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Perché la pizza napoletana è così buona?
La pizza a Napoli è più buona, “si sa”. Italiani di tutta la nazione e turisti in visita nel Bel paese sono tutti d’accordo con questa affermazione.
La pizza a Napoli è più buona, “si sa”. Italiani di tutta la nazione e turisti in visita nel Bel paese sono tutti d'accordo con questa affermazione.
Ma perché la pizza napoletana è così buona? C'è ben più di una sola ragione che giustifica la bontà della pizza che si mangia a Napoli, dalle regole della preparazione seguite alla lettera, alla bravura dei pizzaioli fino addirittura alle proprietà geotermiche della zona campana.
In questo articolo viene celebrata l'arte della pizza napoletana tra passione, cultura e premi di riconoscimento a livello mondiale.
La pizza napoletana e il tufo
Ma come fare la pizza napoletana? La bontà degli ingredienti e la conoscenza degli stessi non sono assolutamente un optional quando si tratta di preparare un buon impasto.
Farina, acqua e lievito devono essere mescolati ed impastati con metodologia per dare il via a due differenti fasi di lievitazioni. La prima riguarda l'intero impasto, che viene raccolto all'interno di un panno e lasciato riposare per circa quattro ore di tempo.
La seconda, invece, è quella singolare dei panetti, i dischetti che andranno a formare la pizza. Dura circa sei ore di tempo e avviene in delle cassette apposite.
Ma, se la tecnica e gli ingredienti non fossero abbastanza per certificare la bontà della pizza napoletana, il geologo Gerardo de Nisco ha svelato e certificato che sono anche le condizioni geotermiche di Napoli a rendere la pizza così buona.
Parte del merito, infatti, va attribuito anche al tufo di cui è costruita l'intera città.
Pizza patrimonio Unesco
Nel dicembre del 2017 l'Unesco ha dichiarato l'arte del pizzaiolo napoletano come patrimonio mondiale dell'umanità, decisione presa, tra l'altro, all'unanimità.
È un dato di fatto che la creatività gastronomica napoletana è unica e, dal 2017, non può essere soggetta a nessun tipo di imitazioni.
Inutile sottolineare l'orgoglio e la soddisfazione da parte di tutta la comunità dei pizzaioli napoletani nel ricevere un riconoscimento così importante per un lavoro che è, prima di tutto, una grande passione.
Giornata mondiale della pizza
Successivamente al riconoscimento ricevuto da parte dell'Unesco, il 17 gennaio del 2018, è stata istituita la giornata mondiale della pizza e, ovviamente, questo giorno non è stato scelto a caso.
Questa ricorrenza cade proprio il giorno 17 gennaio in quanto festività attribuita a Sant'Antonio Abate, il santo protettore di tutti i pizzaioli e di tutti i fornai. Ma, prima di questo riconoscimento ufficiale, a Napoli i festeggiamenti erano differenti.
Fino agli inizi del novecento, infatti, il giorno di Sant'Antonio Abate i pizzaioli terminavano di lavorare a mezzogiorno per passare del tempo con amici e familiari. Oggi, sfruttando l'incremento del lavoro dovuto al riconoscimento mondiale per la giornata della pizza, il 17 gennaio pizzerie e ristoranti di tutta Napoli sono aperti e pronti a sfornare numeri di pizze da capogiro.
di Redazione
28/10/2021 alle 11:11:04
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