ARGOMENTO DEL GIORNO
Sulla Tares si sfasciano maggioranza e opposizione: politica allo sbando
I Circoli Nuova Italia presentano la richiesta di accesso agli atti del contratto Tradeco: l'assessore al ramo, anche se tecnico, è proprio in quota Circoli
FASANO: La questione Tares a Fasano sta creando problemi gravissimi alla comunità fasanese. Molti cittadini non sanno davvero come poter pagare il bollettino a saldo arrivatogli dal Comune e attendono speranzosi che la stessa Amministrazione possa rimediare nelle prossime settimane. Intanto martedì 28 gennaio ecco il consiglio comunale straordinario e monotematico che sancirà ufficialmente la proroga del pagamento al 30 aprile e una serie di rateizzzazioni. Saranno effettuati controlli su eventuali errori (e ci sono) dopo di che i fasanesi potranno finalmente pagare il giusto e dovuto.
Ma tutto quello che sta accadendo sta lasciando strascichi nel mondo politico, sia all'interno della maggioranza che in quella d'opposizione. Cominciamo da chi ha in mano le redini governative della città. Partendo dall'inizio della storia occorre sottolineare come in quell'ormai famoso 12 agosto 2013, quando vennero approvate in consiglio comunale regolamento e tariffe della Tares, c'era già maretta all'interno della maggioranza. Alla fine però solo il consigliere dei Circoli Nuova Italia Enrico Digeronimo ebbe il coraggio di far sentire la sua voce contraria tanto che all'atto della votazione si astenne. Il resto tutti allineati e coperti. Digeronimo ha continuato in questi giorni a portare avanti una personale battaglia contro la Tares chiedendo il ritiro dei bollettini e sottolineando come gli stessi fossero pieni di errori. Ieri (venerdì 24 gennaio) i Circoli Nuova Italia hanno presentato una formale richiesta agli atti per quanto concerne il contratto Tradeco e quello stipulato a suo tempo tra Comune di Fasano e la Tricom. Sulla carta un gesto che vuol essere di sostegno a Digeronimo ma politicamente apre uno scenario che potrebbe portare anche a decisioni clamorose. I Circoli Nuova Italia, infatti, hanno cinque consiglieri comunali (Antonio Scianaro, Gina Albanese, il già citato Digeronimo, Zino Convertini ed Ernesto Perrini) più tre assessori di riferimento (Renzo De Leonardis, Nicola Mola e il 'tecnico' Giuseppe Angelini). Ora ci si chiede come mai solo ora i Circoli abbiano sentito la necessità di vederci chiaro in casa Tricom e Tradeco? Ci sono anche cose incredibili che solo nella politica fasanese poi possono accadere. Il servizio di igiene urbana, quindi anche tutto quello che riguarda la Tradeco, è di pertinenza dell'assessore Angelini, proprio uno in quota Circoli Nuova Italia. Oltre tutto in questi giorni di caos Angelini era fuori città per lavoro e poco ha potuto seguire le vicende politiche fasanesi. Sulla Tricom poi la Giunta comunale ha spesso deliberato anticipi di aggi anche per permettere il pagamento degli stipendi agli impiegati fasanesi essendo la società in gestione commissariale da tempo. Perché non è stata sollevata allora la questione contratto Tricom? A questo punto gli assessori De Leonardis, Mola e Angelini, se all'oscuro di quanto fatto dal gruppo consiliare di loro riferimento, dovrebbero dimettersi in quanto clamorosamente disconosciuti dallo stesso. Se invece ne erano al corrente, versione più attendibile, ecco che dovrebbe essere il sindaco a sospendere, almeno temporaneamente, i tre e chiedere immediatamente una verifica di maggioranza anche perché la mossa dei Circoli non è piaciuta a molti rappresentanti del Pdl. L'atto dei Circoli Nuova Italia, secondo alcuni esperti di politica locale, sarebbe da rapportare all'assegnazione della speciale delega al Bilancio a Pinuccio Zaccaria. La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ecco che volano gli stracci. L'impressione è che si vogliano recuperare consensi alla luce delle tante proteste portate in piazza dai cittadini.
In casa opposizione non è che le cose vadano tanto meglio. Alcune uscite pubbliche del leader del movimento civico 'in Comune' Vito Bianchi non sono state gradite al resto dei consiglieri d'opposizione. Bianchi ormai va avanti da solo e si ha l'impressione che per ricucire lo strappo con gli altri ci vorrà del tempo. Il Partito Democratico (che potrebbe vedere a breve l'ingresso anche di Giacomo Rosato, grande sostenitore di Matteo Renzi ma ancora non ufficialmente appartenente al partito) e l'Udc hanno deciso di intraprendere, almeno al momento, percorsi solitari e non è dato sapere se almeno prima del consiglio comunale del 28 gennaio ci sarà un incontro tra tutte le forze d'opposizione per preparare una linea comune. Di certo proprio l'opposizione vuol battere il ferro quando è caldo: il voto contrario espresso a suo tempo alla Tares è un punto a favore agli occhi dell'opinione pubblica. Se questo caos fosse avvenuto a ridosso di elezioni comunali sarebbe stata una manna dal cielo ma ci vorranno ancora tre anni (forse) prima di tornare a votare per il nuovo governo cittadino.
Una cosa è certa: le beghe interne ai partiti poco interessano, al momento, ai cittadini. La questione Tares deve essere risolta: non c'è politica che tenga.
di Alfonso Spagnulo
25/01/2014 alle 07:32:09
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