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Il mercato dei viaggi è in crisi: Airbnb tenta il tutto per tutto con la quotazione in Borsa
Questa pandemia di Coronavirus si sa ha colpito diversi settori, ma ce ne sono alcuni in particolare che veramente non si sa come riusciranno a cavarsela.
Questa pandemia di Coronavirus si sa ha colpito diversi settori, ma ce ne sono alcuni in particolare che veramente non si sa come riusciranno a cavarsela. Uno dei più grossi duri colpi inferti dal Covid-19 è di certo quello al mercato dei viaggi. In alcuni casi la soluzione è stata quella di restare in standby, interrompendo pubblicità e marketing, facendo così cassa nella speranza che questo periodo passi in fretta. In altri casi si cerca invece di promuovere le prenotazioni con cancellazione gratuita e/o quelle per l'anno prossimo contando su un'evoluzione in positivo della situazione pandemica.
In un quadro generale in cui le aziende del settore non sanno esse stesse come muoversi, sorprendente è certo la mossa messa in cantiere dal portale più famoso al mondo per cercare e prenotare un alloggio per un viaggio. Il colosso ha deciso infatti di rispondere ai dati positivi degli scorsi mesi, a seguito di quelli in negativo di questa primavera, accelerando la sua corsa alla quotazione in Borsa. L'obiettivo è quello di raccogliere a sufficienza per riequilibrare i conti e superare a testa alta il Coronavirus. Il progetto non è certo nuovo, ma fino ad oggi non sembrava esserci così tanta determinazione come oggi.
Il colosso delle prenotazioni di alloggi per i viaggi vola in Borsa
Secondo quanto detto dai rappresentanti di Airbnb l'obiettivo della quotazione è quella di raccogliere almeno 3 miliardi di dollari per partire, come prima proposta. Un azzardo per alcuni, ma neanche poi tanto se pensiamo che di certo il debutto del portale in Borsa è fra i più attesi degli ultimi anni. Come anticipato non è la prima volta che se ne parla, anche se alla fine nulla mai è andato in porto.
Secondo alcuni si tratterebbe di certo di una delle quotazioni più consistenti degli ultimi anni, con una stima totale che si aggira sui 30 miliardi o 21 miliardi per i più critici e pessimisti. In tutti i casi, indipendentemente da chi ha ragione, non si tratta proprio di cifre basse ed è comunque più dei 18 miliardi di cui si era sentito parlare questa primavera, quando Airbnb ha richiesto un finanziamento di emergenza di 2 miliardi al momento dello scoppio della pandemia e quando il 25% del personale dell'azienda è stato licenziato per via delle difficoltà economiche.
Airbnb: un buon investimento?
Investire oggi in Borsa è in generale un azzardo non da poco. È per questo motivo che tantissimi trader hanno a momento deciso di tirare i remi in barca per dedicarsi piuttosto all'azzardo in qualche casinò online italiano serio, affidabile e con licenza. Ad alimentare questo trend è anche e soprattutto la possibilità di poter giocare spesso con i bonus senza deposito 2020. Un tipo di bonus molto vantaggiosi che hanno nell'ultimo periodo convinto tanti player a migrare su siti che li propongono.
Dopotutto la fine della pandemia continua a slittare sempre più in là, purtroppo, e di conseguenza fare cassa è un'esigenza in ogni genere di settore. Investire in Airbnb conviene dal momento che si sa che le prenotazioni riprenderanno, ma sapere quando sarà è pressoché impossibile. Di fronte ad un aumento dei ricavi avuto quest'estate, infatti, si è già tornati alla difficoltà in concomitanza con l'aumento attuale della curva epidemiologica.
Anche quando comunque si è parlato di un dato positivo, va tenuto in considerazione che parliamo comunque di un -67% rispetto al 2019. In ogni caso bisognerà vedere se davvero il colosso riuscirà nel suo obiettivo di quotazione in Borsa: a momento si tratta solo di un progetto e bisognerà aspettare almeno la fine di novembre o dicembre per vedere se andrà in porto.
di Redazione
18/11/2020 alle 19:05:27
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