ERBORISTERIA
Oro, incenso e mirra: le proprietà salutistiche dei doni dei Magi
Ospite di Osservatoriooggi.it l'erborista fasanese Patrizia Lamberti.
Ne sentiamo spesso parlare in questi giorni, in occasione dell'ultima festa natalizia, l'Epifania, di questi tre importanti doni che i Re Magi portarono a Gesù Bambino. Si tratta di tre sostanze molto preziose, all'epoca anche merce di scambio tra popoli, che dal punto di vista simbolico assumevano un significato molto importante: l'oro infatti è sinonimo di ricchezza e benessere, l'incenso da sempre simbolo di divinità e adorazione, la mirra era invece una sostanza utilizzata per i processi di imbalsamazione e quindi il significato di questo dono era associato alla vita ultraterrena.
Ma, ancora oggi, possiamo definire queste sostanze molto preziose soprattutto dal punto di vista salutistico.
L'oro viene utilizzato in erboristeria sotto forma di oligolemento; esso infatti è molto utile per depurare l'organismo da scorie e tossine, per ripulire l'apparato gastrointestinale da residui di agenti patogeni. Viene inoltre utilizzato in oligoterapia per la sua funzione tonico – adattogena che lo rende un elemento ideale per contrastare stress, stanchezza, astenia e mancanza di stimoli.
L'incenso è invece una resina che si ricava per incisione dal fusto e dai rami dell'albero della Boswellia. Si tratta di una sostanza ricca di principi attivi dall'azione antinfiammatoria, che si sono rivelati utili soprattutto per i processi infiammatori associati al tratto gastrointestinale come Morbo di Chron e colite ulcerosa, oltre che per i processi infiammatori dell'apparato locomotore come artriti, artrosi, artrite remautoide. E' possibile acquistarla in erboristeria sotto forma di compresse, gommoresina (prodotto tipico della medicina ayurvedica) oppure come componente di pomate e gel dall'azione analgesica.
Infine la mirra (Commiphora myrrha) arbusto originario dell'Africa nord-orientale della quale si utilizzano gli essudati del fusto che, in seguito al processo di solidificazione, danno vita alla gommoresina che oggi conosciamo per le sue proprietà analgesiche (agisce infatti sugli stessi recettori per gli oppiodi) e antinfiammatorie. Ma della mirra oggi si utilizza soprattutto l'olio essenziale che ha mostrato evidenti proprietà antimicrobiche e antisettiche, oltre che coadiuvanti delle funzioni dell'apparato respiratorio (ideale quindi in caso di tosse, catarro, mal di gola), ha inoltre funzione lenitiva e disarrossante che lo rende un olio perfetto per curare gengiviti, afte, ferite ed eczemi.
Insomma: preziosi doni, anche per la nostra salute.
I consigli dispensati NON SONO IN ALCUN MODO DA RITENERSI DI VALORE MEDICO/PRESCRITTIVO. Le informazioni fornite sono a scopo puramente divulgativo e informativo, pertanto non intendono in alcun modo sostituirsi a consigli medici. In presenza di patologie occorre sempre consultare il proprio medico.
di Patrizia Lamberti
05/01/2015 alle 18:00:07
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