RUBRICA - ERBORISTERIA
Gambe stanche e pesanti? Ci pensa la natura
Ospite di Osservatoriooggi.it l'erborista fasanese Patrizia Lamberti.
FASANO - “Saran belli gli occhi neri, saran belli gli occhi blu, ma le gambe ma le gambe a me piacciono di più…” cantava anni fa il Trio Lescano. Ed è effettivamente così: delle gambe in forma, toniche e sgonfie esprimono armonia e salute a chi le guarda, ma soprattutto fanno stare bene chi le ha! Le gambe gonfie e pesanti infatti sono un problema di non poco conto per chi ne soffre, soprattutto con l'arrivo dei primi caldi quando infatti la situazione peggiora: gonfiore, formicolio, senso di pesantezza, crampi, difficoltà e fastidi nel camminare sono solo alcuni dei sintomi che possono affliggere chi soffre di difficoltà circolatorie, sintomi che a lungo andare possono poi peggiorare portando alla comparsa di varici o addirittura flebiti.
Ma cosa accade alle nostre gambe? I vasi venosi, a differenza di quelli arteriosi, presentano una maggiore sottigliezza e soprattutto il limite di dover favorire la risalita del sangue verso il cuore contro la forza di gravità. Il nostro organismo per ovviare a questo problema presenta a livello degli arti inferiori delle valvole fisiologiche atte a favorire la risalita del sangue venoso contro la forza di gravità, ma talvolta questo sistema non è sufficiente: aumento delle temperature, vita sedentaria, stitichezza, sovrappeso, oltre che fattori ereditari e genetici, rendono difficoltosa la risalita circolatoria ed a lungo andare causano ristagno di sangue e quindi difficoltà nel funzionamento delle valvole, associato a sfiancamento delle pareti vasali e perdita della loro tonicità. L'insufficienza venosa è un disturbo che colpisce principalmente i soggetti di sesso femminile: si stima infatti che a soffrirne sia 1 donna su 3 (contro il rapporto 1 su 15 dei soggetti di sesso maschile), questo soprattutto a causa di tutti i fenomeni ormonali che colpiscono la donna nelle diverse fasce d'età (sindrome premestruale, gravidanza e menopausa sono infatti le condizioni che favoriscono la comparsa di questo disturbo) oltre che l'uso di farmaci anticoncezionali.
Esistono però una serie di accorgimenti che possono essere presi per migliorare e/o prevenire questa difficoltosa situazione. Innanzitutto è opportuno evitare uno stile di vita sedentario e quindi fare attività fisica ma anche semplicemente camminare molto; è utilissimo inoltre ridurre i kg di troppo e bere molta acqua, evitare di usare scarpe troppo basse e dalla pianta dritta e rigida (come le ballerine) o tacchi superiori ai 5 cm per molte ore o troppo frequentemente; evitare di utilizzare pantaloni e biancheria troppo stretti e attillati; aumentare il consumo di frutta e verdura ricchi di sostanze antiossidanti e benefiche per la salute dei nostri vasi come alimenti ricchi di magnesio (banane, mandorle, soia..), di antociani (ribes, mirtilli…) e vitamina E (oli vegetali, frutta secca..) Ma come sempre, anche in questa situazione, la natura ci offre delle piante che agiscono contro le difficoltà circolatorie: rusco, centella, vite rossa e mirtillo nero sono sicuramente tra le più efficaci.
Il rusco (o pungitopo) è una pianta molto apprezzata in medicina per le sue proprietà venotoniche ed astringenti che lo rendono efficace nel trattamento di varici ma anche di altre patologie circolatorie come per esempio le emorroidi, e risulta molto efficace soprattutto nelle turbe circolatorie dovute alla sindrome premestruale ed all'uso di contraccettivi orali. La centella è invece una pianta che aiuta la circolazione favorendo la sintesi del collagene che stimola un aumento dell'elasticità delle vene ed una riduzione della dilatazione dei vasi. Infine vite rossa e mirtillo nero sono due piante indicate per migliorare il tono e l'elasticità dei vasi sanguigni, in particolare a livello del microcircolo, grazie alla presenza di antocianosidi che svolgono attività vasoprotettrice e favoriscono un aumento della resistenza dei capillari e della loro elasticità. Le piante trattate possono essere acquistate in erboristeria sotto forma di erba taglio tisana, capsule, succhi ed estratti idroalcolici.
Il consiglio dell'erborista: Nei soggetti che manifestano disturbi più lievi (per es. solo un leggero gonfiore a livello delle caviglie, oppure senso di pesantezza generale) è sufficiente l'utilizzo di mirtillo e vite rossa effettuando cicli di due mesi alternati da venti giorni di pausa; nei soggetti con una sintomatologia più marcata (stanchezza, crampi, senso di pesantezza evidente, comparsa di prime varici) conviene alternare al ciclo con mirtillo e vite delle terapie d'urto con rusco o centella soprattutto con l'arrivo della primavera e del primo caldo.
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
di Patrizia Lamberti
06/05/2013 alle 18:23:01
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