LA PAROLA AL MEDIATORE FAMILIARE
'Questioni di famiglia': dalla famiglia di ieri... a quella di oggi
Ospite di Osservatoriooggi.it la dottoressa Maria Custodero: per eventuali quesiti, scrivete a redazione@osservatoriooggi.it
FASANO - La famiglia di ieri.. si identificava in un gruppo di persone soggette all'autorità di un capo, il pater familias, il cui nucleo era costituito dalla famiglia naturale, fondata sul matrimonio e sul vicolo di sangue tra genitori e figli. In termini giuridici ciò si traduceva nel riconoscimento al solo capofamiglia della capacità giuridica. Dell'esperienza giuridica occidentale è figlia la codificazione italiana del 1942, ancora improntata ad una rigida concezione autoritaria e gerarchica dei rapporti familiari, dove tutto dipende dalla volontà del capo famiglia. Le linee di fondo della codificazione del 1942 sono costituite, guardando al rapporto tra coniugi, dall'affermazione del ruolo dominante del marito nei rapporti con la moglie, dalla connotazione di indissolubilità del matrimonio, dal riconoscimento della possibilità di separazione solo per colpa. Sul versante dei rapporti con i figli, restava rigorosa l'adesione al modello gerarchico, dove il ruolo di vertice era ricoperto solo dal padre, mentre la filiazione naturale, ovvero i figli nati fuori dal matrimonio pur ricevendo maggiore riconoscimento che in passato, veniva disciplinata in maniera sfavorevole rispetto alla filiazione legittima. Pertanto, nel complesso, la disciplina era in sicuro contrasto con i principi della costituzione affermatisi pochi anni più tardi. La Costituzione, entrata in vigore nel 1948, definisce la famiglia come una "società naturale", essa è quindi una delle fondamentali "formazioni sociali" nelle quali si svolge la personalità umana. La famiglia rappresenta il luogo di formazione dell'individuo ed il primo nucleo in cui l'uomo entra in contatto con gli altri, imparando il significato della collaborazione, della solidarietà e dell'aiuto reciproco.
Con il trascorrere degli anni.. si passa da una realtà patriarcale ad una paritaria basata sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi. Sono questi i valori che devono improntare la vita della coppia ed il rapporto genitoriale. Per consentire quindi, ai coniugi di far fronte agli oneri familiari, si prevede che lo Stato attui interventi di natura economica (come: assegni per i nucleo familiare, sgravi fiscali) e sociale (per esempio: asili nido, protezione della madre lavoratrice, consultori familiari) a sostegno delle famiglie in genere ed in particolare modo a quelle più numerose. Questi principi hanno atteso quasi trent'anni prima di essere attuati nella legislazione ordinaria. Soltanto nel 1975 con la grande riforma del diritto di famiglia (l. 19 maggio 1975 n. 151), i principi costituzionali hanno trovato attuazione nella legislazione vigente. Ma non solo!! Gli anni '70 sono quelli della svolta per le donne che improvvisamente, da essere subordinate al marito, si vedono soddisfatti il diritto di poter lavorare, gli sono garantiti i diritti alla maternità, i sussudi di disoccupazione, la possibilità di partecipare alla vita politica, il diritto all'aborto e la legalizzazione del divorzio, non senza notevoli opposizione soprattutto, per gli ultimi due casi, della Democrazia Cristiana. Nel nostro ordinamento la legge del '70 che introdusse il divorzio quale strumento per porre termine a situazioni nelle quali la “comunione spirituale e materiale tra i coniugi non può essere mantenuta e ricostituita" fece si che si superò, una volta per tutte, il dogma dell'indissolubilità del matrimonio, almeno da un punto di vista civile, no religioso!
La famiglia di oggi.. è in crisi!! Non si riesce a dare nella società attuale, una definizione specifica di famiglia. Il calo ed il ritardo dei matrimoni ha permesso lo sviluppo delle convivenze e dunque delle coppie di fatto, comprese le coppie omosessuali che con forza richiedono il riconoscimento dei propri diritti!!; sono aumentate le separazioni e i divorzi; anche le famiglie con un solo genitore hanno fatto il loro ingresso in modo pressante; come, infine, le famiglie ricostituite in cui almeno uno dei partner proviene da una precedente unione. Il calo delle nascite ma anche il loro aumento fuori dal matrimonio hanno prospettato l'esigenza di maggiore tutela da parte del legislatore, soprattutto nei confronti dei minori. Dunque una serie di situazioni che analizzeremo nelle varie edizioni e che caratterizzano la nostra società, ma purtroppo si tratta di tanti diritti concessi, senza un'adeguata regolamentazione che aiuti realmente a capire come gestire le difficoltà e la quotidianeità.
Il ruolo che riveste la famiglia all'interno della società è più importante di quello che si possa immaginare in quanto è la prima comunità essenziale allo sviluppo della personalità individuale e, di conseguenza, “diritto inviolabile “ dell'uomo. La famiglia determina la collocazione sociale dell'intero nucleo e influisce fortemente sulla formazione culturale dei figli, sulla loro vita di relazione. Il modo in cui vengono educati i figli, nel bene o nel male, influenza il loro modo di vedere la vita, le decisioni che prenderanno, le loro debolezze e i loro punti di forza. Le fondamenta del loro carattere e della loro personalità, tenendo conto delle inclinazioni naturali, si costruiscono nei primi anni di vita, in considerazione dell'educazione impartita in famiglia. I bambini di oggi sono la società del domani!!
Maria Custodero
di Redazione
18/10/2015 alle 08:37:06
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