RUBRICA - ALIMENTAZIONE
Frutta secca... riscopriamola!
Ospite di Osservatoriooggi.it la nutrizionista fasanese Gaia Boselli.
ALIMENTAZIONE - La frutta secca viene erroneamente esclusa dalla dieta, perché associata unicamente all'alto contenuto calorico. Essa, invece, apporta sali minerali quali Calcio e Ferro, grassi polinsaturi (omega-3 e omega-6) che riducono i livelli di colesterolo LDL, (il cosiddetto colesterolo “cattivo”), ed è una fonte primaria di proteine vegetali nobili che sono digeribili facilmente e che non si alterano con la cottura come invece accade con le proteine animali di carne e pesce.
Sulla base di queste considerazioni un regime dietetico corretto deve prevedere il consumo di frutta oleosa, in sostituzione a una porzione standard di carne, pesce, uova, salumi e formaggi. Pertanto, è scorretta la pratica comune di associare il consumo di questi semi a fine pasto (specie durante le feste), come aperitivo o come ingrediente di dolci. Occorrerebbe, al contrario, addizionarli ad un'insalata cruda o a delle verdure cotte per esaltarne il sapore, ma anche per non superare il quantitativo calorico ottimale di una portata.
Numerosi studi hanno dimostrato la valenza nutrizionale di tutti i semi oleosi (noci, nocciole, arachidi, pistacchi, mandorle, ecc) a tal punto che un consumo costante riduce il rischio di ammalarsi di patologie cardiovascolari e coronariche, di diabete mellito e di ipertensione.
Come detto, l'unica raccomandazione sulla frutta secca, riguarda il suo alto contenuto calorico (per esempio 100g di noci apportano circa 600 Kcal). Di qualsiasi seme si tratti è opportuno, dunque, non consumarne più di un etto al giorno, e non dimenticare il fatto che una manciata di semi oleaginosi sostituisce a pieno titolo una portata.
Quindi… perché privarsi erroneamente di questa preziosa e gustosa fonte nutrizionale? A voi la riflessione!
E ricordate che l'uomo è ciò che mangia!
di Gaia Boselli
19/02/2013 alle 00:03:05
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