SITUAZIONE IN STALLO
Crisi politica a Fasano: si continua a dialogare per salvare il governo cittadino
Ieri, mercoledì 8 ottobre, ennesimo incontro a Palazzo di Città tra il sindaco facente funzioni Moncalvo e i consiglieri di 'Fasano Coraggio e Libertà'
FASANO - Si avvicina la fatidica data del 13 ottobre, quando, in consiglio comunale si discuterà il bilancio di previsione. Nessuna altra proroga da parte del governo centrale: anzi, a Palazzo di Città è giunta addirittura una nota di diffida da parte della Prefettura. Se entro il 25 ottobre il bilancio non sarà approvato partirà l'iter per lo scioglimento del consiglio comunale di Fasano. Ecco quindi che di fronte a questo scenario il sindaco Lello Di Bari e i suoi collaboratori, in primis il facente funzioni Gianleo Moncalvo, stanno cercando di stringere i tempi per vedere se ci sono ancora i presupposti per salvare l'attuale governo cittadino o andare tutti a casa per poi passare alle elezioni anticipate.
Il nodo da sciogliere è il rapporto con i cinque consiglieri di "Fasano Coraggio e Libertà". La loro opposizione, infatti, sta risultando letale per l'attuale maggioranza. Digeronimo e colleghi hanno già dichiarato che se non ci sarà azzeramento di Giunta prima del consiglio comunale il loro voto allo strumento finanziario sarà negativo. Cosa confernata dall'ultima polemica nota a nome di Grazia Neglia venuta fuori nei giorni scorsi. Ma l'altro ieri (martedì 7 ottobre) la situazione è stata nuovamente presa di petto. I cinque consiglieri sono stati convocati nuovamente a Palazzo di Città e ieri (mercoledì 8 ottobre) c'è stato un nuovo faccia a faccia: da una parte Gianleo Moncalvo e il capogruppo del Pdl Pinuccio Zaccaria (ai due si è aggiunto successivamente anche Antonio Scianaro) e dall'altra Ernesto Perrini, Grazia Neglia, Vito Loparco e Zino Convertini. Assente il solo Digeronimo.
L'incontro, stranamente, data la vigilia ricca di tensione (pare ci sia stato anche un tentativo da parte dell'assessore Laura De Mola di convincere Loparco a staccarsi dal gruppo), è stato tranquillo con i presenti a dire la loro fino alla proposta ufficiale giunta dal duo Moncalvo-Zaccaria: va bene l'azzeramento ma solo quando ritornerà nel pieno delle sue funzioni sindacali Lello Di Bari. E' stato promesso ai cinque addirittura un documento sottoscritto da assessori e consiglieri comunali di maggioranza a garanzia che questo avverrà. Il gruppo "Fasano Coraggio e Libertà" si è preso del tempo per rispondere ma l'impressione è che anche questa offerta sarà declinata. Si va verso lo scontro penseranno molti. Invece pare proprio di no. L'impressione è che possa accadere, nei prossimi giorni, qualcosa che possa far tornare sui propri passi i battaglieri consiglieri di 'Coraggio e Libertà'. Ad esempio, nei giorni scorsi, più di una volta l'assessore ai servizi sociali Vito Martucci ha dichiarato a Di Bari e Moncalvo di essere disposto a rimettere la delega se questo potesse servire a smussare la lite e di conseguenza a far rientrare la crisi. E se l'esempio venisse condiviso da altri assessori? E' un'ipotesi fattibile e già verificatasi anni fa. Dimissioni di massa, tranne quelle di Moncalvo naturalmente, come atto di responsabilità ma soprattutto d'affetto verso il sindaco.
L'altra faccia della medaglia sta nel fatto che gli assessori, però, non vorrebbero passare come gli unici colpevoli di questa situazione. Ed ecco che qualcuno tentennerebbe all'idea di tornarsene a casa col rischio, magari, di non essere più richiamato successivamente. L'alternativa per salvare l'Amministrazione sarebbe quella di azzerare ma è un'ipotesi che il duo Di Bari-Moncalvo non sta prendendo assolutamente in considerazione ma è anche la sola, ad oggi, voluta dai 'coraggiosi e liberi' che in questa vicenda rischiano la faccia. Ecco quindi che la palla è ancora al centro ma, dopo la riunione di ieri, si evince che almeno il clima è cambiato. Se prima c'era una sorta di reticenza anche nell'affrontarsi vis a vis ora ecco che all'improvviso ci si confronta. Certo, le posizioni sono ancora lontane ma questi quattro giorni che mancano al bilancio non sono pochi.
Il resto dell'opposizione, così, sta alla finestra a guardare come si evolve questa situazione. Anche da questa parte non è che ci sia unità d'intenti. Se ufficialmente tutti sono concordi nel voler mandare a casa il Di Bari 2 nelle segrete stanze c'è chi ha ancora dubbi e non vorrebbe andare così presto alle urne. Nei corridoi della politica locale si vocifera anche di accordi trasversali tra Di Bari e alcuni consiglieri d'opposizione con assenze strategiche da attuare il 13 ottobre. Ma tutto questo potrebbe restare "leggenda" se, alla fine, si arriverà ad un accordo all'interno della maggioranza.
di Alfonso Spagnulo
09/10/2014 alle 06:57:30
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