POLITICA IN FERMENTO
Scintille nel centrodestra fasanese: si aprono nuovi scenari politici
Il dualismo sorto tra Antonio Scianaro e Giuseppe Zaccaria potrebbe portare a sconvolgimenti anche in consiglio comunale
FASANO - Sono giorni di passione per il centrodestra di Fasano. La coalizione, attualmente al Governo cittadino, è alle prese con una serie di problemi che potrebbero portare anche seri sconvolgimenti all'assetto del consiglio comunale. Sono tante, infatti, le incognite che cercano risposta, soprattutto all'interno del Pdl, partito che non esiste più d'altronde. Partiamo proprio da questo. Da quando il Popolo delle Libertà ha lasciato spazio a Forza Italia e Nuovo Centrodestra si attendeva anche a Fasano una dichiarazione chiara d'appartenenza, da parte dei diversi consiglieri, all'una o l'altra formazione. Questo non è ancora avvenuto. In assise, dunque, continuano ad esserci il gruppo Pdl a cui si aggiunge quello dei Circoli Nuova Italia.
Ma il 28 marzo, in occasione della sua visita a Fasano, è stato l'onorevole Raffaele Fitto a imprimere, probabilmente, una svolta alla situazione. Infatti, a margine dell'incontro con sindaco, assessori, consiglieri e simpatizzanti, c'è stata anche una riunione a cui hanno preso parte lo stesso Fitto, il sindaco Lello Di Bari, Antonio Scianaro e Giuseppe Zaccaria. Presente anche il senatore Vittorio Zizza. Sul tavolo di discussione diversi argomenti primo fra tutti l'impegno degli esponenti fasanesi a favore di Fitto nelle prossime elezioni Europee. In questa occasione però proprio Fitto ha fatto notare (probabilmente imbeccato in precedenza da qualcun'altro) a Scianaro come la sua posizione politica, a Fasano, fosse ambigua, essendo vicecoordinatore provinciale di Forza Italia ma ancora capogruppo consiliare dei Circoli Nuova Italia che, come è noto, fanno riferimento a livello nazionale a Gianni Alemanno che ha lasciato il partito berlusconiano. Il parlamentare ha quindi chiesto a Scianaro di sciogliere i Circoli e farli confluire nell'unico nascente gruppo consiliare di FI. Naturalmente Scianaro non è stato d'accordo ma le pressioni sono aumentate nei giorni successivi. Infatti pare che proprio il capogruppo del Pdl Giuseppe Zaccaria abbia chiesto espressamente al sindaco Di Bari di pressare il consigliere regionale affinché prenda una decisione in merito. "Scianaro non può tenere due piedi in una scarpa: deve decidere cosa vuol fare" avrebbe sbottato Zaccaria supportato anche da altri esponenti del centrodestra. E dalla scelta di Scianaro dipenderà anche quella dello stesso Zaccaria. Infatti quest'ultimo non si riconosce molto in Forza Italia e resterebbe nel partito solo per spirito di sacrificio nei confronti di Di Bari. Ma a patto che i Circoli Nuova Italia si sciolgano, altrimenti si sentirebbe libero di intraprendere strade diverse. In poche parole costituirebbe in consiglio comunale, insieme al presidente del consiglio Gianluca Cisternino e qualche altro consigliere, il Nuovo Centrodestra. Una scissione, però, che significherebbe molto dal punto di vista politico anche in visione delle elezioni regionali del 2015. Scianaro si troverebbe di fronte altri candidati il che vuol dire dispersione di voti e rielezione difficile.
Quali, allora le intenzioni di Scianaro? Potrebbero essere diverse: la prima è che decida, con il suo gruppo (o chi vorrà seguirlo), di confluire in Forza Italia e di conseguenza non sarebbe più capogruppo in quanto l'incarico resterebbe a Zaccaria; la seconda è che passi da solo in FI; la terza, molto improbabile, è che si dimetta. Da quello che deciderà dipende il futuro dell'attuale maggioranza. Intanto il 31 marzo sono scaduti i termini di tesseramento proprio per Forza Italia. E c'è da dire che solo pochi, tra consiglieri e assessori, hanno effettuato l'iscrizione al partito. I nomi? Il sindaco Di Bari e poi Gianleo Moncalvo, Donato Ammirabile, Laura De Mola, Antonio Scianaro e Grazie Neglia. Ecco quindi come salta agli occhi la mancata adesione di Nicola Mola e Renzo De Leonardis mentre non fa testo quella dei tecnici Giuseppe Angelini e Vito Martucci. E tutti gli altri consiglieri? Ed ecco che si entra in un altro labirinto di ipotesi. Qualcuno, come detto, potrebbe seguire Cisternino e Zaccaria nel Nuovo Centrodestra.
A proposito di quest'ultima formazione è proprio il presidente del consiglio comunale l'uomo di riferimento dei vertici nazionali. La sua amicizia con Gaetano Quagliarello lo pone in pole position per la leadership che potrebbe però lasciare ad un vecchio marpione della politica quale appunto Zaccaria. Intanto si è al lavoro, a Fasano, per la costituzione della prima sezione del partito e, ad operare, sarebbe una nota professionista fasanese. A confidarlo è stato il consigliere regionale Domenico Lanzillotta ad alcuni suoi amici fasanesi. Resta remota che in questo partito confluiscano anche gli udiccini Tonio Zizzi e Giuseppe Colucci che però sono stati avvicinati dai vertici nazionali di "Fratelli d'Italia". La loro esperienza politica, d'altronde, è iniziata proprio con Alleanza Nazionale e la collocazione nel partito di Giorgia Meloni non farebbe gridare allo scandalo. Insomma, i prossimi giorni saranno decisivi dopo di che si entrerà in piena campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo.
di Alfonso Spagnulo
04/04/2014 alle 07:37:53
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