ERBORISTERIA
Cistite? Risolviamola col succo di mirtillo rosso
Ospite di Osservatoriooggi.it l'erborista fasanese Patrizia Lamberti.
Chi non ha sofferto almeno una volta nella sua vita di cistite? Si tratta di un'infiammazione della vescica urinaria, causata da batteri (solitamente Escherichia coli, più raramente Klebsiella pneudomonas e Staphilococcus aureus) e che colpisce prevalentemente le donne a causa della minor lunghezza dell'uretra rispetto a quella maschile, cosa che facilita l'attacco da parte di batteri fecali e quindi il propagarsi dell'infezione.
Si tratta di un disturbo che nel 30% dei casi diventa recidivante, trasformandosi in un vero e proprio problema per chi ne soffre. Sono diversi i fattori che possono favorire l'insorgenza dell'infezione tra questi ricordiamo: l'uso del diaframma o spirale, indebolimento del sistema immunitario, terapie antibiotiche prolungate, scarsa o eccessiva igiene intima, utilizzo di biancheria intima sintetica, diabete (la presenza di glucosio nelle urine favorisce la proliferazione batterica), ma anche patologie come gonorrea e blenorrea, frequenza dei rapporti sessuali (soprattutto non protetti) e situazioni fisiologiche particolari come gravidanza e menopausa.
La cistite presenta una sintomatologia facilmente riconoscibile caratterizzata da aumento della frequenza della minzione, bruciore e irritazione più o meno forti durante l'atto urinario, talvolta dolori nell'area vescicale e, nei casi più gravi, febbre.
Possono essere messi in atto, sia in fase preventiva che in fase acuta, alcuni piccoli accorgimenti atti migliorare la sintomatologia e ridurre la possibilità di insorgenza dell'infezione, come: bere molto (almeno due litri di acqua al giorno lontano dai pasti), evitare di utilizzare indumenti troppo aderenti, preferire biancheria intima di cotone, detergere le zone intime in maniera regolare soprattutto dopo i rapporti sessuali.
Solitamente la cistite si risolve con la terapia antibiotica alla quale può essere associato (o in alcuni casi può essere addirittura sufficiente) l'utilizzo di prodotti erboristici: uno dei prodotti maggiormente utilizzati è il succo di mirtillo rosso (detto comunemente Cranberry).
Il mirtillo rosso, nome botanico Vaccinium macrocarpon L., è una pianta della famiglia delle Ericacee di cui si utilizzano i frutti, bacche di colore rosso ricche di antocianosidi, proantocianidoli, flavonoidi, vitamina C e acidi organici. E' un importante antisettico delle vie urinarie, attivo sia in fase acuta, ma anche e soprattutto in fase preventiva: agisce riducendo l'adesione dei batteri alle pareti urinarie favorendone il distacco e quindi l'allontanamento attraverso le stesse urine. Inoltre possiede un elevato contenuto in vitamina C e quindi spiccata attività antiossidante e stimolante del sistema immunitario: questo garantisce un'elevata protezione del l'organismo dalle infezioni e dalle recidive (che si riducono di circa il 40%).
Il cranberry è acquistabile in erboristeria sia sotto forma di succo che come estratto secco; si tratta di un prodotto ben tollerato tanto da poter essere utilizzato sia in gravidanza (sempre però sotto controllo medico) che nei bambini. Va però evitato l'uso prolungato negli individui soggetti a calcolosi renale (in particolare in caso di calcoli di ossalato di calcio e acido urico), in caso di iperuricemia e nei soggetti in terapia con anticoagulanti.
Il consiglio dell'erborista: il mirtillo rosso esplica la sua efficacia soprattutto in fase preventiva e questo, considerando la frequente possibilità di recidive della cistite, si rivela sicuramente un vantaggio. L'ideale sarebbe, per un soggetto adulto, assumere 100-130 ml di succo puro al giorno (in caso di succo diluito è consigliabile raddoppiare la dose), possibilmente suddiviso in più somministrazioni giornaliere: le sostanze attive del mirtillo saranno in grado di creare un ambiente urinario sfavorevole alla ricomparsa dell'infezione e alla adesione batterica.
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
di Patrizia Lamberti
07/10/2013 alle 19:00:42
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