POLEMICA POLITICA
'In Comune' scrive al Prefetto: il sindaco Di Bari rispetti la Legge Severino
Il movimento civico guidato da Vito Bianchi contesta alcuni atteggiamenti assunti dal primo cittadino sospeso
FASANO - Dura presa di posizione del movimento "in Comune" contro il sindaco Lello Di Bari. Gli attivisti hanno infatti inviato una nota al Prefetto di Brindisi e al segretario generale del Comune di Fasano per lamentare e denunciare alcuni atteggiamenti del primo cittadino che, nonostante la sospensione, gestirebbe la cosa pubblica.
"Il sindaco sospeso si attenga alla legge Severino - scrive in Comune -. Il movimento "in Comune" chiede al Prefetto il rispetto delle regole Il 24 marzo scorso, a seguito di una sentenza di condanna per abuso d'ufficio, il Sindaco Lello Di Bari veniva sospeso dall'esercizio delle sue funzioni pubbliche a mezzo di un provvedimento del Prefetto. Ma da allora, a parte qualche comunicato stampa emanato dal primo cittadino, tendente a sottolineare la sua non colpevolezza e a prendere atto del riposo forzato imposto dalla legge Severino, poco o nulla sembra cambiato rispetto al passato. Il dott. Lello Di Bari, infatti, appare a tutt'oggi affaccendato nelle funzioni sindacali e di rappresentanza cittadina, in spregio della sospensione e della Legge che dovrebbe essere uguale per tutti. Il movimento “in Comune” vuole vederci chiaro e ha perciò inviato una missiva al Prefetto di Brindisi, per chiedere rassicurazioni nei confronti della popolazione sul rispetto delle regole che, per quanto agli occhi di qualcuno possano apparire opinabili, devono necessariamente essere rispettate ed applicate.
Anche se la sentenza di condanna sopportata dal Sindaco non è definitiva - continua la nota - e sarà oggetto di nuovo controllo giudiziario da parte della Corte d'Appello di Lecce a novembre prossimo, il movimento “in Comune” ritiene inaccettabile che il primo cittadino possa agire sottraendosi al provvedimento dell'Autorità. Si ricorda infatti che il Sindaco, oltre ad essere un pubblico ufficiale, è il rappresentante dello Stato nella misura più vicina al cittadino, e quindi la sua funzione, oltre ad essere operativa, non può sottrarsi dall'essere vero e proprio esempio nei confronti della cittadinanza. Il movimento “in Comune”, pur non entrando nel merito del processo a carico del Sindaco Di Bari e delle pieghe del principio di non colpevolezza, ritiene e ribadisce assolutamente inaccettabile che chi diviene oggetto di un provvedimento giudiziario (o del superiore gerarchico) non ne dimostri la stretta e pedissequa osservanza. La missiva inviata al Prefetto, corredata da riferimenti giornalistici attestanti le attività del Sindaco sospeso Lello Di Bari, è un necessario richiamo alla legalità ed al rispetto dell'ordinamento, giacché la sua inosservanza, qualora non divenga oggetto di ulteriori condotte penali, potrebbe invogliare la cittadinanza ad imitare l'atteggiamento di chi disattende in modo plateale la Legge".
di Redazione
16/07/2014 alle 19:57:55
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