POLEMICA POLITICA
Tasi e addizionale Irpef: arriva la risposta di Moncalvo al Partito Democratico
Il sindaco facente funzioni ha ribattuto alle accuse spiegando nel dettaglio le tariffe Irpef e difendendo la posizione dell'Amministrazione sulla Tasi
FASANO - Il sindaco facente funzioni Gianleo Moncalvo ha risposto alla nota del Partito Democratico che sottolineava come la mancata applicazione della Tasi avesse provocato, però, il raddoppio dell'addizionale Irpef comunale. "In merito al comunicato del Pd sarebbe stato corretto e sufficiente che il comunicato si fermasse al primo capoverso - scrive Moncalvo -. Quello dove si esprimeva apprezzamento per l'operato. A volte bisogna avere coraggio ed essere onesti intellettualmente. Io l'altra sera in Consiglio comunale lo avevo fatto apprezzando una mozione del Pd. Invece no. Si parla della Tasi e di Tricom. Cosa ha a che fare la Tasi con la Tricom? Nulla! La Tasi è un tributo che i cittadini avrebbero dovuto autoliquidare (cioè calcolarsi da soli) spendendo denari per farsi assistere quando non fossero stati in grado di farlo da soli. Ed il Comune di Fasano avrebbe incassato e gestito la Tasi in autonomia, senza la Tricom. Nel peggiore dei casi avrebbe dovuto affidare la gestione del tributo ad un altro operatore. Chiaro no? Falso è anche che al posto della Tasi sia raddoppiata l'addizionale comunale.
Vero che il governo ha tagliato 1,8 milioni di euro di trasferimenti "compensandoli" con la possibilità concessa ai comuni di introdurre la Tasi e vero è anche che il primo atto del governo Renzi sia stato un incremento dell'aliquota tasi dello 0,8 (circa il 10% in più di quanto stabilito dal Governo Letta) - continua Moncalvo -. Vero che per finanziare i minori trasferimenti del Governo l'amministrazione ha tagliato circa 1 milione di euro di spese e aumentato addizionale per 0,8 milioni. In alcuni casi l'addizionale è raddoppiata. Ma quando? Per i redditi fino a 10.000 euro no (esenzione totale); per i redditi fino a 15.000 no perché l'aliquota è rimasta invariata. Forse per i redditi fino a 30.000 euro annui? Neanche, perché l'aumento equivale sostanzialmente ed effettivamente al gettito Tasi previsto per un'abitazione principale, con la comodità ed il risparmio di non essere costretti a pagare un commercialista (la categoria mi comprenderà). È aumentata leggermente per i redditi superiori a 30.000 euro annui e decisamente per i redditi superiori a 55.000 euro annui. Con un esempio "plastico" ho esemplificato dicendo che chi guadagna tanto pagherà, di fatto, la Tasi ad un pensionato, nel peggiore dei casi a due, ma una trattenuta di 40 euro al mese per chi ne guadagna 5.000 non deprimerà i consumi, stia sereno il Pd.
Avessimo chiesto ad una famiglia di pensionati o monoreddito di pagare 200 euro di Tasi avremmo frenato il consumo, così, male che vada, abbiamo frenato il risparmio - conclude il sindaco facente funzioni -. Perché la casa in cui si abita non è un patrimonio n è una rendita, tanto meno un lusso, ma una necessità e la Tasi colpisce financo gli inquilini in affitto, che per abitare in una casa pagano già un canone! Questa Amministrazione fino ad oggi non ha mai tassato l'abitazione principale, la casa dove si vive (se non di lusso) e confermerà questa scelta fino a quando ciò sarà possibile. Al Pd oserei dire che chiedervi di votare qualcosa di sinistra in Consiglio comunale sembra una bestemmia, chiedervi di dire qualcosa di sinistra sembra un plagio di Nanni Moretti, ma almeno, quando dovete girare il capo a sinistra per guardare con favore un provvedimento fatelo convinti altrimenti sembra che abbiate il torcicollo".
di Redazione
17/10/2014 alle 12:29:30
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