UN UOMO SOLO AL COMANDO
Il sindaco Di Bari medita di nominare solo sei assessori
Ci vorranno, forse, settimane prima che il neo rieletto sindaco decida di nominare la squadra ma continuano a giungere indiscrezioni dai partiti.
Il sindaco Lello Di Bari
FASANO – Mentre impazza il toto-assessori il Comune di Fasano vive questo particolare periodo di interregno che vede il neo rieletto sindaco Lello Di Bari nelle vesti di “monarca” assoluto. Non essendoci ancora la Giunta e non essendosi insediato il consiglio comunale il primo cittadino è l'unica figura politica con potere di deliberazione. Una condizione che, stando alla volontà di Di Bari, potrebbe anche durare diverse settimane. Infatti anche se qualche incontro c'è già stato tra il primo cittadino e qualche esponente di partito non sono ancora iniziate le consultazioni ufficiali che decreteranno la squadra. Solo Futuro e Libertà ha già scoperto le sue carte: sarà il commissario cittadino Giuseppe Vinci l'assessore in carico al movimento Finiano.
E gli altri? Un'indiscrezione delle ultime ore potrebbe addirittura far saltare il banco. Infatti mentre i partiti continuano a ragionare su sette assessori pare che Di Bari ne voglia nominare inizialmente solo sei tenendosi un posto libero da utilizzare come jolly. E' quello che ha fatto, per intenderci, quando nella scorsa amministrazione estromise Davide Maria Dioguardi prima e Sergio Pagliara dopo. Successivamente, nel tempo, giunsero le nomine di Martino Rubino e Gianluca Cisternino. La riduzione anche di una sola unità rimetterebbe in gioco tutte le strategie. Infatti i Circoli Nuova Italia hanno già fatto intendere, forti di un gruppo consiliare di ben cinque elementi, di volere tre assessorati e per questo rinuncerebbero anche a vicesindaco o presidente del consiglio comunale. Una politica, quella della lista di Antonio Scianaro, che permetterebbe l'entrata in consiglio di altre tre persone allargando così la visibilità. Non solo. Anche sulle deleghe ci potrebbe essere battaglia da parte di Nuova Italia. Le voci che darebbero già in quota Pdl Bilancio e Lavori pubblici potrebbe spingere i Circoli a richiedere due deleghe di altrettanto peso come Urbanistica (da anni nella mani dello stesso Di Bari, prima come assessore e poi come sindaco) e Attività produttive. I nomi degli eventuali assessori circolanti sono ormai noti: Nicola Mola, Renzo De Leonardis ed Enrico Digeronimo. Scianaro, come già anticipato nei giorni scorsi, preferirebbe solo il ruolo di capogruppo consiliare.
Ma il Pdl, davanti a simili richieste, potrebbe anche alzare un muro. Del resto è il partito più suffragato e se qualcuno mette in mezzo i numeri ecco che non ci sarebbero paragoni. Sul tavolo, quindi, il Popolo della Libertà potrebbe mettere la richiesta di tre assessori (compreso il vicesindaco) e il presidente del consiglio comunale. Agli altri, quindi, resterebbero solo briciole ma, come detto, questi conteggi potrebbero essere totalmente rivoluzionati se Di Bari deciderà per la nomina di soli sei assessori. A quel punto la divisione sarebbe di tre poltrone al Pdl, due ai Circoli Nuova Italia (magari assegnando a questa lista il presidente del consiglio comunale) e uno a Fli. Un risultato che se da un certo punto di vista sarebbe accettato dal Pdl potrebbe lasciare l'amaro in bocca agli uomini di Scianaro. Su questa partita si gioca gran parte della credibilità della coalizione vincente e tutto resta, tanto per cambiare, nelle mani di “re” Lello Di Bari.
di Alfonso Spagnulo
29/05/2012 alle 06:39:26
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