Esclusi dal ballottaggio: parlano Bianchi e Schiavone

FASANO - Una doppia delusione. Vito Bianchi ed Elio Schiavone, con animi diversi, si ritrovano fuori dai giochi. Ma mentre il professore e il suo movimento civico “in Comune” hanno raggiunto, almeno dal punto di vista numerico, un incredibile quanto inatteso successo l'ingegnere (sostenuto dall'Italia dei Valori) ha subito una cocente sconfitta.

«In cuor mio – dice Bianchi – naturalmente mi attendevo di più. Abbiamo portato avanti un discorso ben preciso e probabilmente abbiamo pagato lo scotto di essere gli ultimi arrivati. Per essere un giovane movimento civico il raggiungere una simile percentuale dovrebbe essere una vittoria ma in cuor nostro avremmo davvero voluto raggiungere il ballottaggio». La modestia di Bianchi non fa il pari a quello che è davvero l'incredibile risultato personale raggiunto. Ma lo stesso leader di “in Comune” non anticipa nulla circa un suo eventuale apparentamento al secondo turno. «Il nostro non è un movimento verticistico – sottolinea -. Di conseguenza sarà l'assemblea con tutti i sostenitori a decidere del nostro futuro. Le nostre decisioni devono essere condivise così come condiviso è stato il nostro cammino sinora».

Sconfortato dai risultati giunti dalle urne è logicamente Schiavone. «Sapevamo che il nostro progetto non era di facile intendimento – spiega -. Il nostro modo di intendere la politica è andata a scontrarsi con il contatto persona per persona portata avanti da altri partiti. Ecco quindi che ora vedremo il da farsi. Se ci sarà modo di condividere il cammino anche nella seconda fase ci saremo altrimenti continueremo il nostro percorso solitario ma sempre al fianco della gente»