UTILITY
Come vengono utilizzati i fondi del 5x1000
Come dare il proprio contributo
Il 5x1000 corrisponde allo 0,5% dell'IRPEF: si tratta quindi di una quota specifica dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche che ogni contribuente italiano è tenuto obbligatoriamente a saldare ogni anno allo Stato durante la dichiarazione dei redditi. C'è però un'altra possibilità, che non costa nulla, ma che può però fare nettamente la differenza nella vita di milioni di persone in difficoltà: destinare il proprio 5x1000 a Enti del Terzo Settore e Associazioni no profit invece che allo Stato Italiano. Si tratta di un'opzione riconosciuta dalla Legge e creata al fine di consentire il finanziamento costante di attività socialmente utili. Ad esempio, donare il proprio 5x1000 a Medici Senza Frontiere significa dare un fondamentale e concreto sostegno a questa Organizzazione Umanitaria che opera per aiutare e salvare persone nel mondo che fuggono da guerre, crisi e povertà. Come è possibile vedere direttamente sul sito medicisenzafrontiere.it, tutti i fondi provenienti dal 5x1000, così come le altre donazioni volontarie, vengono utilizzati per fornire assistenza medica, supporto psicologico, vaccinazioni, cibo e acqua potabile in tutte le zone più svantaggiate e a tutte le popolazioni che si trovano in difficoltà o in uno stato di grave emergenza.
Come avere la sicurezza che il proprio contributo sia reale
Quando si parla di donazioni, di qualunque natura esse siano, spesso ciò che blocca le persone dal diventare protagoniste di questo gesto estremamente altruista e generoso è l'incertezza di dove i propri soldi vanno a finire e come vengono utilizzati. Nel 5x1000 questo non succede, in quanto tutti gli Enti beneficiari hanno l'obbligo di rendicontazione entro un anno dalla ricezione degli importi (escluse le Associazioni che hanno ricevuto contributi inferiori ai 20.000 euro). Devono cioè presentare uno specifico rendiconto e una relazione che illustra chiaramente la destinazione delle somme attribuite e di tutte le attività, i progetti e le azioni finanziate, compresi eventuali accantonamenti. Questo controllo rende il 5x1000 un aiuto concreto che viene realmente ed esclusivamente utilizzato per finalità di utilità sociale.
Come dare il proprio contributo
Come abbiamo in precedenza, il 5x1000 è un'azione libera e volontaria, assolutamente non obbligatoria e che non richiede costi extra o spese aggiuntive. Anche se si decide di non donarla, questa quota IRPEF viene comunque prelevata e va a finire nelle casse dello Stato. Chi invece decide di donare il 5x1000 ad attività socialmente utili, può farlo in due differenti modi: scegliendo solo il settore di interesse sociale a cui destinare il contributo, oppure selezionando sia il settore, sia l'Ente specifico. Mentre nel primo caso basta firmare l'apposito riquadro presente nel modello della dichiarazione dei redditi (Modello Unico, CU, 730) e la somma viene divisa in modo equo tra tutti i beneficiari che ne fanno parte, nel secondo è necessario inserire anche il codice fiscale del soggetto prescelto. Se non si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, si può donare il proprio 5x1000 per mezzo dell'apposita scheda integrativa fornita con la Certificazione Unica (CU), che va compilata, sigillata in busta chiusa con sopra riportata la dicitura “Scelta per la destinazione del 5x1000 dell'IRPEF” comprensiva di codice fiscale, nome e cognome e consegnata alla Posta, Banca, ad un intermediario abilitato (CAF o commercialista) o all'Agenzia delle Entrate.
Quando dare il proprio contributo
Il 5x1000, essendo attivabile durante la dichiarazione dei redditi, ha delle scadenze precise che è importante tenere a mente. Per chi compila il 730 (ordinario o precompilato) la data ultima ammissibile è il 30 settembre 2024, mentre il termine valido per il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico) è il 30 novembre 2024. La Certificazione Unica (CU) è l'unica ad essere già “scaduta”, in quanto doveva essere effettuata entro il 7 marzo 2024 in caso di trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate ed entro il 16 marzo 2024 per i dipendenti e collaborato
di Redazione
27/08/2024 alle 17:09:07
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