POLITICA IN FERMENTO
Il Partito Democratico di Fasano prepara il congresso cittadino ma è caos interno
Convocata una riunione per domani, giovedì 24 ottobre, ma dopo l'arrivo di Palmariggi si rischia l'ennesima farsa
FASANO - Che il Partito Democratico a Fasano sia ormai ridotto ai minimi termini è un dato di fatto. Il fallimento alle ultime comunali dove addirittura si è dovuto ricorrere ai socialisti per completare la lista ne è una prova lampante. In tutti questi mesi, poi, di attività di partito neppure l'ombra fino a quando all'orizzonte non è comparso il “messia” Matteo Renzi. Sembra che l'avvento del sindaco fiorentino abbia svegliato tutti ed è stata una corsa a salire (e non a spingere come vorrebbe Renzi) sul carro del vincitore. A cominciare dai pezzi da novanta. A dire il vero Fabiano Amati è un Renziano della prima ora ma la sorpresa è che anche Nicola Latorre si è espresso a favore del fiorentino. Tutti uniti dunque? Macché. A Fasano c'è chi sostiene Pittella, chi Civati e chi Cuperlo. Quindi, almeno per le primarie, ci sarà battaglia. A favore di Renzi ci sono anche coloro ne hanno dette di tutti i colori sullo stesso quando ci sono state le primari con Bersani. Ma si sa, la coerenza in politica è cosa rara.
Le diverse correnti, ora, si preparano al congresso cittadino che dovrebbe svolgersi nelle prossime settimane. Intanto per domani, giovedì 24 ottobre, è stata convocata una riunione propedeutica al congresso stesso che si terrà al Laboratorio Urbano. A convocarla? Francesco Zaccaria, da poco segretario dello stesso Latorre. Argomento del giorno, però, potrebbe essere l'arrivo nel partito di Pierfrancesco Palmariggi. L'ex udiccino è stato contattato nei giorni scorsi sia da Amati che da Latorre che vorrebbero candidarlo alla segreteria del partito per l'area Renziana. Incredibile ma vero. Che fine hanno fatto tutti gli altri giovani piddini? Torniamo un attimo indietro. I "soloni” del Pd fasanese, i grandi "saggi" (per loro ma dati i risultati bisognerebbe definirli diversamente) sono stati già capaci di rovinare Francesca Radesco, nominata segretario del partito e poi messa alla gogfna dopo il risultato elettorale delle comunali. Come se fosse stata solo colpa sua. Ora la storia si ripete. La parola d'ordine è rinnovamento ma alla fine comandano sempre gli stessi nelle segrete stanze. Torniamo a Palmariggi. I suoi sponsor sono importanti e presto altri dell'Udc dovrebbero seguirlo nel Pd sempre in nome di Renzi. Ma dell'area Renzi è anche Giuseppe Palazzo, ex segretario del circolo di Fasano centro, che pare voglia anch'esso candidarsi alla segreteria. E gli altri? Che fine hanno fatto i vari Vito Ventrella, Vito Pignatelli, lo stesso Zaccaria, Paolo Pugliese solo per citarne alcuni? Se Palmariggi diventasse segretario sarebbe come dire "scusate, ma coloro che hanno lavorato sino ad oggi per il Pd sono degli inetti".
E Fasano Democratica? Ci sono ancora tensioni tra il movimento e il Pd dopo che un gruppo di giovani piddini ha costituito a Fasano il Comitato Renzi. Giacomo Rosato e soci rivendicano la paternità di essere stati i primi a puntare sul sindaco di Firenze e quindi, se proprio il Pd vuole il loro ingresso nel partito, questo deve essere sottolineato e tenuto in considerazione. Insomma, quello che viene fuori è uno spaccato classico del centrosinistra fasanese: divisioni, litigi, ripicche. L'impressione è che tutti questi movimenti siano indirizzati più verso le primarie nazionale che un'organizzazione definitiva e importante del partito fasanese. E a gongolare è sempre di più il centrodestra che nonostante non se la passi bene alla fine riesce sempre a compattarsi.
di Alfonso Spagnulo
23/10/2013 alle 11:11:01
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