LA PAROLA AL LEGALE
Diritto di recesso? L'avvocato risponde
Come ogni venerdì, ospite di Osservatoriooggi.it l'avvocato fasanese Antonietta Curlo. Per sottoporle eventuali richieste, scrivete a redazione@osservatoriooggi.it
LA PAROLA AL LEGALE - I contratti a distanza sono contratti che vengono stipulati senza la presenza del venditore, e comprendono televendite, vendite tramite contatti telefonici, acquisti tramite internet, proposte di acquisto a mezzo posta elettronica o fax.
Contratti fuori dai locali commerciali sono contratti che si stipulano fuori dalla sede di vendita dell'azienda fornitrice, come ad esempio in casa dell'acquirente, in alberghi o altri locali dove vengono effettuate presentazioni, durante gite organizzate per scopi promozionali, per strada, per corrispondenza o in base a un catalogo che il consumatore ha consultato senza la presenza dell'operatore commerciale.
Il "Codice del consumo", introdotto con D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206 modificato dal D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, attribuisce il diritto di recesso del consumatore, che viene ad assumere uno degli strumenti di protezione più significativi a disposizione dello stesso. La possibilità di sciogliersi dal vincolo contrattuale è attribuita dalla legge o in considerazione di una sorta di diritto al ripensamento, quale bilanciamento di un'azione di vendita spesso commercialmente aggressiva.
Se avete concluso un contratto a distanza o acquistato un prodotto da catalogo, in televisione, su internet e, così via e, la merce viene consegnata, ma successivamente vi pentite dell'acquisto fatto, o non avete compreso la descrizione fatta telefonicamente, o le foto visionate su internet e/o sul catalogo si presentano diverse dalle dimensioni effettive. Dunque, se per una di queste o di altre ragioni volete recedere, potete, esercitando “il diritto di recesso”, entro il termine di 10 giorni lavorativi dal ricevimento della merce senza alcuna penalità e senza specificarne il motivo. Il diritto di recesso si esercita inviando una raccomandata a/r al venditore entro i termini sopra indicati, la comunicazione può eventualmente essere anticipata per telegramma, fax o posta elettronica, purché poi confermata nelle 48 ore successive con lettera raccomandata. Se contestualmente avete stipulato un contratto di finanziamento, è necessario inviare la raccomandata anche alla società finanziaria per sciogliersi da ogni obbligazione.
Attenzione: per contratti a distanza relativi a servizi di telefonia fissa e mobile, adsl, suonerie e quant'altro, valgono regole ancora più puntuali.
A tal scopo l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha emanato un nuovo regolamento che disciplina la fornitura dei beni e servizi di comunicazione elettronica resi tramite contratti attivati e gestiti a distanza, quindi per telefono, via internet e così via.
Le regole sancite in questo regolamento integrano e in parte ripetono quelle già esistenti, stabilite dal codice delle comunicazioni elettroniche e dal codice del consumo.
Quante volte siamo stati contattati dai vari operatori telefonici che propongono irripetibili ed imperdibili offerte riguardo connessioni adsl superveloci ed economiche, varie promozioni di servizi aggiuntivi che non modificano i nostri contratti e quant'altro? Si tratta di tecniche di comunicazione pubblicitaria, che pur se lontane dall'essere attività illegali o truffaldine, meritano molta attenzione perché, se pur vero che offrono la possibilità di attivare i contratti subito, per telefono, possono farci correre il rischio di trovarci dinanzi un contratto non corrispondente a quanto detto telefonicamente.
Strumento di tutela offerto al consumatore è l'ampio sistema di informazioni, articolo 52, co. 1 C.d.c. Il professionista è obbligato a mettere a disposizione tutte le informazioni in tempo utile, prima o al momento della esecuzione del contratto. Tra le più importanti vi sono, ad esempio, quelle relative all'identità del professionista stesso, al suo indirizzo, alle caratteristiche essenziali del bene o del servizio oggetto del contratto, al suo prezzo, comprese tasse o imposte nonché spese di consegna, alle modalità di pagamento, consegna o esecuzione del contratto e altro ancora.
Il consumatore ha il diritto, ed il venditore l'obbligo, di ricevere per iscritto o, a sua scelta, su altro supporto duraturo a sua disposizione, di tutte le informazioni sul contratto stipulato. Qualora queste non siano state fornite o siano state rese in modo parziale o errato, il cliente ha tempo 3 mesi, o meglio 90 giorni, dal ricevimento del bene.
Il bene deve essere restituito, a spese del consumatore e fino alla restituzione custodito con cura. E, qualora il consumatore avesse effettuato un pagamento, questi ha diritto al rimborso che deve avvenire gratuitamente entro 30 giorni dalla data in cui il venditore è stato informato del recesso.
In caso di mancato riconoscimento dei vostri diritti, è possibile rivolgersi al legale di vostra fiducia che si attiverà prontamente al fine di far valere il diritto leso.
di Antonietta Curlo
15/03/2013 alle 09:46:19
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