CONSIGLIO COMUNALE
Ipotetici voti di scambio: l'on. Dario Ginefra scrive al Ministro degli Interni
L'onorevole Ginefra presenta un'interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni per fare luce su alcune situazioni avvenute in campagna elettorale a Fasano
Riportiamo di seguito l'interrogazione presentata dall'onorevole Dario Ginefra
Premesso che:
Nei giorni 6 e 7 maggio, 20 e 21 maggio 2012 si sono svolte le elezioni amministrative in molti comuni italiani, tra i quali quello di Fasano, in provincia di Brindisi; l'esito delle elezioni nel comune di Fasano, che ha visto prevalere il candidato Di Bari, sindaco uscente, come evidenziato da diversi organi di stampa e da televisioni locali, è stato caratterizzato da una serie di episodi che hanno fortemente condizionato la campagna elettorale e la regolarità delle elezioni medesime; il segretariato sociale del comune di Fasano, ha erogato, nei giorni 4, 5 e 6 aprile 2012, in prossimità della campagna elettorale, buoni-sociali per conto dell'amministrazione comunale; nei giorni successivi, nel pieno della campagna elettorale sono stati distribuiti dal candidato sindaco Lello Di Bari, a titolo personale, altri buoni spesa da utilizzare presso taluni supermercati nel territorio comunale firmandoli come "Il Sindaco, dott. Pasquale Di Bari"; interpellato sull'argomento, lo stesso Di Bari ha diffuso un comunicato stampa confermando la circostanza e giustificandola con le seguenti affermazioni piuttosto discutibili: “c'erano altre famiglie in reali difficoltà finanziarie che non avevano avuto l'opportunità di presentare la domanda... pertanto ho provveduto ad acquistare personalmente buoni spesa... erogati da me come sindaco della città per non toccare la suscettibilità dei cittadini a cui sono stati dati…"; nelle liste elettorali del candidato sindaco Di Bari è stato eletto un consigliere che risulterebbe condannato per furto aggravato nel novembre del 2005 e fermato dalle forze dell'ordine per detenzione di droga e per rissa in diverse occasioni nel 2011. Il candidato consigliere risulta essere legato da rapporti di parentela con i proprietari di un'impresa di cui sarebbe anche dipendente, titolare di un oneroso appalto del comune di Fasano per la raccolta di rifiuti ingombranti; da elementi acquisti, risulta poi che alcune aziende appaltatrici di servizi per conto del comune di Fasano hanno effettuato a ridosso e durante la campagna elettorale numerose assunzioni di cittadini di Fasano, non giustificate da particolari esigenze produttive, ma da molti ritenute funzionali al voto di scambio e in alcuni casi addirittura alla richiesta di candidatura nelle liste; più volte nel corso della XVI^ Legislatura, numerosi atti di sindacato ispettivo e in Commissione Antimafia, sono stati segnalati diversi casi inquietanti, in particolare nel mezzogiorno, relativi al fenomeno del voto di scambio oltre che al legame tra politica e criminalità; il ballottaggio del 20 e 21 maggio nel comune di Fasano (Br), sulla base dei fatti riportati in premessa, apparirebbe profondamente condizionato non solo dall'utilizzo improprio, a ridosso della campagna elettorale, di uffici comunali come il segretariato sociale ma in particolare da un comportamento personale del candidato sindaco Lello Di Bari che avrebbe distribuito buoni spesa personali, con in calce la seguente dicitura: "Il Sindaco, dott. Pasquale Di Bari"; i comportamenti assunti dal candidato sindaco Lello Di Bari, durante la campagna elettorale, andrebbero verificati al fine di valutarne la compatibilità con la normativa vigente in materia di elezioni anche al fine di poter rilevare l'eventuale sussistenza degli estremi di "voto di scambio"; qualora fossero confermate le notizie su richiamate, in merito all'elezione a consigliere del comune di Fasano di soggetto pregiudicato e per di più in rapporti di parentela con i proprietari di impresa titolare di appalti con l'amministrazione medesima, la stessa risulterebbe del tutto inopportuna e meritevole di apposite iniziative urgenti, anche al fine di evitare che tali episodi possano ripetersi in futuro; appare doveroso attivarsi al più presto per fare chiarezza su tali episodi verificando la regolarità del voto.
Per sapere:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti, se siano state avviate indagini in merito a quanto riportato in premessa e se e quali iniziative di competenza intenda assumere al riguardo, anche al fine di evitare che fatti come quelli riferiti con il presente atto non abbiano più a verificarsi.
On. Dario Ginefra
di Redazione
29/05/2012 alle 21:25:34
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