RUBRICA - ERBORISTERIA
Pronti per la prova costume con la tisana drenante!
Ospite di Osservatoriooggi.it l'erborista fasanese Patrizia Lamberti.
Si avvicina l'estate, le vetrine dei negozi si abbelliscono di bikini e teli mare, shorts e vestitini ma il pensiero vi mette i brividi e vi assale l'ansia da prova costume? Non sentitevi sole: se cellulite e ritenzione idrica sono il vostro spauracchio sappiate che ben 8 italiane su 10 hanno il vostro stesso problema. Escludendo cause genetiche e condizioni patologiche gravi (disfunzioni cardiocircolatorie o renali per esempio), le cause principali vanno ricercate in cattiva alimentazione, vita sedentaria, abuso di farmaci (soprattutto cortisonici e antinfiammatori), stipsi, sindrome premestruale e sovrappeso.
La ritenzione idrica altro non è che un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali (ovvero gli spazi che separano una cellula dall'altra) soprattutto nelle zone più ricche naturalmente di grasso come addome, gambe e glutei: i liquidi non vengono correttamente smaltiti a causa di una alterata funzionalità del sistema circolatorio, soprattutto venoso e linfatico. L'incapacità dell'organismo di allontanare ed eliminare i liquidi in eccesso, provoca così ristagno degli stessi e formazione di edemi e gonfiori: la pelle appare flaccida e spenta e presenta il tipico aspetto “a buccia d'arancia”.
Come intervenire allora? E' opportuno innanzitutto agire sullo stile di vita e l'alimentazione gioca un ruolo importante. Iniziamo col ridurre il consumo di sale e favorire al contrario quello di potassio, in quanto l'equilibrio tra sodio e potassio è alla base della ritenzione idrica: se aumenta di troppo il sodio infatti il nostro organismo va incontro a difficoltà nell'eliminare i liquidi in eccesso. Ridurre il sale non vuol dire solo evitare di salare le pietanze (magari sostituendo il sale con le spezie), ma anche ridurre il consumo di “sale nascosto”, ovvero quello che troviamo in snack, pizzette, focaccia, arachidi, salumi, formaggi, patatine e via dicendo: limitiamo quindi, o comunque non abusiamo di questi prodotti. Al contrario è importante favorire il consumo di frutta e verdura (ricche anche di potassio), yogurt e fibre. L'uso di queste ultime è poi fondamentale per ridurre la stipsi che è una delle cause di ritenzione, in quanto un intestino gonfio va ad aumentare la stasi di liquidi a livello addominale.
Per combattere la ritenzione idrica, oltre ad una più corretta alimentazione, è poi fondamentale svolgere uno stile di vita attivo ed in particolare un aiuto concreto ci giunge dal praticare sport. Ma occhio alla scelta di quello giusto: preferire nuoto, bicicletta e lunghe camminate a passo svelto rispetto a sport come corsa, tennis, pallavolo che, a causa degli urti costanti col terreno, non contribuiscono al miglioramento della situazione.
Ovviamente è poi fondamentale bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, possibilmente lontano dai pasti. Oltre l'acqua è possibile aumentare il consumo di liquidi attraverso l'uso delle tisane: sono infatti numerose le erbe dotate di azione diuretica, drenante e anticellulite: betulla, tarassaco, ortica, tè verde, frassino e pilosella sono infatti solo alcune delle piante in grado di favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso e migliorare il tono e la compattezza della pelle.
E' possibile far preparare dal proprio erborista di fiducia una tisana anti – ritenzione così composta:
-Equiseto (Equisetum arvense L., parti aeree) 30g
-Betulla (Betula alba L., foglie) 25g
-Ortica (Urtica dioica L., foglie) 25g
-Finocchio (Foeniculum vulgare Mill., frutti) 20g
Un cucchiaino di miscela in acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti. Bere almeno 2 tazze al giorno.
La tisana esplica una valida azione drenante e diuretica grazie alla presenza di Betulla, Equiseto e Ortica, tre piante che favoriscono l'eliminazione dei liquidi in eccesso e quindi la riduzione dei ristagni, inoltre la betulla ha un'azione anticellulite, l'equiseto presenta un'importante azione rimineralizzante, l'ortica è un importante depurativo. A queste si aggiunge poi il finocchio, che oltre ad addolcire il sapore della tisana aiuta a ridurre i gonfiori addominali aumentando il senso di leggerezza.
Il consiglio dell'erborista: la tisana va assunta facendo dei cicli di tre settimane alternati a pause di 8-10 giorni. E' sconsigliata nei soggetti affetti da disturbi renali e cardiocircolatori o che comunque fanno uso di diuretici, oltre che in gravidanza e allattamento. Per un'azione più mirata a livello del microcircolo è possibile associare l'uso di integratori a base di mirtillo nero.
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
di Patrizia Lamberti
07/06/2013 alle 10:49:34
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