BOTTA E RISPOSTA
Di Bari risponde a Laterrenia sulla questione del bando di gara relativo ai rifiuti
Il capogruppo consiliare del Pd aveva attaccato pesantemente l'Amministrazione dopo che quest'ultima aveva deciso di pubblicare il bando di gara
Il sindaco Lello Di Bari
FASANO – Qualche giorno fa il capogruppo consiliare del Partito Democratico Checchino Laterrenia aveva puntato il dito contro l'Amministrazione comunale circa l'indizione della nuova gara di appalto per la raccolta e smaltimento dei rifiuti. A distanza di giorni, come detto, ecco che arriva la risposta del sindaco Lello Di Bari che di seguito pubblichiamo.
«Rispondere alle imprecisioni è doveroso, specialmente quando si vogliono fare diventare strumentalizzazioni elettorali temi di grande importanza per la vita della città. In merito all'intervento del Consigliere Laterrenia, relativo alla pubblicazione del Bando per l'assegnazione del servizio di raccolta rifiuti, si precisa: solo chi non conosce tempi e procedure amministrative può sostenere che “ci sia tutto il tempo per approfondire le tematiche e consentire al nuovo consiglio comunale - e al nuovo sindaco - una discussione in merito”, così come afferma Laterrenia; nessuna “maniera frettolosa e poco chiara”: si sta lavorando da settembre per bandire l'appalto. Il ritardo (non la “fretta”…) di qualche settimana nella pubblicazione degli atti di gara è imputabile solo ed esclusivamente al confuso panorama organizzativo di Regione e Ato, che sta comportando (non solo a Fasano) ritardi e difficoltà nella gestione amministrativa dei servizi di igiene urbana; non c'è “poca trasparenza” in quanto gli atti, ampiamente motivati, sono pubblici e alla portata di chiunque; se proprio non si vogliono leggere gli atti per intero, è sufficiente farsi due “conti della serva”: si scoprirà che il costo annuo del servizio, pari ad 5.800.000 euro diviso per il numero degli abitanti, è di molto inferiore alle 200 euro ipotizzate da Laterrenia e anche minore dalle sbandierate 160 euro di Monopoli: il costo, infatti, si attesterà ad una cifra inferiore a 150,00 euro “procapite”;
Laterrenia dice una cosa non vera quando sostiene: “Tale bando non corresponsabilizza l'impresa appaltatrice al raggiungimento dei parametri e delle percentuali previste dalla legge regionale”. Infatti il capitolato prevede severe penali, nonché un'apposita clausola, ancora più restrittiva di quella finora vigente, che riduce a 10.000 tonnellate di rifiuti destinati in discarica (indifferenziata) il limite oltre il quale pone a carico della Ditta aggiudicataria tutti i costi di smaltimento dei rifiuti indifferenziati; circa i RAEE il Consigliere si dia una lettura degli atti di gara, per vedere se, come afferma, “non comprende lo smaltimento dei RAEE”; il riferimento al “lodo Monteco” è completamente fuori luogo: al di là del periodo interessato alla faccenda (2001-2006), che non corrisponde a quello di questa Amministrazione, è stato espressamente escluso, nel Capitolato di gara, il ricorso al procedimento arbitrale per la risoluzione di eventuali controversie; infine, circa il presunto “alto margine di discrezionalità”, il Consigliere si facesse spiegare dai suoi tecnici che i criteri e i subcriteri (in tutto nove, non quattro come sostiene) posti nella valutazione del progetto tecnico non possono dare molto spazio alla discrezionalità, così come la valutazione dell'offerta economica è la risultante di elementi meramente matematici. Il consigliere Laterrenia non fa cenno agli obiettivi di differenziata raggiunti dalla nostra città. Chissà perché».
di Redazione
04/05/2012 alle 23:20:00
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