POLITICA IN FERMENTO
Aria di crisi in maggioranza a Fasano: i Circoli Nuova Italia chiedono una verifica politica
Il gruppo consiliare guidato da Antonio Scianaro ha inviato una nota al sindaco Lello Di Bari chiedendo un incontro urgente
FASANO - I primi segnali erano arrivati da altre parti della maggioranza. Il malcontento interno c'è ed è anche forte. Qualche consigliere stava lavorando nell'omnbra addirittura per formare qualche gruppo consiliare alternativo insoddisfatto di alcuni assessori e consapevole che solo potendo contare di più in assise avrebbe potuto mettere alle strette il sindaco Lello Di Bari. Ma i tentativi, almeno fino ad oggi, sono falliti. Ma ecco che ora a chiedere una verifica politica e dell'attuazione dei programmi di Governo cittadino è il gruppo consiliare dei Circoli Nuova Italia guidato da Antonio Scianaro che ha presentato, proprio al termine del consiglio comunale dello scorso 28 febbraio, una nota al sindaco Di Bari per chiedere un incontro.
"Gli scriventi consiglieri comunali - scrivono lo stesso Scianaro, Gina Albanese, Enrico Digeronimo, Zino Convertini ed Ernesto Perrini nella nota inviata a Di Bari -, dopo un proficuo confronto sull'andamento delle problematiche relative all'attività dell'Amministrazione da Lei presieduta, ritengono di dover sottoporre alla sua cortese attenzione la necessità di procedere ad un confronto politico tra le forze che sostengono l'attuale Amministrazione al fine di redigere nell'immediato un cronoprogramma per affrontare con puntualità, determinazione e collegialità le scelte che devono essere messe in campo allo scopo di dare, in tempi definiti, risposte concrete alla città. Riteniamo necessario verificare lo stato di attuazione del programma presentato ai cittadini fasanesi, e con particolare attenzione valutare tutte le criticità presenti sulle aree strategiche della nostra economia cittadina e le azioni da intraprendere in modo da offrire ai nostri operatori economici risposte concrete anche in vista dell'imminente avvicinarsi della stagione estiva. Solamente un proficuo lavoro di squadra, in un'ottica di collegialità e di obiettivi condivisi, può portare benefici all'intera collettività. Riteniamo che questa sia la strada da percorrere per rilanciare fortemente l'azione politica di questa Amministrazione nel rispetto reciproco e soprattutto nel rispetto della Città e dei cittadini di Fasano".
All'apparenza una richiesta soft quella dei Circoli ma che nasconde, invece, un malcontento su come vengono gestite alcune situazioni in ambito politico-amministrativo a Palazzo di Città. Del resto l'uso di termini come "collegialità" e "rilanciare fortemente l'azione politica" ne sono la chiara dimostrazione. La prima, ripetuta più volte, sta a significare che le decisioni vengono prese da un gruppo ristretto di cui fa parte il sindaco e pochi assessori. La seconda, invece, è un riferimento forte al fatto che Forza Italia (i Circoli ne sono parte integrante) a Fasano sembra un partito ormai morto e defunto in quanto non ci sono iniziative intraprese da tempo. E questo preoccupa non poco Scianaro. Del resto l'attuale consigliere regionale è il primo che dovrà esporsi davanti agli elettori proprio alle prossime regionali. E se il partito è fantasma e l'Amministrazione comunale non sale di gradimento nel cuore e nelle teste dei cittadini rischia di fare una pessima figura. La questione Tares, è noto, ha fatto calare l'indice di gradimento verso l'attuale Amministrazione e anche se si è messa una pezza agli errori quanto accaduto rimane. Le Comunali sono lontane e pertanto gli attuali amministratori sperano nella memoria corta ma le Regionali sono dietro la porta. E se Scianaro fallisse l'obiettivo di tornare in via Capruzzi presenterebbe il conto immediatamente a Palazzo di Città. E' soprattutto sui lavori pubblici che i Circoli vorrebbero maggiore attività governativa ed è quello che probabilmente chiederanno al sindaco quando e se ci sarà l'incontro.
Il condizionale è d'obbligo anche perché ormai, come è noto, sulla testa del sindaco pende, come una spada di Damocle, il rischio sospensione che dovrebbe arrivare dal Prefetto di Brindisi. Anche se al suo posto prenderà tutte le funzioni sindacali il vice Gianleo Moncalvo pare improbabile che ci possa essere una verifica politica proprio durante il periodo della sospensione. Comunque, a proposito di segnali, pare ci siano state "scaramucce" anche durante il precosniglio di maggioranza che ha preceduto l'assise del 28 febbraio. Ad alcuni chiarimenti chiesti da Digeronimo sul Piano di Zona il sindaco Di Bari sarebbe esploso dicendo di essere stanco di polemiche interne e che se si continuasse così non esiterebbe a dimettersi. E ai più è sfuggito anche quanto accaduto in consiglio: il presidente dell'assise Gianluca Cisternino, al momento della discussione della mozione presentata da Giacomo Rosato, ha anticipato la sua volontà di votare a favore del provvedimento quando, invece, sindaco e capogruppo del Pdl Pinuccio Zaccaria stavano pensando di non votarla. Poi le cose si sono sistemate e il voto è stato compatto ma si è rischiato un incidente diplomatico.
Insomma, se a questo ci aggiungiamo, come detto, i mal di pancia di alcuni consiglieri che vorrebbero addirittura un rimpasto in Giunta ecco come la situazione appare più complicata del previsto per il sindaco Lello Di Bari. Ma la storia ci insegna che il primo cittadino ha sempre risolto a suo favore le beghe interne. Sarà così anche questa volta?
di Alfonso Spagnulo
02/03/2014 alle 08:45:37
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