ALIMENTAZIONE
Intolleranza alimentare? Mito da sfatare!
Ospite di Osservatoriooggi.it la nutrizionista fasanese Gaia Boselli.
ALIMENTAZIONE - Con il termine intolleranza alimentare si identificano una serie di reazioni avverse del nostro organismo generate da alcuni alimenti, additivi alimentari o sostanze che si creano durante i processi digestivi. La sintomatologia è diversa da quella provocata dalle allergie, poiché incentrata sul fenomeno del malassorbimento gastrointestinale dose-dipendente.
I sintomi più comuni sono: nausea, diarrea, vomito, dolori addominali. Gli alimenti protagonisti di un'intolleranza alimentare sono quelli principalmente ricchi di istamina (pesci, molluschi, crostacei), latte e derivati, frutta e ortaggi.
E' opportuno sottolineare come sia falso pensare che l'intolleranza sia spesso e volentieri la causa del sovrappeso. Anzi, se pensiamo che l'intolleranza genera malassorbimento l'intollerante dovrebbe constatare un dimagrimento e non un aumento del peso corporeo. La poca chiarezza circa i metodi scientificamente dimostrati che diagnosticano un'intolleranza alimentare, costringe molti pazienti a sottoporsi a prove del tutto prive di fondamento scientifico o a regimi dietetici sbilanciati che prevedono l'eliminazione di intere classi di alimenti.
Il risultato? Il paziente perde peso perché si sottopone ad un semidigiuno e associa questo “dimagrimento positivo” all'eliminazione dell'alimento incriminato non sapendo che chiunque perderebbe peso con uno schema alimentare molto restrittivo (non a caso i cibi spesso proibiti riguardano l'intera classe dei latticini e dei formaggi, quella dei lievitati e quella dei salumi).
Pertanto è sempre opportuno rivolgersi allo specialista e diffidare di tutte le altre figure professionali che speculano su questo vero e proprio “boom” delle intolleranze!
E ricordate… che il buon cibo sia con voi !
di Gaia Boselli
16/01/2013 alle 17:03:25
Leggi anche: