RICERCA E SALUTE
Sigaretta elettronica: è innocua
Uno studio dell'Università di Catania la consiglia a chi vuole smettere di fumare e a chi non può farne a meno nei locali chiusi
SALUTE - Un gruppo di ricercatori del Centro prevenzione e cura del Tabagismo dell'Universita' di Catania ha pubblicato nei primi giorni del 2012 un “report” sul Journal of Medicine Case Report (gruppo BMJ), circa il successo delle sigarette elettroniche nel far smettere di fumare anche fumatori incalliti.
I forti fumatori sono si segnati da una elevata dipendenza da nicotina ma anche da una marcata dipendenza dalla gestualità del fumare una sigaretta.
Persone che fumavano oltre 30 sigarette al giorno, sono stati per anni curati anche in centri di eccellenza per la cura del tabagismo con farmaci, cerotti alla nicotina e tecniche psicologiche, ma con scarso successo, perchè a lunghi periodi di astinenza corrispondevano spesso pericolose ricadute.
L'utilizzo, invece, delle sigarette elettroniche con soluzioni contenenti nicotina sono riusciti a ridurre l'uso delle “bionde” e a smettere completamente anche in soli 6 mesi. Secondo i ricercatori il successo e' conseguenza proprio di una delle caratteristiche intrinseche delle sigarette elettroniche: conserva la gestualità tipica del fumatore.
Molti sono però scettici circa i prodotti che vengono utilizzati per la composizione di queste sigarette. Un lettore di un forum nazionale, ad esempio, chiedeva al professor Umberto Veronesi a quali rischi si va in contro aspirando l'areosol e il vapore delle comuni sigarette elettroniche. Il professore rispondeva quindi «Caro ..., la sigaretta elettronica è assolutamente innocua, soprattutto quella senza nicotina, tanto è vero che, per esempio, è utilizzata per un protocollo scientifico multicentrico ufficiale che coinvolge tre IRCCS milanesi. La sigaretta elettronica può essere uno strumento molto utile - sottolina il professore - per iniziare un processo di disassuefazione, soprattutto in chi ha una forte dipendenza psicologico-gestuale, che è una delle componenti fondamentali e più difficili da eradicare della dipendenza del fumatore.»
Se aggiungiamo poi la possibilità di tirare una boccata in libertà anche al bar, al ristorante e in tutti queli luoghi dove da anni è vietato fumare il piacere è doppio.
di Redazione
24/09/2012 alle 09:11:55
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