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L'arte del ritratto in fotografia
Il ritratto è il genere che rappresenta il pilastro portante della fotografia, visto che è stato praticato fin dall'invenzione delle prime macchine fotografiche.
Il ritratto è il genere che rappresenta il pilastro portante della fotografia, visto che è stato praticato fin dall'invenzione delle prime macchine fotografiche. Oltre a subire numerosi sviluppi nel corso degli anni, il genere della fotografia ritrattistica è anche quello a essere stato oggetto delle maggiori sperimentazioni, in molti casi anche estreme come testimonia il genere delle fotografie post mortem.
Non è difficile capire come mai il ritratto eserciti una tale attrazione, sia per chi osserva le foto sia per chi le scatta; infatti non si può pensare alla fotografia senza associarla subito alla rappresentazione della persona. L'impulso che ci spinge a puntare l'obiettivo della fotocamera verso un volto o una figura intera, e scattare la foto per fissare nel tempo e nello spazio una precisa espressione o atteggiamento, è originato sia dall'esigenza di testimoniare l'esistenza umana sia dalla necessità di rappresentarla appunto attraverso le emozioni che traspaiono dal ritratto.
Le fotocamere per i ritratti
Esistono diversi approcci al genere ritrattistico, visto che nel corso degli anni sono stati scritti numerosi libri che illustrano tecniche e regole ben precise a cui doversi attenere; nella realtà dei fatti, però, un buon ritratto può essere realizzato anche in maniera fortuita.
La pratica costante, in molti casi, si rivela la miglior maestra; sia perché permette di familiarizzare con la propria fotocamera e affinare le capacità di utilizzarla al meglio delle sue possibilità, sia perché contribuisce anche alla crescita del senso estetico.
Per un fotoamatore alle prime armi, quindi, sperimentare il più possibile con la fotografia ritrattistica è il modo più naturale per migliorare costantemente e imparare a gestire in modo impeccabile elementi fondamentali quali la luce e la composizione della scena.
Andy Warhol ci ha insegnato che un buon ritratto può essere realizzato anche con una semplice Polaroid, quindi provate a immaginare i risultati che si possono ottenere con una fotocamera a obiettivi intercambiabili; è ovvio che l'attrezzatura giusta permette di ampliare notevolmente le possibilità e di esplorare tutte le variabili del caso, ma questo non significa che siano richieste per forza attrezzature di categoria professionale.
Per coloro che sono in procinto di acquistare la loro prima fotocamera, quindi, siti come https://zoomnotizie.com possono essere di grande aiuto nell'illustrare quali sono le attrezzature migliori al costo più vantaggioso; ma è importante anche capire che esistono alcuni obiettivi e accessori che sono fondamentali e di conseguenza non possono mancare nel corredo di un appassionato di fotografia ritrattistica.
Obiettivi e lunghezze focali
Per quanto sia possibile realizzare ritratti con qualsiasi tipo di obiettivo, almeno a livello teorico, i risultati migliori si possono ottenere solo entro un determinato intervallo di lunghezze focali, ma andiamo con ordine.
I cosiddetti “obiettivi tuttofare” sono definiti in questo modo proprio perché possono essere adoperati per diversi generi di fotografia, inclusi i ritratti; essendo delle ottiche generiche, però, sono soggette ad alcune limitazioni. A lunghezze focali inferiori ai 24mm cominciano ad apparire distorsioni prospettiche ai bordi che rendono molto difficile gestire i delicati equilibri della foto ritrattistica, mentre a lunghezze focali elevate l'inquadratura si restringe al punto tale che diventa impossibile fotografare soggetti a breve e media distanza.
Anche se qualsiasi obiettivo può offrire dei risultati eccellenti se usato nelle giuste condizioni, qualsiasi appassionato di foto ritrattistica, professionista o amatore che sia, vi dirà che gli obiettivi più adatti per questo genere sono quelli con focale fissa da 50 e 85 millimetri.
Gli accessori utili
Il soggetto primario del ritratto è la persona ovviamente, ma questo non significa che lo sfondo ricopra un ruolo marginale. Se l'inquadratura è ben composta, lo scenario può esaltare ulteriormente il soggetto, oppure appiattirlo e confonderlo a seconda del caso; quando si usano lunghezze focali spinte, invece, lo sfondo si sfoca ed è possibile ottenere l'effetto bokeh.
Nei ritratti da studio si fa largo uso degli sfondi colorati; in casa, invece, si possono ottenere risultati altrettanto soddisfacenti usando lenzuola o oppure altri tessuti opportunamente drappeggiati in modo da creare uno sfondo artistico, mentre per le luci si possono usare le fonti naturali oppure delle comuni lampade direzionabili, candele o altro ancora a seconda dell'effetto desiderato.
É più o meno possibile fare a meno quasi di tutti gli accessori quindi, tranne due che invece sono fondamentali: il treppiede e un flash elettronico, che bisognerà imparare a usare sia per illuminare adeguatamente il soggetto sia per compensare la luce ambiente.
L'ultima raccomandazione che vogliamo fare ai fotoamatori principianti interessati al genere ritrattistico, inoltre, è quella di non smettere di sperimentare diverse tecniche e di non trascurare l'ispirazione data dai maestri di questo genere fotografico.
di Redazione
03/01/2021 alle 19:50:42
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