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Riforma del catasto: in che consiste?
In questi giorni si sente spesso parlare della riforma del catasto, che è stata inserita nella legge deroga sulla riforma fiscale approvata di recente dal Governo Draghi.
In questi giorni si sente spesso parlare della riforma del catasto, che è stata inserita nella legge deroga sulla riforma fiscale approvata di recente dal Governo Draghi. Quest'ultima prevede una serie di novità che saranno introdotte nei prossimi anni nel nostro Paese e tra queste troviamo, appunto, la riforma del catasto che ha l'obiettivo primario di rivedere le rendite degli edifici ubicati sul territorio italiano, mediante una nuova valutazione immobiliare. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste, quali saranno i cambiamenti che saranno introdotti e quando si vedranno i primi effetti reali di questa riforma.
Riforma del catasto: di cosa si tratta
La riforma del catasto prevede sostanzialmente una revisione di tutti gli immobili ubicati sul territorio nazionale e in particolare una rivalutazione delle loro rendite catastali. L'obiettivo di questa riforma è quello di aggiornare di fatto l'intero sistema, in sono decenni che non viene rivisto. Come ben sappiamo, la tassa sulla casa viene calcolata proprio in base al suo valore catastale ma quest'ultimo è ancora basato sulle rendite del passato. Dagli anni Ottanta ad oggi, dunque, non è cambiato nulla; eppure, sul territorio italiano esistono edifici che hanno acquisito valore, perché ubicati in zone che nel frattempo sono stato oggetto di riqualificazione.
Nuovo sistema di calcolo per le valutazioni immobiliari
La riforma del catasto introdurrà dunque un nuovo sistema di calcolo, basato su dati aggiornati e sul reale valore di mercato degli immobili. L'obiettivo ultimo è quello di raggiungere una maggiore equità ma non è solo questa la novità che sarà introdotta.
Revisione e controllo degli immobili accatastati
La riforma del catasto vuole anche far emergere le cosiddette case fantasma, ossia quelle che ancora non figurano all'interno del sistema ma che sono presenti sul territorio nazionale. L'obiettivo, in questo caso, è regolarizzare la situazione e contrastare l'evasione fiscale portando una maggiore trasparenza ed equità in tutto il settore. Verranno dunque effettuate delle verifiche da parte dei comuni, che saranno spinti mediante incentivi ad operare un controllo a tappeto.
Quando si vedranno gli effetti della riforma
La riforma del catasto seguirà un iter ben preciso, che prevede diversi step, dunque, ci vorrà un po' di tempo prima di concludere in modo definitivo la transizione in atto. Il Governo ha dichiarato che i primi effetti della riforma si potranno iniziare a percepire tra 5 anni, ma ha precisato anche che i contribuenti non si accorgeranno sostanzialmente di nulla.
Riforma del catasto: cosa cambierà per i cittadini
La riforma del catasto, così come presentata, ha suscitato non poche perplessità ed il timore principale è che questa trasformazione si ripercuota sui cittadini. Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha tuttavia precisato che non c'è nulla di cui preoccuparsi in tal senso, perché si tratta di due ambiti ben distinti. Il fatto che il catasto sarà rinnovato ed aggiornato non significa che saranno anche aumentate le tasse e anzi, è stato sottolineato dallo stesso Draghi che ciò non avverrà sicuramente nei prossimi 5 anni. Certo è che i proprietari di immobili che adesso hanno un valore superiore è giusto paghino le tasse in base all'effettiva rendita catastale.
di Redazione
03/11/2021 alle 16:04:34
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