RUBRICA - ALIMENTAZIONE
'A Tavola con il Nutrizionista', Estate senza cellulite
Ottavo appuntamento della rubrica che sancisce il legame tra il dottor nutrizionista Ezio De Mola e la nostra redazione
FASANO - Buongiorno cari lettori! Rieccoci ancora insieme a discutere di nutrizione per la rubrica ‘A Tavola con il Nutrizionista'. Ci si avvicina all'estate, quindi in questo nuovo appuntamento ho preferito affrontare una tematica molto cara, soprattutto alle donne: la cellulite. La cellulite, o pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, è un inestetismo cutaneo caratterizzato da avvallamenti a livello della pelle, che determinano un aspetto ‘a buccia d'arancia'. Tale condizione è frequentemente rilevata a livello di addome, fianchi, glutei e cosce.
Il distretto corporeo interessato è quello del pannicolo adiposo sottocutaneo, riserva energetica dell'organismo. Il tessuto adiposo è costituito da un'impalcatura in collagene e da un microcircolo che si occupa di vascolarizzare la zona circostante. Tramite quest'ultimo, l'organismo è in grado di rilasciare i grassi che andranno a costituire la riserva energetica e, viceversa, richiamarli per l'utilizzo in caso di necessità. Alterazioni ormonali, stress, sedentarietà, possono compromettere il corretto funzionamento del microcircolo, determinando ritenzione idrica a livello del tessuto circostante ed uno sviluppo sregolato del tessuto adiposo. La ritenzione idrica è un disturbo piuttosto diffuso, che colpisce con diversa intensità milioni di persone. Il ristagno di fluidi è, come detto, superiore nelle zone predisposte all'accumulo di grasso (addome, cosce e glutei). Il segno principale della ritenzione idrica è l'edema, una condizione in cui l'accumulo di liquidi nei tessuti ne determina un anomalo rigonfiamento. A causa dell'alterata circolazione venosa e linfatica, assieme ai liquidi ristagnano anche numerose tossine. Si viene a determinare uno stato di infiammazione cronica.
La cellulite progredisce in quattro stadi, differenti fra loro. Nel primo stadio, definito endematoso, si riscontra una piccola alterazione dell'irrorazione sanguigna, con un aumento della permeabilità dei vasi ed un ristagno di liquidi negli spazi interstiziali. La pelle comincia a perdere di elasticità, ma il processo è completamente reversibile. Nel secondo stadio, fibroso, le fibre di collagene attorno agli adipociti aumentano in numero e spessore, peggiorando la condizione del microcircolo e determinando la perdita di elasticità della pelle. In questa fase si ha un maggiore rilascio di tossine, con lo sviluppo del processo infiammatorio. Nello stadio successivo, sclerotico molle, si formano dei micronoduli di collagene che racchiudono gli adipociti ostacolando gli scambi metabolici. Inizia una sclerosi del connettivo del derma. La palpazione causa dolore, la pelle si presenta a buccia d'arancia, il processo è, tuttavia, ancora reversibile. Nell'ultimo stadio, sclerotico, si formano dei macronoduli. In questa fase le fibre di collagene formano una trama fitta in profondità, il processo diventa irreversibile. Le cause della cellulite sono diverse. Essere donna bianca è senza dubbio uno dei fattori più sfavorevoli: gli estrogeni, che favoriscono il deposito di grasso sottocutaneo, predispongono alla cellulite. Anche il fattore ereditario è una componente importante. Abiti troppo stretti, tacchi, stress, fumo, alcol, postura sbagliata (gambe accavallate e restare troppo tempo fermi nella stessa posizione) sono altri fattori sfavorevoli. I liquidi accumulati, e tutte le tossine provenienti dai processi metabolici, dovrebbero essere normalmente riassorbiti dal sistema linfatico.
Tuttavia, a differenza della circolazione sanguigna, quella linfatica è stimolata dalle contrazioni muscolari: uno stile di vita sedentario determina un'inefficiente funzionalità del sistema linfatico, con uno scarso riassorbimento dei fluidi interstiziali. I primi stadi della cellulite, reversibili, possono essere contrastati sicuramente migliorando il proprio stile di vita. Oltre a correggere i comportamenti elencati pocanzi, una dieta specifica può, senza ombra di dubbio, fornire un valido aiuto. Lo stato infiammatorio che si crea a livello del tessuto adiposo può essere contrastato dall'Acido Ascorbico, o Vitamina C, che ha un'ottima azione antinfiammatoria.
Diversi studi in letteratura scientifica hanno evidenziato che frutta e verdura di colore rosso-viola-blu (mirtilli su tutti), grazie all'importante contenuto in antocianine, hanno un ruolo nella riparazione dei danni al microcircolo e nella sua funzionalità. L'acqua rappresenta il migliore alleato: non è ipotizzabile ridurre o eliminare la pelle a buccia d'arancia bevendo appena un litro di acqua al giorno. Viceversa il sale va bandito da tavola: sale da cucina, insaccati, prodotti industriali, sono tutti alimenti che aumentano la ritenzione idrica, quindi l'edema, quindi la cellulite.
DOTTOR EZIO DE MOLA
di Redazione
06/04/2019 alle 17:48:48
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