IN ATTESA DELLA SQUADRA
Assessori e deleghe: si prevede braccio di ferro tra Pdl e Circoli Nuova Italia
Il sindaco Lello Di Bari non ha ancora convocato gli esponenti dei Circoli per dialogare con loro in merito alla nuova compagine assessorile
Il sindaco Lello Di Bari
FASANO - Passano i giorni e aumenta la tensione tra le forze politiche di maggioranza per le decisioni che assumerà il sindaco Lello Di Bari circa la sua nuova squadra di governo. Il continuo filtrare di indiscrezioni sta facendo salire la curiosità soprattutto sul numero di poltrone che il primo cittadino fasanese deciderà di assegnare. Pare, infatti, che Di Bari voglia fermarsi a sei assessori ma potrebbe essere una scelta a rischio. Infatti certamente questa scelta non andrebbe a genio ai Circoli Nuova Italia che, in attesa di sapere se avranno quattro o cinque consiglieri in assise, sono alla finestra ad attendere lo svolgersi degli eventi. «Noi siamo tranquilli – afferma Antonio Scianaro, leader dei Circoli Nuova Italia -. Stiamo aspettando che il sindaco ci chiami e che ci faccia sapere le sue intenzioni dopo di che valuteremo il da farsi». Una dichiarazione che la dice lunga su quanto l'ex vicesindaco sia cosciente della sua forza potendo disporre di un nutrito gruppo di consiglieri.
Del resto è anche merito di questa lista se Di Bari può sedere ancora sulla poltrona di primo cittadino. Ecco perché chiederanno forte visibilità con almeno tre assessori e qualche delega importante. Proprio Scianaro, qualche anno fa, durante la prima amministrazione targata Di Bari, ha pagato caro il fatto di avere qualche consigliere in assise contro. Durante una crisi di governo cittadino Di Bari decise per il rimpasto delle deleghe in Giunta e proprio a Scianaro furono tolti i lavori pubblici e assegnata la cultura che ha mantenuto sino alla fine. Ironia della sorte anche Nicola Mola, nello stesso rimpasto, venne penalizzato: dalla cultura passò al decentramento. Ora le parti, però, si sono invertite. E' noto che Scianaro non vuole cariche: preferisce avere un ruolo politico come capogruppo consiliare. Gli assessori della sua lista saranno Nicola Mola, Renzo De Leonardis ed Enrico Digeronimo. Di conseguenza se Di Bari andrà ad utilizzare il metodo Cencelli anche per la distribuzione delle varie deleghe ecco che ci sarà davvero da discutere. Sembra difficile, infatti, che questa volta il primo cittadino riesca a mantenere per se la delega all'Urbanistica. Se invece insisterà per tenerla vorrà dire che i lavori pubblici dovrà gioco forza cederli ai Circoli Nuova Italia che potrebbero anche avere anche la delega all'ecologia se al Pdl andrà il bilancio.
Insomma se inizialmente sembrava tutto semplice e facile la situazione va ingarbugliandosi sempre più e il temporeggiare del primo cittadino, da un certo punto di vista, potrebbe anche essere rischioso perché con il passare delle settimane si fa sempre più vicino il termine ultimo per la presentazione del bilancio che dovrà essere sì ratificato in consiglio comunale ma che prima dovrà essere approvato in Giunta. Eventuali mal di pancia iniziali potrebbero rallentare il procedimento con seri rischi per il proseguo di un'amministrazione che è appena nata. Di Bari si dice tranquillo ma probabilmente non ha ancora fatto i conti con le eventuali bramosie dei partiti a lui vicini.
di Alfonso Spagnulo
30/05/2012 alle 01:36:04
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