OPPOSIZIONE IN PIAZZA
Vito Bianchi torna all'attacco e sul banco degli imputati torna l'Amministrazione comunale fasanese
Il leader del movimento 'in Comune' denuncia in un comizio di piazza alcune mancanze dell'attuale Governo cittadino
FASANO - Finanziamenti non recepiti, altri ottenuti ma non ancora utilizzati, contratto Tradeco e presunti concorsi 'farsa': il leader del movimento civico 'in Comune' torna in piazza a cantarne quattro all'Amministrazione comunale. Lo ha fatto ieri mattina (domenica 13 aprile), con un comizio tenutosi in piazza Ciaia. Bianchi ha esordito raccontando di come un suo amico, gestore di un negozio di materiali per l'edilizia, viva in uno stato di profondo disagio per via della crisi che si vive, a Fasano, nel settore. "Da un lato abbiamo questa situazione, scoraggiante - ha esordito Bianchi -. Ma dall'altro, abbiamo un altro genere di problemi: che sono i problemi di un'edilizia pubblica di ristrutturazione degli immobili che potrebbe essere messa a regime e funzionare, dando respiro a una buona fetta dell'economia locale, e che invece viene, non so fino a che punto casualmente, trascurata. Con gli amici del movimento “in Comune” abbiamo scoperto nei giorni scorsi una notizia che ci ha fatto impazzire: esistevano dei fondi regionali, inseriti nelle “Disposizioni urgenti per il rilancio economico”, che per opere di ristrutturazione della scuola elementare di via Collodi avrebbero potuto far piovere sul Comune di Fasano un finanziamento di 336.000 euro, su un totale di 420.000 di intervento complessivo. In parole povere: la Regione avrebbe erogato quasi 340.000 euro, e al Comune di Fasano sarebbe toccato spendere una somma di poco più di 80.000 euro: soldi spesi bene, che avrebbero avuto una grande importanza per migliorare un edificio scolastico destinato ai più piccoli e per far rifiatare, con lavori di ripristino e non di consumo del suolo, il settore dell'edilizia. E invece: l'intervento ammesso a finanziamento è finito nell'elenco dei “Progetti inammissibili”. E sapete perché? Non perché fosse stato redatto male, e nemmeno perché i soldi non c'erano, no: il progetto è stato dichiarato inammissibile per la mancata dichiarazione da parte del Comune di Fasano di avvenuto inserimento nel programma triennale delle Opere Pubbliche".
Oltre a questo finanziamento mai arrivato Bianchi ha poi lamentato il non utilizzo, ancora, dei quasi 900mila euro destinati a mettere a nuovo la media "Pascoli". "Non si tratta di episodi saltuari - ha continuato il vulcanico consigliere comunale - : si tratta di episodi ricorrenti. L'anno scorso, infatti, sarebbe stato possibile intercettare finanziamenti nazionali per la ristrutturazione dell'edilizia sportiva pari a 100.000 euro: si doveva solamente predisporre un progetto di recupero di un qualsiasi complesso sportivo pubblico di Fasano: e gli esempi proponibili, gli interventi effettuabili non mancavano di certo. Tensostatico, palestre di scuole comunali: ovunque si sarebbe potuto intervenire. Invece niente: non s'è mosso nulla. L'inadeguatezza di chi ci amministra sta ammazzando un'intera comunità. Questi assessori, questi consiglieri comunali che pretendono di governare non sanno che cosa fare, non hanno uno straccio di visione, manifestano quotidianamente la loro nullità. Se ne fregano, non stanno a badare nemmeno ai numeri del massacro, ai numeri della povertà: 3.025 famiglie fasanesi hanno chiesto agevolazioni sul tributo della Tares presentando il reddito Isee. Questo, sapete cosa significa? Significa che, nel territorio fasanese, esistono almeno 12-13mila persone che sono in difficoltà economica, quando addirittura non versano in condizioni disastrose. Ma sembra che per coloro che gestiscono la nostra città, queste persone siano semplicemente invisibili. Non le guardano, punto e basta. Non ci badano. Per noi di “in Comune”, invece, sono cifre drammatiche, di fronte alle quali non possiamo restarcene fermi, ciascuno sperando nel piccolo favore personale, ciascuno aspettando di poter sbarcare il lunario per la conoscenza giusta e il clientelismo consueto. Non si può più vivere così, in una comunità civile e libera".
Dopo di che è stata la Tradeco a finire nel mirino di 'in Comune'. "Chi gestisce la raccolta dei rifiuti - ha ribadito Vito Bianchi - continua a imperversare bellamente e a muoversi a proprio piacimento, con la complicità di chi ci governa. Abbiamo saputo di fornitori non pagati da mesi, di servizi non svolti. Sappiamo che, per contratto, dal 1° aprile al 30 ottobre sarebbero dovuti entrare in servizio altri venti elementi: ma pare che questi elementi, a oggi, siano quindici, in barba al contratto e al capitolato d'appalto. Non sono inadempienze, queste? E non è inadempiente un governo cittadino che non sanziona questi comportamenti che riguardano la cosa pubblica? Dunque stiamo pagando per un servizio che, una volta di più, non viene svolto secondo i patti: e non ci sono, oltre a tutto quello già evidenziato nelle scorse settimane, i termini per rescindere il contratto e alleviare finalmente i Fasanesi dalla tassa della Tares, che a quel contratto è collegata direttamente? Invece si va avanti: si va avanti con pattumiere che incorniciano e profumano tutto il territorio, dalle Giritorie alla strada per Salamina o a via San Lorenzo e altrove: tutta spazzatura che, magari, adesso è anche un po' nascosta dall'erba, ma che fra poco, quando il verde cederà il passo all'estate, colorerà di immondizia il nostro comprensorio, quel comprensorio a vocazione turistica di cui i nostri assessori si riempiono la bocca senza fare niente per salvarlo".
Dopo aver toccato anche i temi della tassa di soggiorno e del balzello imposto sulle caldaie Bianchi ha anche ha voluto sottolineare anche un aspetto politico. "Non ne possiamo più di simili amministratori - ha ribadito con forza -, frutto della malapolitica di destra e di sinistra degli ultimi decenni. Questa gente è il frutto, marcio, dei partiti, l'emblema del loro fallimento. Un fallimento che si potrebbe tradurre in una considerazione oggettiva: quanti candidati sindaci c'erano due anni fa a Fasano? E quanti ne sono rimasti sulla scena politica? Uno (quello dell'IdV) è sparito subito; un altro, rappresentante del cosiddetto centro-sinistra, ha capito che era meglio ritirarsi; il sindaco del cosiddetto centrodestra (cosiddetto perché si tratta di un ex socialista diventato forzista) è stato sospeso per le note vicende giudiziarie, sebbene poi continui bellamente a partecipare alla riunioni in Municipio senza che nessuno gli dica alcunché: morale della favola, dei quattro candidati resta solo quello che con i partiti e con certe persone non ha voluto avere nulla a che fare: e un motivo ci sarà, se solo lui è restato in piedi".
Infine ecco un'ultima rivelazione su di un presunto concorso farsa e l'ironia sulle condizioni della strade a Fasano. "C'è poi la storia di un concorso - ha concluso Bianchi - che dovrebbe servire ad assumere in maggio presso il Comune un istruttore informatico: lungi da noi il dubbio che esista qualche raccomandato, che i giochi siano fatti prima ancora di espletare il concorso. Eppure, siamo stati contattati da diverse persone che pretendono semplicemente una cosa: che vi sia effettivamente giustizia ed equità nello svolgimento delle prove di tale concorso, e che siano false quelle voci, messe in giro da chissà chi, voci a cui non vogliamo credere, che il nome del vincitore sia già noto. A proposito di settimana santa poi, il mio pensiero va al nostro caro sindaco in sospensione, il quale, qualche mese fa, se ne era uscito coll'idea di far venire a Fasano il Papa. Ve lo immaginate il sindaco a colloquio col pontefice? Che cosa gli doveva chiedere? Forse di celebrare a Fasano la Via Crucis? Ma certo non c'è bisogno di chiamare il papa: la via crucis, per noi, è quotidiana. Fisicamente quotidiana: basta imboccare via Roma, o via Rosselli, o via Giardinelli e tutte le altre strade del territorio che magari verranno aggiustate un mese prima delle prossime elezioni, lasciando nel decadimento il territorio per gli altri quattro anni e mezzo. Sarà una Via Crucis finché tutti questi rappresentanti di vecchie logiche e vecchie insipide politiche non se ne andranno".
di Redazione
14/04/2014 alle 07:01:57
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