RUBRICA - ALIMENTAZIONE
'A Tavola con il Nutrizionista', le malattie cardiovascolari
Dodicesimo appuntamento con la rubrica che sancisce il legame il legame con il dottor nutrizionista Ezio De Mola e la nostra redazione
FASANO- Buongiorno amici lettori! In questo nuovo capitolo della rubrica “A tavola col nutrizionista” parleremo di patologie cardiovascolari e come prevenirle. Le malattie cardiovascolari rappresentano uno dei principali problemi di salute nei paesi sviluppati. A questa categoria sono riconducibili l'angina pectoris, l'infarto del miocardio, la morte cardiaca improvvisa, la PTCA e diverse altre patologie. A seguito del Progetto Cuore, studio epidemiologico indetto dall'Istituto Superiore di Sanità sui dati relativi al ventennio 1980-2000, è emersa, tra la popolazione italiana di età compresa fra i 25 e gli 84 anni, un'incidenza di circa 80.000 nuovi eventi coronarici ed una prevalenza di circa 350.000 casi. Le due principali malattie del sistema cardiocircolatorio sono la cardiopatia ischemica (in cui rientrano l'infarto del miocardio e l'angina pectoris) e l'ictus (o malattia cerebrovascolare), responsabili, in Italia, del 20-22% di tutti i decessi.
La patologia alla base è l'aterosclerosi, che insorge e si sviluppa nel corso di molto tempo. Con aterosclerosi si descrive l'ispessimento, indurimento e perdita di elasticità della parete vasale delle arterie. Essa è una malattia multifattoriale, risultante dall'interazione di fattori genetici ed ambientali. Nella patogenesi delle CVD (cardiovascular diseases) possono essere individuate tre tappe differenti: uno sviluppo di placche stabili, la trasformazione di queste in placche instabili o vulnerabili, la rottura delle placche stesse. Un fattore di rischio cardiovascolare è un qualsiasi comportamento o caratteristica biologica dell'individuo che aumenta la probabilità di subire o morire per malattie CV. Il tabagismo, l'ipertensione, il diabete, il basso livello di colesterolo HDL (colesterolo “buono”) sono tutti fattori di rischio accertati. Questi sono fattori modificabili mediante un cambiamento radicale nel proprio stile di vita o l'assunzione di farmaci. Quelli genetici (es. familiarità) rientrano, al contrario, nei fattori non modificabili: da studi di popolazione è emerso che il livello di rischio attribuibile alla genetica è massimale nella fascia d'età fra i 55 ed i 75 anni. Uno dei problemi principali che determinano l'insorgenza di patologie cardiovascolari è l'alta presenza di colesterolo LDL nel torrente circolatorio. Questo tipo di colesterolo, comunemente definito “cattivo”, è largamente presente nei distretti periferici ed è facilmente ossidabile. L'ossidazione delle LDL determina, dopo diversi eventi cellulo-mediati, la formazione di placche aterosclerotiche. Intuitivamente possono essere considerati validi alleati nella prevenzione delle CVD tutti quei micronutrienti che hanno un'azione antiossidante, in particolare i flavonoidi, molecole ampiamente presenti nel mondo vegetale.
Le linee guida diffuse tra gli anni '70 e '90 promuovevano un modello alimentare atto alla riduzione dei livelli ematici di colesterolo, il controllo della pressione, il controllo del peso e la riduzione dell'assunzione di acidi grassi saturi, zuccheri semplici, sale. Negli ultimi anni diversi trials dietetici hanno evidenziato come alimenti di origine vegetale (frutta fresca e secca, verdura, olio di oliva) possano ridurre ulteriormente il rischio. L'azione biologica di alcuni alimenti si è rivelata indipendente dal processo classico di riduzione del colesterolo o della pressione arteriosa, a dimostrazione che le molecole vegetali presentano pathways alternativi ma molto efficienti, purtroppo non ancora del tutto noti. Un esempio evidente è quello della frutta secca: poiché molto grassa è sempre stata esclusa dalle linee guida precedenti; tuttavia gli acidi grassi monoinsaturi (nocciola, mandorla e pistacchio) o polinsaturi (noci), abbondantemente presenti in questi alimenti, hanno dimostrato favorire un effetto ipocolesterolemizzante.
Tra le altre sostanze inversamente correlate al rischio cardiovascolare rientrano i cereali integrali (ricchi in fibre e minerali), la verdura a foglia verde scuro e la frutta ricca in vitamina C, il pesce (acidi grassi omega-3, EPA e DHA), frutta e verdura (elevato contenuto di fibre, sali minerali, vitamine, antiossidanti e flavonoidi). Diversi studi hanno dimostrato un'importante protezione cardiovascolare da parte della dieta dei paesi dell'area mediterranea (Dieta Mediterranea), caratterizzata da: elevato consumo di frutta, verdura, legumi, pesce e cereali integrali, scarso consumo di carne rossa e patate, moderato consumo di prodotti lattiero-caseari e vino, utilizzo di olio di oliva come condimento principale per le preparazioni alimentari.
Le raccomandazioni ufficiali per la prevenzione delle patologie cardiovascolari sono: condurre uno stile di vita sano, con una dieta bilanciata e variata; consumare almeno 3-5 porzioni di frutta e verdura al giorno (minimo 400 g); ridurre al minimo il consumo di sodio (massimo 5-6 grammi di sale), di acidi grassi saturi e trans, di alcol (al massimo 10-20 mg al giorno); aumentare il consumo di fibra (almeno 20-25 g al giorno), acidi grassi insaturi (olio di oliva, frutta secca e pesce), proteine vegetali, steroli vegetali.
DOTTOR EZIO DE MOLA
di Redazione
24/06/2019 alle 16:36:53
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