POLEMICA POLITICA
Curto: 'Vinci vittima di una vile mascalzonata'
Il coordinatore provinciale di Futuro e Libertà attacca pesantemente chi avrebbe costretto l'assessore ai servizi sociali ad abbandonare il suo incarico

FASANO - Non sono andate proprio giù le dimissioni da assessore di Giuseppe Vinci al coordinatore provinciale di Fli Euprepio Curto. L'ex senatore aveva anche invitato Vinci a non farlo e a costringere il sindaco Lello Di Bari a sollevarlo dall'incarico ma poi sappiamo come è andata a finire. Però Curto non le manda certo a dire e ne canta quattro al sindaco Di Bari e a tutti coloro che hanno "costretto" Vinci alle dimissioni". "Nel ringraziare l'amico Giuseppe Vinci per le cortesi e sincere espressioni di stima e di amicizia usate nei miei confronti - scrive in un comunicato stampa -, non posso che rilevare la correttezza, il garbo e lo stile con cui egli ha ritenuto di rimettere l'incarico di assessore nelle mani del sindaco. Pur tuttavia, confermo quanto già suggeritogli qualche giorno fa: al suo posto non mi sarei dimesso, ma avrei lasciato nelle mani del sindaco Di Bari la responsabilità della violazione di una intesa politica che non era stata sottoposta a condizione alcuna, se non quella del superamento della soglia dei mille voti da parte della lista di Futuro e Libertà. Che ciò sia accaduto, però, non mi meraviglia, conoscendo e avendo sperimentato da tempo il non eccelso conio dei soggetti sui quali ricade la responsabilità di questa azione che non esito a definire cinica e deplorevole. Non so dire quali siano stati i motivi reali sottostanti alla questione.
Certo - continua Curto - non quelli secondo cui sarebbe stata posta in essere una sorta di guappesca ritorsione nei confronti di Giuseppe Vinci a parziale compensazione dell'intervento che ho tenuto qualche giorno fa in Consiglio regionale in merito all'ipotesi di decadenza dalla carica di Marcello Rollo. Dico tutto ciò con convinzione di causa in quanto, se questa tesi dovesse essere confermata, dovrei per davvero considerare irrimediabilmente e irreversibilmente stolti gli eventuali sostenitori di tale corbelleria. Quanto meno per un motivo: perché, conoscendomi, questi, molto bene, non possono non sapere che, ove del caso, non avrei avuto timore alcuno ad ammetterlo e ad assumermene la responsabilità. Resta pertanto una mascalzonata di chi a tali comportamenti è avvezzo, e a cui auguro buon lavoro e di completare dignitosamente la legislatura. Ammesso che ciò avvenga". Il sindaco Di Bari è avvisato.
di Alfonso Spagnulo
05/10/2013 alle 18:51:28
L'assessore ai servizi sociali Giuseppe Vinci si è dimesso
Il sindaco Di Bari: 'La delega ai servizi sociali resterà nelle mie mani'
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