UTILITY
Cambiare lavoro a 40 anni: tre consigli utili (e pratici)
Non è (quasi) mai troppo tardi per cambiare lavoro: anche a quarant’anni con un po’ di determinazione e la giusta dose di pragmatismo si può scegliere di mettersi alle spalle una vecchia carriera che non dà più soddisfazioni
Non è (quasi) mai troppo tardi per cambiare lavoro: anche a quarant'anni con un po' di determinazione e la giusta dose di pragmatismo si può scegliere di mettersi alle spalle una vecchia carriera che non dà più soddisfazioni e impiegare tutte le proprie energie e il proprio entusiasmo in un percorso lavorativo nuovo. Sì, anche se quest'ultimo richiede di ripartire da zero e mettere da parte l'esperienza accumulata in precedenza: tra chi sceglie di cambiare lavoro a 40 anni non manca, infatti, chi decide di dare una svolta completamente imprevista alla propria carriera e, in questi casi più che in altri, possono tornare utili consigli a prova di recruiter come quelli che seguono.
Dalla formazione al curriculum: tutto quello che c'è da sapere prima di cambiare lavoro a 40 anni
Come, innanzitutto, provare a capire perché si intende cambiare lavoro a 40 anni. Qualche volta un periodo molto impegnativo, tante scadenze accumulate o diversi progetti da seguire contemporaneamente ed eccessiva stanchezza quindi possono portare alla convinzione di essere giunti a un momento critico della propria carriera in cui, per andare avanti, è indispensabile dare alla stessa una svolta imprevista: mettersi in aspettativa o prendersi del tempo per riflettere è essenziale in casi come questi. Più spesso è un ambiente di lavoro poco stimolante che porta a credere di dover cambiare lavoro e farlo con urgenza: un cattivo rapporto con capi e colleghi, la mancanza di occasioni per crescere professionalmente e come persone incidono sulla soddisfazione del lavoratore, infatti, più di quanto si immagina. Lo stesso fa il non essere soddisfatti di quanto si guadagna: tra chi decide di cambiare lavoro a 40 anni ci sono molte persone che non hanno paura di guadagnare nello stesso modo o addirittura meno ma ricoprendo ruoli meno impegnativi, oltre va da sé a chi prova a occuparsi di altro soprattutto nella speranza di guadagnare di più. Naturalmente quanto detto fin qua richiedere di confrontare attentamente posizioni, inquadramento, buste paghe e altri benefit prima di prendere una decisione drastica per la propria carriera.
Il secondo consiglio per chi intende cambiare lavoro a 40 anni è studiare, aggiornarsi e aggiornare il proprio portfolio di competenze. Alla vigilia di un radicale cambio di carriera si potrebbe aver bisogno, del resto, di seguire dei corsi di formazione e di perfezionamento soprattutto per quanto riguarda tutte quelle skill “non trasferibili” dal proprio vecchio percorso lavorativo. Un aspetto particolarmente complesso potrebbe essere in questo senso coniugare il nuovo bisogno di studiare con quello di gestire casa, famiglia, impegni personali e sarebbe bene sapere fin da subito, tra l'altro, che è vero che la capacità di imparare di un quarantenne non è quella di un ragazzo appena uscito da scuola o università.
Per qualcuno, invece, il più grande ostacolo potrebbe essere il tornare a presentarsi sul mercato del lavoro come candidati junior nonostante anni e anni di carriera già accumulati. Il miglior consiglio è, in questo senso, curare ancora più scrupolosamente di chi è al primo impiego curriculum e lettera di presentazione: i recruiter non dovranno avere, in altre parole, tanto l'impressione di uno “strappo” di carriera quanto quella di un naturale reinventarsi e farlo a partire da conoscenze e competenze ben solide.
di Redazione
27/05/2021 alle 17:55:12
Leggi anche: