ROTTURA INTERNA
E' crisi di governo a Fasano: cinque consiglieri chiedono l'azzeramento della Giunta comunale
Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini, Grazia Neglia, Vito Loparco e Zino Convertini hanno consegnato un pesante documento a Gianleo Moncalvo
FASANO - Era già tutto previsto. Avevamo già scritto, in alcune nostre considerazioni politiche, che la resa dei conti sarebbe arrivata subito dopo le elezioni europee. E così è stato. I malumori e i dissapori covati all'interno della maggioranza di governo cittadino sono arrivati ad un punto tale che era pressoché impossibile tenerli ancora a freno. Meglio, allora, mettere sul tavolo i problemi e cercare di risolverli. Con soluzioni drastiche, magari. E, perché no, anche col rischio di andare tutti a casa e tornare a votare.
E' quello che avranno pensato i cinque consiglieri di maggioranza (a breve costituiranno un nuovo gruppo all'interno dell'assise cittadina, ndr), Enrico Digeronimo, Ernesto Perrini, Grazia Neglia, Zino Convertini e Vito Loparco, che questa mattina (mercoledì 28 maggio) hanno protocollato una nota indirizzata al sindaco facente funzione Gianleo Moncalvo con cui chiedono l'azzeramento della Giunta comunale e di tutte le commissioni consiliari. Un documento forte, che apre una crisi senza precedenti da quando Lello Di Bari (anche se sospeso, è comunque lui il primo cittadino e il vero destinatario della lettera, ndr) è alla guida della città.
La lettera è il naturale seguito di un'altra nota, inviata dai Circoli Nuova Italia il primo marzo scorso che però non aveva ricevuto riscontri pratici. Ecco quindi il nuovo attacco dei cinque già protagonisti all'ultimo consiglio comunale per aver proposto la mozione contro la Tricom che ha messo altra benzina sul fuoco della crisi interna. Nello specifico, nel documento presentato questa mattina, il gruppo ribelle denuncia la mancata collegialità e coinvolgimento nelle decisioni programmatiche e politico-amministrative; la totale assenza di comunicazione e collegamento tra assessori e consiglieri comunali; il mancato utilizzo, coinvolgimento e, conseguente, funzionamento delle commissioni consiliari; la mancata verifica del programma amministrativo, parte integrante e sostanziale del programma del sindaco Di Bari che aveva promesso uno step ogni sei mesi per ogni singolo componente della Giunta.
Ecco quindi che i cinque pongono alcuni obiettivi amministrativi che dovrebbero immediatamente essere perseguiti: innalzamento del livello di sicurezza in favore dei cittadini; annullamento del contratto in essere con Tricom, con la salvaguardia dei livelli occupazionali, che porterebbe notevole risparmio per le casse comunali; innalzamento della tassa di soggiorno per le strutture d'élite in modo da avere maggiori risorse da destinare al settore turistico; trasparenza nell'affidamento della concessione del porto di Savelletri; rotazione dei dirigenti in forza all'amministrazione comunale; attuazione di una reale politica di "spending review".
E non finisce qui in quanto Digeronimo, Perrini, Convertini, Neglia e Loparco confermano, su carta, quanto asserito più volte verbalmente esprimendo ampia insoddisfazione sull'andamento dei primi due anni di governo cittadino nonché "ribadiscono la necessità di procedere ad una immediata e attenta verifica politica tra le forze che sostengono l'attuale Amministrazione. Il fine primario è quello di addivenire ad una sostanziale chiarezza sul percorso futuro da seguire e affrontare con coraggio e determinazione le scelte che, con collegialità, dovranno essere messe in campo, allo scopo di dare risposte concrete alla città e migliorare l'efficienza della macchina amministrativa".
Il gruppo, pertanto, ritiene che sia necessario verificare quanto il percorso intrapreso, sino ad oggi, venga condiviso appieno dalle forze politiche, e più nello specifico dai singoli consiglieri, che sostengono la maggioranza. Per questo, "per una più serena, trasparente e celere verifica politica", i cinque consiglieri chiedono l'azzeramento immediato della Giunta comunale; l'azzeramento di tutte le commissioni consiliari in quota maggioranza; la rotazione e redistribuzione delle deleghe assessorili e degli incarichi prevedendo un'apposita turnazione onde evitare lo stallo amministrativo che ad oggi si è verificato.
I consiglieri firmatari concludono il documento dichiarandosi in attesa di un pronto riscontro in mancanza del quale, pur restando a far parte integrante della maggioranza, valuteranno caso per caso l'appoggio o meno ai provvedimenti in assise consiliare.
Insomma la guerra è dichiarata e il primo obiettivo dei "ribelli", stile Risiko, è mandare a casa i due assessori tecnici Giuseppe Angelini e Vito Martucci. Saranno accontentati?
di Alfonso Spagnulo
28/05/2014 alle 10:53:27
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