LAVORO E FORMAZIONE
Italia e istruzione, ecco quanto costa l’università
Rispetto agli altri Paesi il sistema italiano ha un prezzo medio per una rendita insufficiente. Tutti i dati sulle spese degli studenti nelle varie sedi
FASANO - Le università italiane, servizio scarso dal costo medio. È quanto emerge dalla classifica dell'Ocse in “Education at Glance”, in cui i sistemi universitari dei Paesi più sviluppati vengono analizzati sotto i fattori del prezzo e dell'efficienza. Inutile dire che quest'ultimo parametro vede l'Italia in una posizione fortemente svantaggiata, sia rispetto a chi paga di meno (Danimarca) sia chi spende uno sproposito (Stati Uniti).
Lo Stato che si affaccia sul Mar Baltico è il perfetto binomio tra low cost e efficienza, con servizi in grado di fare invidia a tutta la concorrenza. Anche al famoso modello americano, che negli USA porta a un sistema tanto valido quanto oneroso. Per questo spesso le borse di studio sono l'unica speranza per i giovani studenti d'oltreoceano. Diciamo pure che c'è chi sta peggio, senza aver bisogno di pescare nei tanti Paesi sprovvisti di un'istruzione universitaria: il Giappone ha servizi poco efficaci e molto cari, un cocktail ancora più amaro di quello offerto agli studenti italiani.
Per l'Italia il costo medio (vedi qui) sembra essere in aumento, con l'ultimo dato calcolato nel lontano 2011 che già parlava di 1.200€ all'anno. Per le università pubbliche, nell'anno accademico 2014-15 si è verificato un aumento del costo delle rete dell'1,2%. In particolare sono gli atenei del nord i più onerosi, mediamente il 12,89% in più rispetto al meridione e 12,23% rispetto alla media nazionale. Per fare l'esempio su qualche regione, in Lombardia si passa da un minimo di 625 euro a un massimo di 3500, mentre in Puglia l'elastico dei prezzi è più corto (500€-1200€), così come in Sicilia (540€-1750€) e in Campania (570€-1670€). Nella categoria “Mega Atenei” è la Statale di Milano la più cara, costando 751€ ai più poveri in grado di assicurarsi delle borse di studio e 3.389€ a coloro che appartengono alla fascia di reddito più alta. Più economiche la Sapienza di Roma (da 597 a 3.033 euro) e l'Alma Mater di Bologna, che vince il premio low cost con 162€ minimi e 1.681 massimi.
Per chi invece vuole affidarsi alle università private, il costo lievita in modo esponenziale in base al reddito. Spesso il costo massimo supera tranquillamente la soglia dei 10.000 euro all'anno, come nel caso dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, in cui oltre a una cifra fissa (che varia a seconda della facoltà) l'importo è calcolato in base al reddito. Discorso simile per la Bocconi, per la quale comunque la cifra rimane tra i 5.000 e gli 11.000 euro. Per l'anno accademico 2015-16 la Luiss di Roma ha chiesto alle matricole un contributo unico di 9.000 euro, mentre sempre nella capitale il Campus Bio Medico vale 11.500 euro annui per il primo triennio. Poi 11.250 e a scendere di 500 di anno in anno, 66.750€ per completare il percorso di laurea. Libri e abbonamenti esclusi, naturalmente. L'istruzione costa caro in Italia, e non sempre rende al meglio. Non solo per i servizi offerti dagli atenei, ma per la mancanza di una reale offerta di lavoro ai giovani. Un problema ben diverso dalla cultura.
di Redazione
29/12/2015 alle 12:44:31
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