NOTIZIA INATTESA
Crisi nel Fasano Calcio: si dimette il presidente Mariano Legrottaglie
Il massimo dirigente polemizza con la classe imprenditoriale e lamenta una scarsa affluenza allo stadio: traghettatore sarà il dg Palmisano
FASANO - Crisi aperta per il Fasano calcio. La società, seppur con rammarico, comunica che a fine stagione lascerà la squadra di calcio nelle mani del sindaco. Questa sera si è dimesso il presidente Mariano Legrottaglie: sarà il direttore generale, Francesco Palmisano, a traghettare il sodalizio fino a fine campionato di Promozione. «La decisione, piuttosto sofferta – afferma il presidente dimissionario Mariano Legrottaglie –, è stata presa in questi giorni, dopo aver constatato la risposta “fredda” della città al progetto che stiamo portando avanti da oltre due stagioni. Le motivazioni di questa decisione sono diverse».
E le elenca: «In primis – afferma –, l'Amministrazione comunale, che fino a qualche anno fa, prima della costituzione della nostra società strappava ad aziende impegni economici, anche cospicui, per la realizzazione di vari campionati disputati, negli ultimi tre anni, probabilmente a causa della sfavorevole congiuntura economica, è venuta meno a questo impegno. A tal proposito è opportuno sottolineare che questa società ha effettuato lavori di miglioria della struttura pubblica di tasca propria, per renderla più ospitale e accogliente, senza per l'appunto influire sul bilancio dell'Amministrazione comunale». E prosegue: «Le aziende fasanesi non garantiscono il solito sostegno economico sempre a causa della stessa congiuntura. Per ultimo – tuona Legrottaglie –, ma di estrema importanza, è il problema della partecipazione del tifoso fasanese. Infatti, allo stadio “Vito Curlo”, durante le partite si verifica una scarsissima affluenza, dimostrando una disaffezione alla squadra del proprio paese».
«Questa società – prosegue il presidente dimissionario – ha rispettato il crono-programma stilato nell'estate del 2012, all'atto della costituzione della nuova società dell'Us Città di Fasano, riportando la città nel calcio regionale che conta. Tutto questo, facendolo nel minor tempo possibile e nel rispetto dei sani principi del nostro sodalizio che si possono riassumere nel principio de “Il Fasano ai Fasanesi”, allestendo squadre, negli anni, con la maggioranza di calciatori del posto. Tanto è vero che, è stata inoltre costituita la tanto agognata “scuola calcio”, per dare continuità al suddetto principio».
E ancora: «Abbiamo aperto la porta ai tifosi, collaborando con essi alla realizzazione di progetti importanti, con finalità sociali. La società ha sempre creduto di riaccendere l'entusiasmo nei cittadini, investendo, a proprie spese, in iniziative che promuovessero attività per il raggiungimento di quest'obiettivo. Ma alla città tutto questo non è servito». Secondo Mariano Legrottaglie, «crediamo fortemente che si tratti di una disaffezione per questo sport che ha sempre costituito, negli anni addietro, motivo di orgoglio, così come racconta la storia calcistica di questo paese. E non nascondiamo la punta d'invidia che abbiamo nel leggere notizie sui giornali di altre realtà calcistiche regionali, che pur non avendo la nostra stessa storia, hanno una grande presenza di pubblico in ogni loro partita di campionato, con la conseguenza di un'ampia eco su tutti i quotidiani, con riflessi anche sotto un profilo extrasportivo».
E conclude: «Per quanto detto, avendo fatto il possibile per riaccendere l'entusiasmo nel paese, senza alcun riscontro, lasciamo la guida della squadra di calcio, ringraziando quei pochi fedelissimi che da circa tre anni ci seguono».
di Redazione
26/11/2014 alle 18:54:37
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