ARGOMENTO DEL GIORNO
Luana Amati: 'La nostra astensione sulla delibera Tares? Un chiaro voto di protesta e dissenso'
Il consigliere comunale del Partito Democratico sottolinea come la maggioranza, nonostante tutto, non abbia ancora risolto del tutto la questione
FASANO - E' diventato ormai un tormentone. Dopo le polemiche dovute ai bollettini esosi per il saldo Tares ora il tavolo di discussione si è spostato in ambito politico alla luce di quanto accaduto nel consiglio comunale del 28 gennaio. C'è ormai un continuo rimbalzare di responsabilità da una parte politica all'altra e si susseguono gli interventi anche a livello singolo. L'ultimo della serie è quello dell'esponente del Partito Democratico nonché consigliere comunale Luana Amati, tra le più dure in assise tanto che ha chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Lello Di Bari.
La Amati spiega il perché dell'astensione non facendo mancare bacchettate sia alla maggioranza che a parte dell'opposizione. "Appare chiaro che questa maggioranza ha cercato in fretta e furia di porre rimedio - dichiara la piddina -, senza, peraltro, riuscirci, ad una scelta già frettolosa quanto iniqua che non ha tenuto conto del grave riflesso in termini economici sui cittadini. Tale scelta ha prodotto un nuovo risultato assolutamente insoddisfa-cente sia riguardo al miglioramento minimo delle tariffe sia per il disagio che vivrà la gente per il ricalcolo dell'importo. I partiti del Centro Sinistra avevano ribadito più volte, durante la seduta consiliare, la loro richiesta: annullamento degli avvisi di pagamento, punto!
Per il resto - continua la Amati -, non intendevano neanche partecipare ad una votazione esprimendo un giudizio sulle nuove tariffe, mancando in quel momento tutti gli elementi come la conoscenza dei nuovi coefficienti applicabili (la delibera è stata distribuita durante la seduta consiliare), confronto in commissione, approfondimento mediante simulazione e conseguente verifica dell'effettivo vantaggio per i contribuenti, che avrebbero permesso l'espressione responsabile di qualsiasi voto, favorevole o contrario che fosse Altro che assenza di responsabilità o disinteresse! Da qui la decisione di astensione di tutti i partiti di minoranza riuniti in conferenza dei capigruppo, salvo poi ripensamento di taluno in aula, che rappresentava e rappresenta un chiaro ed inequivocabile segno di dissenso per una decisione che non poteva essere portata in votazione.
Per questo - conclude il consigliere comunale del Pd -, l'astensione al momento della votazione sulla delibera di Giunta riguardante la Tares va interpretata esclusivamente quale protesta per un provvedimento confezionato ed assunto unilateralmente dalla maggioranza “durante la notte” che i partiti del centro sinistra non potevano, per incolpevole carenza di approfondimento, votare in nessun modo. Fondamentale e degno di grande attenzione è, invece, il grande risultato che il centrosinistra ha ottenuto in merito all'istituzione di un tavolo tecnico per rivedere il contratto troppo oneroso stipulato con la Tradeco e da essa, a nostro parere, non pienamente rispettato. Questo è il vero fulcro della questione e causa degli aumenti spropositati della Tares ed è questo quello su cui vigileremo in maniera scrupolosa".
di Redazione
31/01/2014 alle 01:14:57
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