ELEZIONI COMUNALI 2012
Di Bari traccia il bilancio della sua Amministrazione e risponde al centrosinistra
Il sindaco uscente ha tenuto una conferenza stampa a Savelletri per rispondere anche agli ultimi attacchi provenienti dalla fazione opposta
Lello Di Bari durante la conferenza stampa
FASANO – Conferenza stampa di fine campagna elettorale quella tenuta, questa mattina (venerdì 18 maggio) a Savelletri, dal sindaco uscente Lello Di Bari. Un incontro che è servito, al candidato del centrodestra, a tirare le somme di quanto fatto in cinque anni di amministrazione ma anche per rispedire al mittente alcune stilettate giunte dal centrosinistra.
«La campagna elettorale sta per concludersi e in questa fase avrei voluto incontrare tutti i concittadini, simpatizzanti e non per due motivi – ha spiegato Di Bari -. Il primo, quello di esporre ancora più nel dettaglio la città che stiamo costruendo, i nostri prossimi passi, l'innovazione che ci deve accompagnare. Il secondo, quello di fare chiarezza sulle tante strumentalizzazioni, imprecisioni e, consentitimi, anche bugie che in questi mesi di campagna elettorale sono state seminate in maniera del tutto gratuita. La città che stiamo costruendo è sotto gli occhi di tutti, nonostante le difficoltà finanziarie, la burocrazia, i tempi della progettualità: tante opere, delle quali negli ultimi trent'anni abbiamo sentito parlare, stanno diventando realtà. Per non parlare dei finanziamenti già ottenuti che permetteranno di fare compiere al nostro territorio un grande salto di qualità. In questi cinque anni abbiamo dedicato la massima attenzione alla concretezza e alla realizzazione e forse abbiamo trascurato la comunicazione, quella comunicazione necessaria per informare costantemente la città. Un aspetto, questo, che mi ha suggerito di annunciare sin d'ora che la nuova giunta sarà implementata con l'Assessorato alla Trasparenza. Il secondo aspetto che mi ha spinto a inviare questa riflessione, che vuole essere un vero e proprio messaggio a tutta la città, è quello relativo alla chiarezza».
Come detto, poi, Di Bari ha replicato ad alcune “mosse” elettorali del centrosinistra. «Lo sforzo maggiore compiuto in questa campagna è stato quello di avere rispetto dei miei antagonisti – ha continuato Di Bari -, di evitare le polemiche personali. Non un solo attacco personale è mai emerso da parte mia, a differenza della candidata sindaco Carparelli che non ha perso occasione di lanciare frecce velenose per ripararmi dalle quali ho dovuto, in alcune occasioni, rispondere con delle spiegazioni. Bugie e imprecisioni, queste ultime dovute alla più marcata inesperienza. Ritengo, infatti, ignorante e incompetente chi, pur di dire l'ultima, afferma in un comunicato ufficiale relativo alla questione Palazzetto dello Sport che “a seguito dell'alluvione del 2003 la Regione Puglia ha stanziato somme vincolate alle opere di risanamento dell'assetto idrogeologico. Somme che in nessun caso potevano essere distratte”. E' chiaro che la professoressa Carparelli non sa (ed è una cosa gravissima per un candidato alla carica di sindaco) cosa è il Patto di Stabilità: l'aver speso quasi 10 milioni di euro per i canaloni di Montalbano ha determinato per 4 anni la limitazione di altri investimenti, per vincoli di patto di stabilità. Ritengo ignorante chi afferma, inoltre, che devo dimostrare di aver pagato i buoni spesa di tasca mia: non c'è nulla da dimostrare, basta guardare il bilancio. Ritengo bugiardo e superficiale chi vuole strumentalizzare in tutti i modi il rapporto con Monteco, chi parla ancora della manutenzione delle strade come un'azione pre-elettorale (se solo avessero voluto approfondire, avrebbero trovato tutti gli atti di gara a conferma di quello che abbiamo spiegato), chi non sa nulla dei salti mortali fatti per non andare a gravare sulle famiglie e così via. E quindi, ignoranza, cattiveria, superficialità, bugie: è stata questa la campagna elettorale di Stella Carparelli, specie in queste due ultime settimane. Ma a differenza di tanti, ritengo l'elettorato capace di distinguere la verità dalle bugie: proprio per questo i cittadini sono giudici supremi sulle volontà politiche. In questa competizione elettorale una cosa è emersa con forza già al primo turno. Questa è una città democratica e i candidati alla carica di Sindaco non devono e non possono essere imposti dall'alto. Questa è una città in cui l'identikit del primo cittadino deve rispondere a determinate caratteristiche: disponibilità, sincerità e soprattutto capacità di non fare, cosa assai grave che appartiene alla vecchia borghesia, distinzioni tra i cittadini. Ma forse questo non è chiaro alla professoressa. Le strumentalizzazioni, infatti, sono state tante a cominciare anche dai possibili apparentamenti. Anche noi abbiamo incontrato l'amico prof. Bianchi, al quale va un plauso per il garbo con il quale ha condotto questa campagna. Ma non abbiamo fatto, a differenza di altri, proclami a fini elettorali: per rispetto a lui e a chi ha scelto di votarlo. Ho trovato la strumentalizzazione di questa fase veramente di cattivo gusto. E' stato triste, durante tutta la campagna, assistere a questi e ad altri giochi (ancora meno eleganti) diretti solo a screditare l'altra parte. Mi sarebbe piaciuto di più confrontarmi su come realizzare progetti per Fasano. Avrei ancora tante cose da dire, ma confido nell'intelligenza dei miei concittadini, nella loro capacità di capire dove sta la verità e nella consapevolezza delle proprie scelte per il futuro di Fasano che non si deve fermare. Sono certo che insieme potremo continuare a costruire la città con maggiore impegno e con totale condivisione».
di Redazione
18/05/2012 alle 15:23:09
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