INFORMAZIONI UTILI
L'importanza della corretta respirazione nello sviluppo orale e facciale del bambino
Erminio Rotunno, Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentale e Specialista in Ortodonzia, ospite di Osservatoriooggi.it, chiarisce in dettaglio come e perché prendersi cura della respirazione dei più piccoli
FASANO - Siamo ormai in autunno e, puntualmente, ai primi cenni di abbassamento delle temperature e al rientro alla scuola, molti bambini cominciano a presentare i primi sintomi di patologie legate alla difficoltà di una corretta respirazione nasale. Giova qui ricordare brevemente che la respirazione è un atto fondamentale per il mantenimento della vita. È attraverso di essa che l'organismo assume l'ossigeno ed elimina l'anidride carbonica. La conoscenza dei meccanismi naturali della respirazione è importante per diverse figure professionali che si occupano dell'infanzia (pediatri, fisiatri, ortodontisti, otorinolaringoiatri, allergologhi, logopedisti), in quanto da una alterazione di essa possono derivare delle alterazioni dello sviluppo del bambino in diversi distretti e, nella fattispecie in quello delle ossa della viso.
In condizioni normali l'aria penetra attraverso le narici e da qui, attraverso un percorso abbastanza lungo, giunge agli alveoli polmonari dove avvengono gli scambi gassosi tra ossigeno ed anidride carbonica. La cavità orale non partecipa agli atti respiratori, se non nei momenti di intensa attività fisica; le labbra rimangono competenti o si sfiorano appena. Una partecipazione della cavità orale alla respirazione è indice di alterazioni del quadro fisiologico normale. Con il termine di respirazione orale si si indica una situazione anomala in cui la funzione respiratoria viene svolta con passaggio esclusivo di aria attraverso la cavità orale; esistono anche condizioni miste dove la respirazione avviene solo parzialmente con la bocca, oppure alternativamente con il naso.
Rivolgiamo alcune domande al dott. Erminio Rotunno, Dottore in Odontoiatria e Protesi Dentale e Specialista in Ortodonzia per utili indicazioni a riguardo.
Che cosa determina la crescita della faccia di un bambino?
Il dibattito tra i sostenitori dell'ipotesi genetica (tratti genetici) e quelli a favore delle influenze ambientali (come la respirazione orale) è vecchio e non del tutto risolto. L'ereditarietà deve essere tenuta in grande considerazione nello sviluppo facciale. Ad ogni modo, la respirazione orale cronica contribuisce direttamente a cambiamenti nella crescita facciale dei bambini. Questi cambiamenti dovrebbero essere considerati come anormali e, in alcuni casi, dannosi per le ossa in crescita ed i muscoli della faccia. Tra le cause principali di respirazione orale cronica è utile ricordare alcuni quadri patologici come: riniti allergiche, sinusiti croniche, traumi, ipertrofia di adenoidi e tonsille, setto nasale deviato e spazio naso-faringeo ridotto. La respirazione per gli uomini è come la luce solare per gli alberi. Esse sono entrambi necessarie per la crescita normale e per il mantenimento in vita dell'organismo. Se un albero riceve la luce solare solo da una direzione, il tronco ed i rami cresceranno dirigendosi vero la sorgente di luce e l'albero verrà deformato in maniera permanente. Se un bambino non è in grado di mantenere costantemente in salute le vie respiratorie nasali, il corpo si adeguerà in maniera automatica per respirare attraverso la bocca. Come succede per gli alberi, l'intero sistema si adegua per la sopravvivenza.
Perché la respirazione orale è dannosa?
L'adattamento dalla respirazione nasale a quella orale consente il verificarsi di una serie di eventi dannosi. Questi cambiamenti possono comprendere le infezioni croniche dell'orecchio medio, le sinusiti, le infezioni delle alte vie respiratorie e i disturbi del sonno come il russamento. Inoltre, la respirazione orale si associa spesso con una diminuzione dell'introito di ossigeno nei polmoni che può condurre ad una mancanza di energia. I bambini con respirazione orale possono affaticarsi più facilmente durante l'esercizio fisico, mostrare minori capacità di concentrazione ed irrequietezza.
La respirazione orale può influenzare particolarmente la crescita della faccia?
Le alterazioni si avranno nei muscoli associati con la faccia, la mandibola, la lingua ed il collo. L'abnorme trazione di questo gruppo di muscoli sulle ossa della faccia e della mandibola deforma lentamente queste ossa potendo portare ad un disallineamento delle mascelle e dei denti. Quanto più precocemente hanno luogo tali cambiamenti, maggiori saranno le alterazioni della crescita facciale.
I più ampi incrementi di crescita avvengono nei primi anni di vita?
Nei primi sei mesi di vita il peso del bambino raddoppia e nei primi tre anni di vita la lunghezza raddoppia, eventi che non si manifesteranno più in tale ampiezza. Intorno all'età di quattro anni, lo scheletro facciale ha raggiunto il 60% della sua grandezza da adulto e, a dodici anni, l'età in cui molti ortodontisti iniziano i trattamenti, il 90% della crescita facciale è già avvenuta. Di conseguenza, se un bambino ha un'ostruzione nasale cronica durante i primi anni critici per la crescita, si avranno delle deformità facciali alcune impercettibili altre più evidenti.
Quali cambiamenti si hanno?
Nell'adattamento della bocca per la respirazione orale cronica si hanno due cambiamenti principali: il labbro superiore viene sollevato e la mandibola viene mantenuta in una postura aperta. La lingua che normalmente viene collocata vicino al palato scende sul pavimento della bocca ed esce verso l'esterno per consentire l'ingresso di un maggiore volume di aria verso la gola. Di conseguenza, molte persone con respirazione orale hanno anche un tipo di deglutizione anormale. Il risultato di queste anormali funzioni è che i bambini con respirazione orali hanno un più elevato rischio di sviluppare una fisionomia facciale ben documentata chiamata “faccia adenoidea” o “sindrome della faccia lunga”. Questi individui possono essere caratterizzati da una postura a bocca aperta, narici piccole e poco sviluppate, un labbro superiore sottile, un sorriso che mette in mostra denti e gengive (come risultato di una postura appesa della mandibola) ed un'espressione facciale svampita. A causa delle anormali forze muscolari agenti sulle mascelle, anche la posizione dei denti può essere interessata creandosi le condizioni per le mal posizioni dentali. Le mal occlusioni sono dovute ad affollamento di denti e morso incrociato quando la mascella superiore è sottosviluppata e si colloca dentro la mandibola (nello sviluppo normale, i denti anteriori della mascella superiore includono quelli della mandibola quando la bocca è chiusa). I problemi delle vie respiratorie non trattati possono quindi interessare la crescita facciale a tal punto che l'ortodontista da solo non riesce a correggere la mal occlusione. Quando i disturbi sono presenti da molti anni, possono essere richiesti trattamenti chirurgici sia sulla mascella che per garantire la pervietà delle vie respiratorie superiori.
Che cosa può provocare la respirazione orale?
Ogni volta che un bambino non riesce a respirare con il naso, interviene una respirazione orale. Una delle cause di ostruzione nasale nel bambino è la rinite allergica in cui la mucosa nasale si ingrossa e blocca il flusso di aria. La maggior parte delle risposte allergiche sono provocate da allergeni inalatori. Un trattamento precoce delle patologie respiratorie allergiche è in grado di modificare il corso della malattia per tutta la vita. Le adonidi e le tonsille, frequentemente coinvolte nell'ostruzione delle vie aeree, spesso si ipertrofizzano (ingrossano) in risposta ad infezioni nel naso e dei seni. Dato che le allergie predispongono alle infezioni, tali malattie devono essere escluse mediante i test allergometrici prima di rimuove tonsille ed adenoidi. Nei bambini allergici non trattati, infatti, l'ostruzione nasale è destinata a ripresentarsi inesorabilmente dopo qualche tempo dalla rimozione di tonsille ed adenoidi. Altre cause di riduzione della respirazione nasale includono l'asma, la poliposi nasale, la presenza di corpi estranei, deviazioni del setto, fratture non ridotte e deformità congenite del naso. Il trattamento dell'ostruzione delle vie respiratorie nasali e della respirazione orale dovrebbe avere un approccio multidisciplinare che coinvolge l'allergologo, l'otorinolaringoiatra, l'ortodontista, il pediatra, il logopedista ed altre figure professionali sanitarie.
A cosa si deve prestare attenzione?
Se un bambino ha una ostruzione nasale cronica non trattata ed è costretto a respirare con la bocca sia di giorno che di notte, la normale attività muscolare della faccia e delle mascelle sarà alterata. Gli aspetti da tenere in considerazione per essere indirizzati allo specialista di competenza sono:
1)Il mio bambino respira con la bocca?
2)La sua respirazione è costante nel corso della giornata e nel corso dell'anno?
3)Ci sono in famiglia casi di allergia respiratoria?
4)Le tonsille sono gonfie? È spesso presente febbre?
5)Sono presenti delle alterazioni dentali?
Anche se la condizione di eccessiva sonnolenza diurna può esordire anche nell'infanzia, non è affatto tipico riscontrare sonnolenza nei bambini piccoli con apnee nel sonno. I lattanti e i bambini più giovani con apnea ostruttiva severa nel sonno, di regola, si comportano piuttosto come "troppo-stanchi" oppure "iperattivi" nei movimenti fisici e in funzioni ripetitive. I bambini piccoli con OSAS (Sindrome di apnea ostruttiva del sonno) tendono invece a essere magri e smilzi e possono avere dei "ritardi nella crescita". La scarsa crescita avviene per due ragioni: lo sforzo richiesto semplicemente per respirare è così elevato che le calorie vengono bruciate a un alto tasso per unità di tempo, anche nei momenti di riposo, e inoltre l'apporto calorico è spesso ridotto, perché il naso e la gola sono così ostruiti da catarro o da edema sottomucoso che l'atto stesso del mangiare è privo del piacere del gusto e la deglutizione dei cibi è fisicamente spiacevole. Le apnee ostruttive nel sonno dei bambini, a differenza di quelle degli adulti, sono quasi sempre provocate da tonsille e adenoidi infiammate o ipertrofiche che generano ostruzione meccanica e vengono spesso trattate chirurgicamente con la tonsillectomia e la adenoidectomia.
Per valutare la funzione respiratoria si possono eseguire degli esami specifici, in genere i più usati sono:
- Prova di Rosenthal, si fanno eseguire 20 atti respiratori prima con le due narici, successivamente con ciascuna narice. Se il piccolo paziente è un respiratore orale, aprirà la bocca prima della fine della prova mentre il respiro ed il polso aumenteranno la propria frequenza.
- Riflesso di Goudin, si ricerca comprimendo velocemente l'ala del naso del paziente prima da una parte poi dall'altra. Se predomina la respirazione orale è assente la risposta riflessogena dell'allargamento della narice. La carenza di funzione rende ipotonica la muscolatura delle narici.
Respirando male, un bambino in crescita può andare incontro ad un danno permanente.
In conclusione ci preme sottolineare come la respirazione, funzione così naturale e forse per questo poco sottoposta ad attenzione, sia nei suoi meccanismi fisiologici che patologici, rivesta un ruolo primario nello sviluppo del bambino in ogni suo distretto corporeo.
Pertanto, il suggerimento che scaturisce da questa esposizione, è quello di porre attenzione, in particolare da parte dei genitori, a tutte quelle deviazioni su esposte dal normale svolgimento di una attività fisiologica così naturale come la respirazione del bambino. È in età di sviluppo del bambino che il coinvolgimento di figure professionali specifiche coinvolte nella valutazione e correzione dei danni che la respirazione orale può comportare, può garantire il ripristino di una normale fisiologia respiratoria base imprescindibile per un corretto ed armonico sviluppo del bambino.
di Redazione
17/10/2015 alle 00:43:17
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