtus Lanciano, che avrà inizio alle ore 18. Sempre oggi, invece, ultima seduta di allenamento per la squadra dell'Us Città di Fasano, in vista della gara di domenica prossima a San Giorgio Ionico e valevole per la sesta giornata di ritorno del girone B del campionato di Promozione. I biancazzurri vogliono tornare al successo dopo il pareggio interno maturato domenica scorsa contro il Galatone. I tarantini, invece, vengono dalla sconfitta per 2-0 ad Avetrana e sono al quintultimo posto, in piena zona playout. Sarà una partita ostica per i ragazzi di mister Laterza: mancheranno lo squalificato Massimo Ancona e gli infortunati Nicola Ancona, Alex Patronelli, Daniel Mastronardi e Paolo Speciale. Nel San Giorgio Ionico fuori per squalifica Pignatale e De Comite. Fischio di inizio alle ore 15: terna arbitrale, molfettese, composta da Gianluca Natilla e dai collaboratori Giuseppe Natilla e Antonio Orlando.